martedì 23 aprile 2019

Teatrino Civico: ma fate sto ascensore perdindirindina

Ma visto che il mio adorato teatrino (qui in una foto d'epoca durante il restauro, prima che venissero posizionate  le poltroncine di velluto rosso) è stato apprezzato dalla presente Amministrazione, tanto che adesso ci fanno una Galleria d'Arte - saggia quanto tardiva idea, dal momento che il foyer lo permette - esprimerei la seguente richiesta, non nuova.
Dopo critiche a manetta per la mancanza di un ascensore per arrivare fino al piano (anche se c'è comunque il modo di arrivare fin lì con una carrozzella), lasciai nelle casse comunali E. seimila (6.000) del mio fine rapporto di sindaca, con una delibera che li destinava alla costruzione di un ascensore. 
Tale delibera è stata naturalmente ignorata, i miei soldi forse dispersi in qualche bigné-rotondina; ed ebbi una risposta un po'  piccata una volta, del sindaco attuale pro-tempore che mi diceva stai al tuo posto o giù di lì...

Ecco, visto tutto questo, perché non fate sto cavolo di ascensore o almeno cominciate l'iter, visto che vi lamentavate tutti che non c'era? 

domenica 7 aprile 2019

Chiesa della Resurrezione, la vera storia

A volte mi commuovo. Per esempio adesso, alle 5,31 ora italiana del mattino, c'è qualcuno sul mio blog che sta leggendo questo post del 2014. Mancavano sei giorni alle elezioni, e io mi sono messa a raccontare com'era andata. E' una storia bellissima, riguarda l'ex Chiesa della Resurrezione della quale in questi giorni si inaugura il restauro, grazie a un piccolo miracolo che qualcuno grande grande ha reso possibile perché poteva anche non finire così, la struttura poteva anche rimanere lì e marcire per la seconda volta. 
Una storia vera di quei giorni, e grazie mille al signore che legge il blog alle 5.30 del mattino

Lunedì 19 maggio 2014

- 6. La Resurrezione? Buttiamola giù, c'è bisogno di parcheggi

Mancano 6 giorni alle elezioni

Stamattina ho risposto al presidente del Fai, il Fondo Ambiente Italiano, benemerita associazione che si occupa di riportare in vita le bellezze nascoste del nostro Bel Paese. Mi aveva scritto l'anno scorso, segnalandomi che 7 persone avevano nominato la nostra EX Chiesa della Resurrezione come "luogo del cuore". Alla sua lettera era allegato un conto corrente (non si sa mai) ma noi qui invece abbiamo fatto opere di bene pro domo nostra (per Mosca: in favore delle nostre proprietà). 
La Resurrezione è sempre stata un rudere nei miei ricordi, ma da quando sono sindaco si è trasformata in un problema. Un giorno ho chiamato i vigili del fuoco e ne hanno attestato la pericolosità. Così abbiamo chiuso la strada, e quando il Parroco se n'è accorto mi ha telefonato e mi voleva ammazzare (dico così per dire, ma a volte anche i parroci nel loro piccolo s'inc***ano, parafrasando il titolo di un libro divertente). 
E comunque quello spazio così degradato (ma dai? ma no? Ma a Crescentino? Ma quando mai?) ispirava anche sentimenti tremendi. Qualcuno che neanche sotto tortura vi dico chi, pensava che spianando il terreno si sarebbe potuto ottenere un bel parcheggio; anche da Vercelli qualche solone ha detto così. Sono i guai dell'(in)cultura.
E invece la mia telefonata ai vigili, calmatosi il Parroco, si è rivelata utile, perché è partito un movimento che ha portato - con una lentezza allucinante, ma tant'è siamo in corsa - al restauro della struttura squisitamente barocca, attribuita al Prunotto allievo dello Juvarra (chi? Chi ca l'è cul lì?). Vi dico che l'architetto Daniele De Luca, responsabile dei Beni Culturali della Diocesi, è un mito: si è lasciato massacrare benevolmente da me, e insieme poco per volta abbiamo fatto il botto. Raccolto soldini, avviati i lavori. Qui sotto, per chi avrà ancora pazienza, c'è la lettera al Fai dove racconto la rava e la fava: interessa anche a voi, ed è uno dei lavori di cui sono fiera in questo quinquennio, anche se la proprietà non è del Comune, sempre Crescentino è. E 'sta Crescentino è da amare, no? E amate Crescentino, perdiana!


Att. Andrea Carandini
Presidente Fai
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Buongiorno Dottore,
a una settimana dalla fine del mio mandato di Sindaco (per mia decisione non mi sono ricandidata), posso rispondere con piacere sul restauro della Chiesa della Resurrezione, che è stata a voi segnalata come "Luogo del Cuore" nel lontano luglio 2013.
Nel mio quinquennio questo "rudere" affascinante, di proprietà della Parrocchia, è stato uno degli highlights. 
Prima per l'attribuzione chiara della proprietà, che ha dovuto essere certificata dal Giudice alla Parrocchia di Crescentino.
Poi per la ricerca fondi. Il Comune ha fatto la sua parte, mi sono adoperata per un contributo di E. 80 mila da parte della Compagnia di S.Paolo, contributi minori sono venuti da altre Fondazioni, dalla Cei e da privati.
In questi ultimi anni è stato completamente consolidato il campanile a rischio crollo, con una struttura in ferro invisibile.
E' stata rimossa la cuspide, e rifatta con struttura in acciaio e rame
E' stata ricostruita la volta interna, con tecniche tradizionali in laterizio
E' stata rifatta la copertura del piccolo fabbricato annesso
E' stata completata la copertura della chiesa sconsacrata, che vantava un sonoro buco grazie al quale sono andati perduti gli affreschi, ed è stato ripassato l'intero tetto.
Il portone è attualmente depositato presso un restauratore di legno.

Lei si dirà: ma perché mi racconta tutto ciò?

Perché è stata un'impresa, in un piccolo posto come questo, depresso economicamente e moralmente, nella remota provincia di Vercelli. 
Perché la struttura non è di proprietà del Comune. 
Ma un'ottima collaborazione con il vivace responsabile dei Beni Culturali della Diocesi arch. De Luca ha reso possibile un'impresa che andava cominciata 50 anni fa, sulla quale in molti hanno speculato, e altri hanno distrutto invece di ricostruire. Insomma, business as usual.
Mi dice l'architetta Corradino, che ho intervistato prima di scrivere questa lettera, che la facciata sarà rifatta entro l'estate.
E così questo piccolo gioiello barocco assai prossimo al crollo quando sono arrivata in Comune, attribuita a Prunotto allievo dello Juvarra, sarà restituito alla vita della città.
Mi faceva piacere che lo sapessero al Fai, che coltiva le bellezze anche minime della nostra povera Italia.

Molti cordiali saluti
Marinella Venegoni
Sindaca di Crescentino

  • martedì 2 aprile 2019

    Greppi, laurea in maschilismo

    Sono convinta che almeno i due terzi di coloro che hanno letto della laurea in papettologia abbiano colto il senso del discorso che facevo, riferendomi a una signorina che è entrata in una lista per le prossime elezioni: la tendenza cioè, quando si parla delle donne di qualunque età , a porre l'accento su qualità o caratteristiche che raramente hanno a che fare con la loro vita di studio o attività varie.  Non ho scritto il nome (non lo sapevo) né la lista (la sapevo). 
    Discorso, lo ammetto, femminista: per chi sa cosa significhi questa parola, naturalmente. Che un ragionamento così ovvio per qualunque essere ragionante e presente al mondo come va, venga invece distorto, stravolto e usato in funzione della competizione politica in corso mi lascia davvero perplessa. 

    E non pensavo che il sindaco uscente Fabrizio Greppi si innervosisse tanto, e facesse un papocchio che mette insieme le elezioni e gli attacchi personali. Non pensavo soprattutto che potesse scendere così in basso da mettersi a scrivere di "vecchie zie canute e stanche richiamate in servizio": sono io quella, naturalmente. 

    Intanto stanca sarà sua sorella, ma questo riferimento alla mia età in senso negativo e denigratorio (da uno che non è poi tra l'altro un ragazzino), è di un maschilismo quasi ottocentesco. Un'espressione rancorosa e inutile tra l'altro, per la quale dovrei rifare lo stesso discorso che ho fatto per la Papetta. 

    Naturalmente segue la parte di vendetta politica. Vengo raccontata come la regina delle malefatte, e siccome lui il sedere dalla seggiola di Piazza Caretto non lo vuole proprio togliere, giudica gli altri con lo stesso suo metro e prende per "doppia giubilazione finale" le due fughe che ho fatto volontariamente dopo ogni mandato, sempre annunciate con largo anticipo e ognuno sa perché

    Uno che è stato gli ultimi 5 anni in Comune senza alcuna opposizione, solo cercando di disfare quel che di buono c'era, uno che ha sopportato di vivere in una piazza Caretto smantellata di decoro e decenza; che ha lasciato buttare soldi da uno dei suoi premi Nobel per acquistare dei vasi uguali a quelli che giacciono all'Ente Risi; che ha lasciato buttare soldi per fare dei bignè pomposamente chiamati rotonde; che ha ridotto a zero il tessuto culturale della città; che ha cercato di recuperare negli ultimi sei mesi facendo appunto questi capolavori, può parlare delle competenze altrui?