lunedì 25 dicembre 2017

Per favore non dimenticate la Resurrezione

Buon fine giornata di Natale a tutti i 
Crescentinesi. 
E per favore non dimenticate questo capolavoro di Tomaso Prunotto, allievo dello Juvarra, che giace ormai da un paio di anni QUASI terminato e COMPLETAMENTE inutilizzato.

La Chiesa sconsacrata della Resurrezione, dopo decenni di abbandono, è stata restaurata grazie a un generoso contributo della Fondazione Compagnia delle Opere di San Paolo.
Appartiene alla Parrocchia, ma se continuerà ad essere trascurata e dimenticata come è successo con la QUASI fine lavori (non sono del tutto finiti perché mancano le chiusure, il cancello esterno e insomma la sicurezza, nonché l'inizio di cura al giardino/ossario), sarà destinata  a ritornare alla condizione precedente nel giro di poco tempo. 
Se invece sarà terminata, e nel giardino/ossario di fianco alla struttura sarà fatta pulizia e piantati fiori e piante e messe panchine, diventerà un'area gradevolissima del nostro disastrato Centro Storico.
E' importante mantenere viva l'attenzione verso la pregevole struttura architettonica, e chiedere alla Proprietà di darla in affitto o comodato gratuito. La Diocesi dovrebbe muoversi, e fare ciò che riterrà più opportuno. 
La vocazione della Resurrezione paiono naturalmente i fini culturali, o ricreativi, secondo le intenzioni di chi se ne occupa.

Sarebbe un'ottima struttura per mostre, rappresentazioni, spettacoli e concerti,  che trarrebbero vantaggio dalla bellezza spoglia e austera dell'insieme. Per dirne una, l'ex chiesa è senz'altro un po' meglio dell'ex bocciofila della Stazione... 

Le istituzioni culturali della Città dovrebbero cominciare seriamente a farsi parte attiva per spingere la Chiesa ad assegnare una funzione a questo gioiello riportato in vita, e anche il Parroco dovrebbe sentire il peso di questo fardello, da aggiungere a tutti gli altri...

Un gioiello che nacque grazie ad una sottoscrizione dei cittadini di Crescentino, e che potrebbe tornare ad essere utile a loro, tanti secoli dopo. 
Non sarebbe bello? 

lunedì 11 dicembre 2017

Parchi e viali: "Speranza e Greppi dove vogliono arrivare?"

Un contestatore, rimasto anonimo, elenca:

"Parco prospiciente alla Madonna del palazzo distrutto. 
Parco viale Odetti distrutto. 
Piazza Garibaldi distrutta. 
Piazza Ierinò distrutta. 
Piazza Matteotti distrutta. 
Piazza Caretto distrutta. ... 
e la prossima a chi toccherà??? 
Tra le poche cose belle di Crescentino c'erano viali e parchi. Ora non ci sono quasi più. 
Speranza e Greppi dove vogliono arrivare? ""


Non sono amica degli anonimi, ma sono rimasta stupita che questo signore si sia ricordato dell'ultimo parchetto aperto alla Madonna del Palazzo alla fine dei '90, affacciato su via Michelangelo, che rende possibile una cornice verde intorno al Santuario. 
Questo parco, da me fortemente voluto nel primo mandato per rimpiazzare una oscena boscaglia, poi intitolato a Nello Alemanno, era particolarmente ben riuscito, finché qualche tempo fa sono state abbattute alcune piante danneggiate dal maltempo. E' ovvio che dovevano essere rimpiazzate: ma neanche questo è successo, e adesso il povero parchetto giace senza più una fisionomia compiuta. 
D'altra parte, in 10 anni l'attuale Sindaco&Friends non erano riusciti a completare neanche il complesso sportivo, e l'abbiamo ultimato al mio ritorno del 2009, con cordoli e parcheggi e piante e quant'altro.
Non sono mica delle opere eroiche, sono cose normali per gente normale. Che tristezza, va. 

sabato 9 dicembre 2017

L'assessore verde Speranza

Speranza impazza nel verde crescentinese. Molte persone che oggi mi hanno fermata per strada si sono dette convinte che l'assessore non voglia far tornare piazza Caretto al progetto originario di quando sono state tolte le auto (amministrazione Venegoni, ricordo) e anzi preferisca piuttosto far tornare direttamente le auto. 
Se sarà così, potremo forse essere aiutati soltanto da una sua nota capacità di perdere tempo: per fare un solo esempio, l'assessore al verde ha iniziato il suo mandato nel 2014, con un evidente sbrego sulla facciata nuova della Ragioneria Calamandrei in via Roma, al quale faceva da contrappeso una bestemmia apparsa a pochi metri. 
Per capirci, l'opera di ridipintura era stata a cura della di lui ditta, di famiglia (che aveva vinto l'appalto), completata in qualche modo pochi giorni prima delle elezioni del maggio di quell'anno. 
E se il graffio è ancora lì e anzi non è più solo, si deve certo al fatto che Speranza non si è mosso in quasi 4 anni, neanche per un senso di orgoglio personale: dunque ci sono altrettante possibilità che il mandato finisca ancora con la piazza Caretto quasi deserta com'è sotto gli occhi di tutti da qualche settimana.
Ho letto anche di una sua idea di nuovi arredamenti marmorei, a sostituire quelli attuali che non incontrano il suo gusto. 
Uno spavento vero (per non parlare dei soldi buttati via).


venerdì 8 dicembre 2017

Bersani e i 101: "Renzi parlò con Alfano... per giubilare Prodi"




Ne abbiamo dette e giubilate tante, negli scorsi mesi e fino a pochi giorni fa, sulle derive della politica italiana che si andava trasformando sotto occhi allegri o sgomenti, dipende. 
Questo blog nel suo piccolo ha dato dei contributi, fino a qualche giorno fa.
Quella che segue è una confessione pubblicata il 7 dicembre scorso sul Corriere della Sera, che riguarda i famosi 101 franchi tiratori del PD contro Prodi, per l'elezione del Presidente della Repubblica che fu poi Mattarella.
Ecco qui.
"Bersani alla fine conferma: "Quagliariello? Tutto vero".
I 101 franchi tiratori del Partito Democratico furono la convergenza fra chi voleva fermare Romano Prodi e chi voleva fermare il sottoscritto". Così Pier Luigi Bersani ha commentato a Montecitorio l'anticipazione del libro di Gaetano Quagliariello,  "Sereno è", pubblicata ieri dal Corriere.
A quanto scrive l'ex ministro del governo Letta, il 18 aprile 2013 Renzi parlò al telefono con Alfano e gli disse che avrebbe dato il suo contributo per giubilare la candidatura di Prodi.
Bersani conferma: "Non ho motivo per smentire Quagliariello".