domenica 27 ottobre 2013

La maestra Edda Squillario Lorenzetti fa cent'anni


Stagione di compleanni centenari. In poche settimane abbiamo festeggiato all'Infermeria i cento di un signore, i 104 di un'arzilla signora (tutti di Verrua Savoia, dove sono tosti assai) e domenica 27 arriva al fatidico traguardo anche la maestra Edda Squillario Lorenzetti. 
Donna molto lucida, grande lettrice e ascoltatrice di letture altrui, ora che gli occhi la fanno un po' penare. Nella sua carriera ha educato generazioni di crescentinesi. Ha un'ottima memoria, il gusto della battuta e dell'eleganza, e un buon appetito. La sua famiglia la festeggia oggi con una Messa e con un pranzo. 
Auguri alla maestra Edda per i suoi primi cent'anni: lo abbiamo scritto anche in una targa ricordo che le consegneremo in questi giorni. 

domenica 13 ottobre 2013

Grillo e Casaleggio, per una volta grazie


Di Curzio Maltese
Da Repubblica del 12-10-13


Per una volta a Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio possiamo dire soltanto grazie. Con il loro post, ormai giustamente famoso, sul reato di clandestinità i fondatori del movimento 5 stelle hanno infatti disvelato i meccanismi della disastrosa Seconda Repubblica e della mala politica italiana molto meglio che in centinaia di comizi. Trattandosi di persone geniali, sono bastate loro due righe.

Se avessimo proposto l’abolizione del reato di clandestinità durante le elezioni, avremmo preso percentuali da prefisso telefonico». La traduzione del Casaleggio pensiero è meravigliosamente semplice e suona così. «Noi non crediamo in nulla, non abbiamo principi, non siamo né di destra né di sinistra, come del resto abbiamo sempre detto, e non vogliamo cambiare nulla. Diciamo soltanto quello che la gente vuol sentirsi dire in quel preciso momento, per ottenere voti e consenso e poterci di conseguenza fare gli affari nostri, acquistare potere e piazzare chi vogliamo in Parlamento e ovunque. Col tempo faremo eleggere i figli in regione e le fidanzate alla Camera o alla Rai. Come prima di noi hanno fatto Bossi, Berlusconi e Di Pietro. E noi che siamo, più fessi? Il programma non c’entra niente. Sull’immigrazione (e su molto altro) non c’è neppure una parola. S’intende che se e quando la gente cambierà idea, lo faremo anche noi, secondo convenienza. L’abbiamo appena fatto sull’indulto, che invocavamo due anni fa, e sulla legge elettorale. Quando sei sempre d’accordo con la maggioranza, nessuno in questo paese ti rimprovererà mai di essere incoerente. Neppure se voti con Berlusconi e con la Lega, come abbiamo rimproverato di aver fatto al Pd e continueremo, si capisce, a rimproverargli nei secoli dei secoli. Tanto l’Italia è in rovina e non saremo certo noi a risolverne i problemi. L’unica è risolvere i nostri. Chi non è d’accordo può accomodarsi alla porta, perché se “uno vale uno” è pur sempre vero che due, Grillo e Casaleggio, valgono più di tutti voi che non eravate e non sarete nessuno. Concedere libertà alla servitù è stato fatale ai nostri maestri Bossi e Berlusconi. Tranquilli, non ripeteremo l’errore. Non per nulla abbiamo fatto depositare il marchio del partito dagli avvocati. Viva la costituzione!» .

Grazie Beppe e Gianroberto, grazie ancora e, se volete, potete aggiungere altri grazie più nel vostro stile. Era ora che qualcuno spiegasse agli italiani i meccanismi che ci hanno condotto in un ventennio a un passo dal baratro, guidati da una classe dirigente, si fa per dire, formata da capipopolo tanto popolari quanto cinici, cialtroni, reazionari e ignoranti. Grillo e Casaleggio sono soltanto gli ultimi della lunga serie. 

Proprio per questo, qualche speranza esiste. In fondo se si sono ribellati al padrone i leghisti e ora perfino i cortigiani di Berlusconi, forse possono farcela anche i parlamentari grillini. Magari non Crimi, ma quelli intelligenti sì. Senza contare il luminoso esempio del Pd, che continua a far fuori un leader all’anno e ora sta volando nei sondaggi con un citofono al posto del segretario. I capi che hanno sempre ragione non hanno mai portato fortuna all’Italia. 

Per finire, non è il caso comunque che Grillo e Casaleggio inseriscano la pena di morte nel prossimo programma elettorale. Per i clandestini in fuga dalle guerre esiste già. In Usa negli ultimi trent’anni sono morti meno assassini di quanti innocenti siano morti questa settimana nel canale di Sicilia.
La Repubblica 12.10.13
Email this page
Social Share Toolbar


sabato 12 ottobre 2013

Giornalismo locale (per sorridere un po?)


Giusto per cambiare discorsi, e sorridere un momento. Sfogliando i settimanali locali del mercoledì, con l'occhio della giornalista oltre che del sindaco, ho notato:
1. Sulla Periferia sezione di Crescentino a pag. 45 una fuoritesto con titolo "104 candeline per nonna Amalia" e sotto una foto: la fortunata Amalia (ancora lucida, eh...) sulla sua poltrona e alle sue spalle il presidente dell'Infermeria Gualtiero Cornero ma anche una inconfondibile figura con la giacca rossa (rossa), il sindaco. Pro-tempore, ma sempre il sindaco di un posto dove la Nuova Periferia vende copie. 
2. La didascalia lunga, cioè il racconto della foto, nomina l'ultracentenaria e il presidente, ma si guarda bene dal nominare il sindaco o metterne il nome.
3. Che sarà successo? Si saranno scordati, erano distratti? Credo proprio di no, non è la prima volta. Parla il linguaggio del silenzio, è come se dicessero "Quella stronza noi non la nominiamo". Se non fosse un attentato alle regole più ovvie dell'informazione, sarebbe troppo divertente. Ma lo è comunque, a prescindere. Io ho proprio riso, lo ammetto. 
Ma qui viene il bello.
La Gazzetta invece, a pagina 2, racconta di aver vinto una causa intentata da Marco Bogetto. Chi è costui? Redattore della Periferia, è una mia vecchia conoscenza: siamo in causa da dieci anni per diffamazione, avendo vinto io tutto il penale, in attesa della conclusione del processo civile che deve anche stabilire l'entità del danno. 

Bene, per questo sant'uomo di Bogetto la professione giornalistica dev'esser più di una missione sacerdotale, a giudicare l'impegno con il quale la affronta, quando decide di andare all'attacco della sua vittima com'è successo a me: una pagina, confezionata per farmi sembrare la vera colpevole nel caso della famosa impiegata infedele. Lo posso dire, perché questo ha sentenziato il Tribunale di Casale prima e la Corte d'Assise di Torino poi. 
Bene, il sant'uomo Bogetto ha per l'appunto recentemente querelato per diffamazione Umberto Lorini, il mio amico direttore della Gazzetta, che aveva definito la Periferia "Settimanale di gossip" in un resoconto da Crescentino. Il Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Biella ha ritenuto la querela infondata e l'ha archiviata.
Quel che ora mi chiedo, è: se Bogetto si ritiene diffamato dalla definizione "settimanale di gossip" data al giornale nel quale lavora, che cosa penserà dei redattori che ci lavorano dentro, e in particolare che cosa penserà di se stesso, quando armato di alta deontologia professionale affronta ogni settimana le pagine di Crescentino?


venerdì 11 ottobre 2013

Gianni Taverna: la bioraffineria, una vittoria di tutti


         Di Gianni Taverna, assessore all'Ambiente del Comune di Crescentino
         ***************************************

È successo qualcosa di molto importante nella nostra Crescentino !!!

In tutta Italia sappiamo che la situazione non è delle migliori, sentiamo continuamente di chiusure di fabbriche, aziende che spostano le loro produzioni all'estero per la massiccia imposizione fiscale, non parliamo delle tasse alle stelle e della burocrazia cancro dell'Italia.

Mercoledì in controcorrente a Crescentino si è inaugurata la prima fabbrica al mondo per la produzione di Bioetanolo di seconda generazione, un evento mondiale seguito da tutti i media nazionali ed internazionali.

Questo vuol dire posti di lavoro ed una scommessa per  la nostra città con la speranza che in un futuro, speriamo non molto lontano, l'area intera della ex Teksid, diventi un polo industriale di eccellenza per la green economy e che porti soprattutto occupazione per tante persone oggi senza lavoro.

Da Assessore all'Ambiente ho avuto l'onore di seguire direttamente tutto l'iter durato 2 anni circa fra rapporti con lo Stato, Provincia e Regione.

Ci sono stati momenti positivi e negativi, qualche volta - com'era normale - ci sono stati scontri politici locali sull'argomento, attacchi ingiustificati anche personali, ma quello che conta è che ho avuto sempre la consapevolezza di partecipare ad una realizzazione complessa, partendo da un concetto base che è quello che non si può sempre essere negativi su tutto, perché sennò non si va da nessuna parte.

Quindi ringrazio tutti i Crescentinesi perché questa è una vittoria di tutti e come dicevo prima è anche una scommessa per il futuro occupazionale del nostro Paese.

giovedì 10 ottobre 2013

I quadri di Crescentino commentati dal Sovrintendente Caldera



Il 17 ottobre alle ore 20.45, a Crescentino presso la sala del Consiglio del palazzo Municipale, Massimiliano Caldera illustrerà il restauro del quadro Veduta della Città di Crescentino della Fortezza di Verrua (secolo XVIII). 

Il relatore illustrerà al pubblico, tramite un percorso di immagini, l’attento restauro che ha portato il quadro settecentesco al suo antico splendore. 

Il quadro, che si trova nell'ufficio del Sindaco, è stato restaurato con un mio intervento economico personale, quando ho capito che mai ci sarebbe stato spazio, in questi tempi, per un intervento pubblico nel campo della cultura. A chi ha criticato la mia decisione di rendere noto il mio gesto, rispondo che la beneficenza si fa in silenzio, ma questa non lo è. Restaurare un quadro è un gesto civico, spero che serva di esempio per i sindaci futuri. Se ognuno si occupasse di uno dei tanti che abbiamo, metteremmo a posto tutta la vasta e pregevole collezione in possesso di Crescentino. 

Comunque, l’analisi del soggetto del quadro permetterà di accendere anche una visione europea sulla collezione di Gaspare Antonio De Gregory, che lasciò per volontà testamentaria non solo la sua preziosa biblioteca ma anche le sue opere d’arte. La veduta come genere proprio di una società che viaggiava e collezionava quadri e stampe dei luoghi in cui risiedeva e visitava…

Il secondo appuntamento de I tesori ritrovati sarà inaugurato dall'Assessore alla Cultura, Nicoletta Ravarino, ed introdotto da Alessandra Cesare, per l’Archivio storico comunale di Crescentino”, in cui saranno esposti i risultati della ricerca storica condotta sul quadro restaurato e sulla quadreria de gregoriana. 

mercoledì 9 ottobre 2013

Inaugurata la Mossi&Ghisolfi

Giornata celebrativa, oggi, per il primo impianto di bioetanolo di seconda generazione al mondo, da biomasse non alimentari. L'inaugurazione è avvenuta alla presenza del ministro Zanonato, dell'ex ministro Profumo,  del governatore Cota, del presidente della Provincia Riva Vercellotti. 
E con il Prefetto, il Questore, il Comandante dei Carabinieri della Provincia di Vercelli c'era naturalmente anche il vostro sindaco che ha portato il saluto della Città, la Maggioranza e Consiglieri di opposizione come Piolatto, Rotondo, Speranza (io questi ho visto). Una mattinata di esposizione dei meccanismi e delle prospettive: in pratica, la bioraffineria di Crescentino fa da modello per coloro che vogliono mettere in piedi altrove impianti di questo tipo, in tutto il mondo. Questo la dice lunga sulla potenzialità di lavoro in città per i ristoranti (che già lavorano) e per gli alberghi, che invece non ci sono tranne un agriturismo del consigliere Greppi e un residence. Ma nessuno di quelli che dispongono di quattrini per iniziare una simile attività si è mai fatto finora parte attiva. Peccato, quando un centro come il nostro non è capace di usufruire delle potenzialità che si presentano: peccato, peccato, peccato. 
A far gli onori di casa il cav. Ghisolfi, padre e iniziatore di quest'impero 60 anni fa, come egli stesso  ha raccontato in apertura; e il figlio Guido che di questo stabilimento è il motore. Un uomo deciso e a tratti spiccio, l'ingegner Ghisolfi, come tutti quelli che sono abituati a comandare, con una miriade di figli e nipoti non tutti votati all'industria e una conoscenza profonda dei meccanismi tecnici delle sue attività, che ha spiegato con l'aiuto di filmati e diapositive. 
Un investimento da 150 milioni di euro. E' stato significativo l'intervento del ministro per le Infrastrutture Zanonato, che ha detto di passare il tempo a dialogare a Montecitorio con problemi di industrie che chiudono, e dunque quest'apertura rappresenta anche per lui un momento di sollievo ed ottimismo.
Lo stabilimento di Crescentino conta oggi 100 dipendenti, mentre gli addetti indiretti sono circa 200 (dati fornitimi dall'azienda). La speranza, come ho detto in pubblico nell'occasione, è di ulteriori assunzioni soprattutto nel nostro territorio, dove non c'è materiale umano tecnico, come periti e ingegneri specializzati, ma sicuramente la mano d'opera non manca. 
Ho poi pregato durante la mattinata il Governatore Cota, che è stato a sentirmi sotto gli occhi del Prefetto dott Malfi, di volersi occupare dell'ampliamento del ponte sulla Dora, ormai veramente troppo piccolo e stretto per un'attività di questo genere e per il traffico normale. Sarà mai la volta buona?

lunedì 7 ottobre 2013

Crimi e le teorie del complotto secondo Gramellini

Da "La Stampa" del 5 ottobre

MASSIMO GRAMELLINI
Una battuta da terza elementare del cittadino Vito Crimi sulla tenuta intestinale e prostatica del Cavaliere, digitata con ilari polpastrelli sul telefonino durante i lavori della Giunta impegnata a sancirne la decadenza da senatore, ha offerto il destro a don Schifani per chiedere (invano) il rinvio della votazione. Se applicassimo agli strateghi Cinquestelle la dietrologia che essi riservano al resto del mondo, dovremmo dedurre che Crimi l’abbia fatto apposta. Qualora al voto della Giunta seguisse quello dell’aula, sarebbe più difficile per Grillo continuare a predicare l’omogeneità fra Pidielle e Pidimenoelle. Qualsiasi mossa di disturbo, anche la più becera (Berlusconi, alla prostata, ha avuto un cancro), può dunque servire a ritardare quel passaggio politico fondamentale.  

Poiché la dietrologia è meglio lasciarla dentro i romanzi di Dan Brown, per la regressione infantile di Crimi si è propensi a cercare una spiegazione scientifica. Qualche virus di origine misteriosa aleggerebbe nei saloni del potere, attaccandosi alle pareti vellutate, da dove rilascerebbe i suoi miasmi ottundenti. Un libero cittadino piomba a Palazzo sulle ali dell’indignazione popolare, armato soltanto di sacro fuoco civile, e dopo qualche mese lo si può ritrovare intento a scrivere di peti e pannoloni. Ma alcuni crimologi, che da mesi ne studiano la non complessa personalità, avanzano l’ipotesi che stavolta il virus c’entri poco e Crimi abbia fatto tutto da solo.  

mercoledì 2 ottobre 2013

FIGLI DELL'EPOCA


Figli dell'epoca

DELLA POETESSA POLACCA 
WISLAWA SZYMBORSKA 
Siamo figli dell'epoca,
l'epoca è politica.

Tutte le tue, nostre, vostre
faccende diurne, notturne
sono faccende politiche.

Che ti piaccia o no,
i tuoi geni hanno un passato politico,
la tua pelle una sfumatura politica,
i tuoi occhi un aspetto politico.

Ciò di cui parli ha una risonanza,
ciò di cui taci ha una valenza
in un modo o nell'altro politica.

Perfino per campi, per boschi
fai passi politici
su uno sfondo politico.

Anche le poesie apolitiche sono politiche,
e in alto brilla la luna,
cosa non più lunare.
Essere o non essere, questo è il problema.
Quale problema, rispondi sul tema.
Problema politico.

Non devi neppure essere una creatura umana
per acquistare un significato politico.
Basta che tu sia petrolio,
mangime arricchito o materiale riciclabile.
O anche il tavolo delle trattative, sulla cui forma
si è disputato per mesi:
se negoziare sulla vita e la morte
intorno a uno rotondo o quadrato.

Intanto la gente moriva,
gli animali crepavano,
le case bruciavano e i campi inselvatichivano
come nelle epoche remote
e meno politiche.
-- Wislawa Szymborska
da PensieriParole