mercoledì 24 dicembre 2014

Buon Natale a Crescentino

Bertold Brecht
Alla Vigilia di Natale

Oggi siamo seduti, alla vigilia di Natale, noi, gente misera, in una gelida stanzetta, il vento corre fuori, il vento entra. Vieni, buon Signore Gesù, da noi, volgi lo sguardo: perché tu ci sei davvero necessario.

giovedì 18 dicembre 2014

L'umiltà e la compiacenza di consultarlo

Mi sono molto divertita - adesso che sono lontana - a contemplare in tutto il suo splendore il narcisismo di Gian Maria Mosca nell'intervista sul blog Mauro At Large. Ho visto Mauro scendere in campo in prima persona, non senza un filo di orgoglio. Ha messo su una bella macchina mediatica, adatta al nostro mini-villaggio global/local, e ne va giustamente fiero.
Fra le varie dichiarazioni, quella number one è, a proposito della soluzione adottata per le Case Bianco dal sindaco Greppi, il concetto che solo Mosca ha la giusta ricetta per ogni caso. La tecnica non è nuova, come se fosse l'unico avvocato sulla faccia della terra e non uno dei 230.435 iscritti all'Albo professionale in Italia (dati del 2013).
Ma, parlando di Greppi, è l'espressione che ha usato Mosca ad essere esilarante: "Non ha avuto - ha detto - l'umiltà e la compiacenza di consultarmi". Come si fa ad avere un simile debordante senso di sé, o almeno fingere di averlo? E rientra fra le tecniche di persuasione del prossimo cliente di studio, che sappia fin d'ora di avere di fronte a sé la Scienza in persona? 
Greppi giustamente, quando ne avrà bisogno, andrà da un avvocato di cui si fida, e non da un consigliere di opposizione. E' così ovvio, e peccato che "Egli" finga di non accorgersene, da tempo immemore. Un po' è irritante, ma un po' fa ridere. 
Sono rimasta abbastanza impressionata dal fatto che si sia guardato bene dall'entrare nella materia, di dire cioè - da consigliere comunale quale è e non da avvocato - che cosa pensi dell'idea di troncare l'uso delle case per i meno abbienti da parte del Comune. E' questo che il cittadino votante vorrebbe sapere, ma lui lo dice solo indirettamente, quando accusa il Sindaco di non esser stato umile: se si fosse rivolto a lui, avrebbe di certo risolto la questione, e avrebbe mandato fuori questa gente. Ciò sembra di capire. 
Gian Maria Mosca è di destra e di questo ci eravamo accorti tutti da lungo tempo, ma l'outing non lo fa mai (vorrà dire che se ne vergogna?). 

sabato 6 dicembre 2014

La Giunta disdice le Case Bianco dal 31 dicembre

Ricordate i 15 alloggi affittati dal Comune durante la mia Amministrazione, per far fronte al problema montante dell'indigenza che è poi andata aumentando con il mordere della crisi?  Ci fu una graduatoria della povertà, dell'impossibilità da parte di numerose famiglie con bambini piccoli a pagare un affitto. Una scommessa di solidarietà sociale, con gli  assegnatari che dovevano restituire il valore della pigione attraverso lavori socialmente utili.
Anche questa iniziativa è stata cancellata dalla Giunta Greppi, che la scorsa settimana ha deciso di rinnovare il comodato d'uso delle cosiddette Case Bianco soltanto fino al 31 dicembre di quest'anno.
Dal primo gennaio 2015, dunque, ogni residente del caseggiato di via Mazzini dovrà provvedere al pagamento del proprio affitto, se sarà in grado.
Ci sono stati senz'altro limiti nell'esperimento,  non tutti hanno onorato il loro impegno, ma la maggior parte è senz'altro costituita di persone veramente in difficoltà e senza alcun mezzo di sostentamento, con prole a carico.
Da quando ho avuto la notizia, penso a quei bambini e al loro diritto a un tetto sulla testa. Tutto questo viene ora messo in discussione, 
Mi aspetto ora una reazione forte da parte dell'opposizione non di destra come Mosca: per esempio da parte del PD, che deve sbrigarsi a risolvere i propri problemi per occuparsi finalmente di quelli della popolazione, com'è suo dovere sociale, e de "La città che cambia". Anche la Chiesa potrebbe dire la sua, e tutti i gruppi di volontariato che ci sono in città. Abbandonare quella gente a se stessa sarebbe un gesto di viltà collettiva
Mi auguro che il lavorio per la costituzione di una cooperativa fra gli abitanti trovi presto uno sbocco pratico, per evitare che i bambini e le loro famiglie finiscano in mezzo alla strada.
Non ho parole, questa volta. 

martedì 2 dicembre 2014

Il presidente della Regione Toscana e i ROM

di Massimo Gramellini
Da La Stampa del 2 dicembre 2014
"Vorrei spezzare una lancia, o almeno una piuma, a favore della categoria più impopolare del momento, i buonisti. Appena un buonista prende le parti di una minoranza detestata, per esempio i rom, viene accusato dal primo cattivista che passa di pontificare in cachemire da qualche attico, immancabilmente situato nel centro storico. Vacci a vivere tu in mezzo agli zingari, gli gridano. Ora si dà il caso che il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, abiti accanto a una famiglia rom. E che domenica abbia pubblicato sulla sua pagina Facebook una fotografia che lo ritrae in atteggiamento amichevole con i vicini di casa.
È stato immediatamente subissato di insulti e accusato di fare propaganda. Qui però la logica non mi soccorre. Se i rom stanno antipatici alla maggioranza degli elettori, che vantaggio potrà mai venire a Rossi dal farsi immortalare in mezzo a loro? L’opinione dominante, che rimbalza dal web ai talk show di Del Debbio, afferma che gli italiani impoveriti si ritengono discriminati e reclamano un diritto di precedenza.
Ecco, forse ho capito. Se buonismo significa atteggiarsi a bravi ragazzi con quelli che lo spirito del tempo indica come i più bisognosi, ne consegue che il nuovo buonista è Salvini".