venerdì 28 novembre 2014

Il wi-fi di Verrua Savoia su "La Stampa", stasera la presentazione


Ho segnalato a "La Stampa" il caso del progetto wi-fi di Verrua Savoia curato dal prof. Daniele Trinchero, e ieri mattina l'illuminata (aggettivo che amo moltissimo, al contrario di quelli che se ne fanno beffe perché guardano sempre per terra) idea è stata l'inizio di un articolo a piena pagina intitolato "L'Italia che fa da sé - Quando i servizi sono autogestiti".
Sono felice per Verrua e per il prof. Trinchero, stasera c'è la presentazione nel paese nostro vicino al di là del Po. Tanto più mi rincresce per il mio paese, che aveva avviato nel mio mandato, con l'assessore Gabriele Massa, una possibilità per progredire nel campo delle innumeri applicazioni legate al wi-fi, accantonando le necessarie risorse e collaborando con il Politecnico e il prof. Trinchero medesimo, originario di Crescentino. Purtroppo il progetto è stato ora interrotto con motivazioni economiche, e immiserito e ridotto alle sole telecamere di controllo.
La rete crea economia, la rete crea futuro: se quel futuro sanno vedere i cittadini, i commercianti (a Crescentino alla prima riunione sull'argomento sono venuti in 7), le amministrazioni alle prese con la più difficile delle congiunture di crisi. Il prof. Trinchero è riuscito a internettizzare le riserve degli Indiani in America, ma con Crescentino non ce l'ha fatta. Si vede che gli indiani hanno gli occhi più lunghi...

Qui di seguito la parte dell'articolo de La Stampa che si occupa di Verrua Savoia. 


Di ANDREA ROSSI
È vero, in Italia lo Stato spesso latita. E il privato non sempre lo rimpiazza: là dove c’è poco da guadagnare, poi, se ne guarda bene. Ci abbiamo messo del nostro: 3.512 comuni su 8.094 hanno me- no di 2 mila abitanti. Addirittura, 3.538 sono adagiati in montagna, spersi in territori ostili e isolati. Garantire i servizi non sempre è facile. Le amministrazioni locali non hanno le forze. E il privato si mobilita solo se ne vale la pena. Ma portare la banda larga in un piccolo paese non conviene a nessun operatore, a meno che non paghi il Comune. Far circolare gli autobus con una certa regolarità costa molto più di quanto si incassi dai biglietti. Garantire la raccolta dei rifiuti, la difesa del territorio e l’assistenza a volte è un’impresa. Fortuna che ci pensano i cittadini: riuniti in asso- ciazioni e comitati arrivano là dove lo Stato si arrende e il privato si dilegua.
Arriva la banda larga e costa 4 euro al mese
Verrua Savoia (To)
Meno di 1.500 abitanti, i cittadini si sono portati da sé la banda larga
L’Italia è una distesa di esperimenti, alcuni visionari. L’ultimo nascerà domani a Verrua Savoia, 1.477 abitanti a 60 chilometri da Torino: sarà il primo Comune italiano a essere considerato un provider, ovvero un fornitore di servizi Internet, sul modello delle compagnie telefoniche. Meglio, il provider non sarà il Comune (la legge lo vieta) ma un’associazione di cittadini creata ad hoc. L’hanno chiamata «Senza Fili, Senza confini», fornirà una connessione Internet a 20 Mb/s a qualunque abitante lo richieda e diventi socio dell’associazione. Costo: 50 euro l’anno, 4 al mese per una connessione che nessuna compagnia telefonica riuscirebbe a garantire a quel prezzo e a quella velocità. Il merito è di Daniele Trinchero, un professore del Politecnico di Torino, che da anni porta Internet negli angoli più remoti del pianeta e ora ha deciso di farlo anche a casa sua. Di un gruppo di cittadini, che ha aderito all’esperimento e di un team di esperti che ha trovato la formula giuridica per trasformarlo in realtà. Il ministero dello Sviluppo ha autorizzato l’associazione a
funzionare come provider. È il primo caso in Italia. Potrebbe essere il primo di tanti. 

lunedì 24 novembre 2014

L'analisi di Prodi sul post/elezioni (va bene anche da noi)

Elezioni Regionali Emilia Romagna, Errani e Prodi concordi: innovazione, il nuovo imperativo



L'analisi di oggi di Romano Prodi sul dopo elezioni nella sua Emilia-Romagna, con tanto massiccio astensionismo, si adatta perfettamente anche a noi Ragazzi della Bassa Padana, per altri motivi ma siamo sempre lì. 

Ha detto Romano Prodi: 
"Ai tempi del liceo il mio professore di filosofia, quando qualcuno di noi si esibiva in una interrogazione insufficiente, accampando a volte scuse, usava rispondergli amabilmente con queste parole: ''Mio caro, come ti fai il letto, così dormi''. Certo l'insonnia puo' avere cause più complesse ma la frase, pur nella sua incompletezza, mi sembra particolarmente adatta alle circostanze".


sabato 22 novembre 2014

L'importante

L'importante, è che ciascuno riconosca la legittimità dell'interlocutore e il suo diritto ad esprimere le proprie ragioni, ascoltandole e pensandoci sopra. 
L'importante, è che un confronto sia cominciato. 
L'importante è che si vuotino i sacchi, 
L'importante, è che si vada avanti nell'interesse del nostro paese, verso un futuro diverso.

giovedì 20 novembre 2014

PD, stasera è una bella serata

Stasera è una bella serata, per Crescentino. Mentre laggiù a Montecitorio infuria la tempesta, quassù le varie anime delle tre liste di centro/sinistra che sono state sconfitte, si riuniscono finalmente, su iniziativa del PD locale, per ricominciare una discussione, per ripartire. 
Molti di quelli che conosco, che erano con me in Giunta e in Maggioranza, hanno ricevuto telefonate di invito alla riunione, che si terrà in una sede non ufficiale. 
Farà piacere a qualcuno (o a molti) che nessuno mi abbia telefonato. Ma se non avessi proprio stasera il concerto di Peter Gabriel a Torino, sarei andata ugualmente, pronta a farmi dire "No grazie". 
Pensa te.
Aggiunta (che qualche giornale ignorerà, mentre sul capoverso precedente potrebbe farci un bel titolo): di che cosa sarò accusata? 1) Di non aver detto "grazie buana" e mandato un mazzo di fiori quando il 18 febbraio, in mia assenza e a 3 mesi dalle elezioni, è arrivata ai giornali (e non a me) una lettera dove mi si diceva di tutto, dal chiaro intento destabilizzante? 
2) Di non aver preso a calci nel sedere Gabriele Massa quando mi ha annunciato che avrebbe fatto una lista? (salvo poi scomparire).
3) Di non aver fatto fervente campagna elettorale a favore del compagno Allegranza? 
La pacificazione è un ottimo traguardo, ma se nessuno mi ha telefonato, tanta pacificazione non ci deve essere. E davanti alla carretta ci sono sempre i soliti che tirano. 
Santé, comunque (e vinca il migliore) 


martedì 18 novembre 2014

Un anno fa il Maturo ci ha lasciati

Il 18 novembre 2013 abbandonava questa Terra che lo ha fatto molto soffrire, ma anche molto divertire, Enzo Cena detto il Maturo. 
Manca sempre tantissimo, oltre che ai suoi familiari, a tutti i suoi amici e conoscenti, ai quali riusciva sempre a strappare un sorriso, ai quali dava sempre una mano, con la sua inventiva colorata, i suoi occhiali e orologi che ora gli fanno compagnia sulla targa della pista pedonale della Campagna, che gli è stata dedicata.
Ciao Maturo, stai con noi. E tienici su.

lunedì 3 novembre 2014

Via Roma, un salotto







Una distrazione può capitare a tutti. Ma più distrazioni riunite fanno una grande tristezza, anzi una desolazione; e a volte non si riesce neanche a individuare un colpevole. Però questa volta i colpevoli sono tanti. Io non li dico i nomi: ho fatto queste foto e ve le mostro perché una città civile non può essere ridotta in questo stato, e chi se ne deve occupare se ne occupi. 

Di sicuro non si sa chi (e perché mai) abbia scritto sul muro dell'Istituto Calamandrei quell'orrenda bestemmia. Che è stata subito raggiunta da un bel sacchetto di immondizia piazzato di sotto. E, tanto, anche il muro appena dipinto dalla ditta Speranza negli ultimi mesi del mio mandato si sta nel frattempo decomponendo,  senza che io in passato sia riuscita a farlo rimettere a posto in modo non provvisorio (e dubito assai che lo si faccia ora).

Ma poi c'è anche questo altro edificio cadente attiguo, che si affaccia sulla parte più decomposta di via Roma. Appena rimesso a posto, tutto bello ripulito, il tratto si è trasformato nuovamente in un sobborgo della Beirut bombardata. La già gloriosa scuola guida dell'Ivo Vigé sarà anche in attesa di essere ristrutturata: ma l'attesa dura da anni, e nei passati 5 io facevo chiamare il proprietario perché si occupasse di ripulire il guano dei piccioni, pericoloso e di pessima vista. 

Così ogni tanto passavano con la scopa. Oggi non più, il proprietario legittimamente non ha tempo, ma non c'è nessuno che se ne occupi al posto suo?

Così, oltre a non ripulire il guano, si lasciano centinaia di cartacce davanti allo storico portone. E' già un anticipo di discarica abusiva.

Meditate, gente, meditate.