lunedì 28 giugno 2021

L'oratorio e la "riqualificazione" (parola sconosciuta a Greppi)

 Il punto caliente del Consiglio Comunale del 28 giugno lunedì è quello che riguarda l'approvazione dell'acquisto dello storico Oratorio di via San Giuseppe. Dove sono passate generazioni di crescentinesi, dove s'è giocato a calcetto, si sono studiate le lingue (ai tempi della mia adolescenza) e passate le vacanze estive quando  le famiglie non avevano (hanno) i soldi per andare in vacanza davvero. Diventerà un luogo utile per tutta la cittadinanza, dopo le verifiche delle necessità e delle opportunità. 

L'acquisto dell'Oratorio da parte del Comune era una decisione presa all'inizio del mio secondo mandato, iniziato nel 2009. Sono passati 12 anni. Avevamo dunque messo a bilancio i quattrini, che sarebbero serviti al Parroco per completare il nuovo edificio alla Madonna del Palazzo, costruito con l'aiuto della Cei (Conferenza Episcopale Italiana).  Li ha trovati, quei quattrini, il sindaco Greppi che è arrivato dopo di me,  ma l'Oratorio non l'ha comprato, sostenendo che eran soldi buttati al vento; aveva pensato a una vendita privata da parte del parroco per farci un  bel condominio  (anche i miei poveri 6000 euro della liquidazione, lasciati lì per fare l'ascensore che sale al teatrino, non sono stati usati: ma l'ascensore è ora in costruzione, Ferrero è uno che fa e con i suoi va d'accordo, tutti uniti per far bella Crescentino, meno male. Hanno una larga maggioranza, nessuno si è sfilato come è capitato a me).

Ha fatto più Ferrero in due anni che Greppi in 15, va detto. Anche noi non abbiamo fatto male. C'erano baruffe (che mica coinvolgevano tutti, per fortuna), ma si pedalava spediti.

L'ex Sindaco ha un problema culturale, nel senso della visione del mondo. I suoi lunghi anni di amministrazione dimostrano che pare non conoscere il senso della parola "riqualificazione": un'idea della città nel suo insieme, che prende un'area degradata e morta come quella di Oratorio e dintorni, e la trasforma in un'area appetibile per viverla ed abitarci, ed evitare dunque la triste desertificazione del Centro ancora in atto, e generare vita.

Se un posto è orrendo, bisogna trasformarlo. E' l'ABC delle città grandi e piccole oggi, per troppo tempo non s'è fatto nulla, e guardate con quel poco quanto già la nostra città è cambiata. Perché se tu fai (come abbiamo fatto noi) e quello che viene dopo non fa più niente, il degrado torna come se nulla fosse.

In questi giorni mi hanno garantito che l'edificio settecentesco Palazzo Lanza di fronte al Comune, dopo 12 anni dei quali 5 di insistenze mie e poi più nulla, poi nuovamente suppongo, sta per iniziare i lavori alla facciata. Ho anche saputo che - Deo Gratias - è stato venduto Palazzo Jona, e ne sono strafelice. Due edifici storici privati del Centro verranno anch'essi riqualificati. 



mercoledì 23 giugno 2021

In Senato con il Premio Mimmo Càndito si parla di Assange e altri giornalisti spericolati






Chi fosse a casa venerdì mattina alle 10 e avesse voglia di seguire un dibattito in Senato a Roma sul giornalismo internazionale più estremo, quello dei cosiddetti Whistleblowers - gente che viene a conoscenza di notizie utili e inquietanti per gli abitanti degli Stati e a volte dell'Umanità, e decide di divulgarle - potrebbe connettersi in streaming su WEBTV.SENATO.IT a questo convegno organizzato dal Premio Mimmo Càndito, e reso possibile dal fondatore dell'Associazione intitolata a Mimmo: il prof. Gian Giacomo Migone, che è stato presidente della Commissione Esteri del Senato, era un grande estimatore di Mimmo e lo volle alla direzione del mensile l'Indice dei Libri, per vent'anni e fino alla fine.

 

Si parlerà dei casi più eclatanti: Ellsberg, Assange e Snowden, e soprattutto gli ultimi due li avete sentiti nominare. In collegamento ci saranno il papà di Assange, John Shipton (Assange cambiò cognome perché fu adottato dal secondo marito della madre) e il suo avvocato, tradotti in diretta. Ci saranno altri giornalisti di grande prestigio che si occupano di queste tematiche che hanno al centro la libertà di espressione, e la tutela del mestiere di giornalista messo ogni giorno a dura prova, con tanti colleghi che rischiano la vita. 

              Temi cari a Mimmo, che sono al centro dell'attività dell'Associazione che presiedo.

             E Mimmo amava Crescentino (e il gelato del Romeo), per questo che ve ne parlo.

             

 

 

 

domenica 13 giugno 2021

Adieu a Don Edoardo (che diventerà parroco di Nepi) e a Don Paolo

 Il parroco Don Edoardo, e Don Paolo, lasceranno la comunità di Crescentino, presumibilmente nel mese di settembre. 

L'annuncio è stato dato dal mitico Arcivescovo Marco a Vercelli in un incontro con il clero diocesano, nei giorni scorsi.

Per Don Edoardo si prospetta la parrocchia di Nepi, nel Viterbese: 9.600 abitanti circa, un bel lago, un'aria salubre, una bellissima vegetazione, e la produzione di un'ottima acqua minerale che viene commercializzata con successo. Niente zanzare, se ricordo bene.

Don Paolo è invece stato destinato in Puglia, a Monte Sant'Angelo in provincia di Foggia.

Se non ci fosse Radio Portici,  qui le cose si saprebbero con grande ritardo. Ma la tradizione di questo mezzo povero (anche perché non costa niente) è ferrea, e talvolta ci becca.

Il Parroco è una figura importante, nelle piccole comunità come la nostra, non solo sotto il profilo religioso ma anche per il ruolo sociale, di catalizzatore di energie, di attività che se fatte con efficacia e senza pregiudizi coinvolgono l'intera cittadinanza. Un compito delicato, un punto di riferimento tale che io ancora penso con nostalgia a Don Eusebio che parroco non era ma durante la mia adolescenza si occupava di gioventù:  quando "l'hanno mandato via" come si diceva sbrigativamente, ci ho fatto una malattia (e non solo io,  ci fu persino una manifestazione, di noi papeta, quando si seppe).

Approfitto per ricordare la figura di Don Luigi Grandi che precedette Don Edoardo: il suo cuore somigliava al suo cognome, non ho mai visto un religioso così generoso con i poveri della sua parrocchia, aiutava con semplicità anche con le parole oltre che con la cassa, finché è stato bene.

Il mio rapporto con Don Edoardo è stato altalenante; ne ho parlato più volte su questo blog, anche in termini non esaltanti. Durante il mio mandato, siamo stati qualche volta come Peppone e Don Camillo, anche se io non ho i baffi.

Molti cari auguri a lui e a Don Paolo di un felice e proficuo futuro.

(Don Gian Maria se ho capito bene resterà qui).

mercoledì 2 giugno 2021

Le "care" zanzare e come gli americani stanno lavorando alla loro distruzione

Incomincia la stagione più bella, e per noi funestata dai famigerati "muschin" che sono in realtà zanzaracce pungenti.

Qualcosa in Comune avevamo provato a fare, nei miei due mandati. Già nei Novanta iniziò la lotta biologica, in collaborazione con una Università emiliana. In pratica si individuavano le zone dove venivano deposte le uova, e venivano trattate con enzimi che impedivano la riproduzione. Un procedimento non velenoso ma costoso, che abbisognava di anni per aver risultati.

Però si sa che io dopo 5 anni me ne vado, e arriva Greppi. Il quale cancella tutto e usa la chimica. Se ricordo bene è successo anche nel secondo mandato.

Adesso non so se l'argomento sia stato affrontato.

Ma ho trovato questo articolo del Wall Street Journal tradotto da Dagospia che racconta cosa si sono inventati in Florida, dove le zanzare sono qualche volta assassine. Molto interessante, l'esito di questi esperimenti, prima o poi speriamo arrivino anche da noi, e anche per i "muschin" meno molesti....sempre se  non torna Greppi (scherzo)



ZANZARE KILLER NON CI AVRETE - IN FLORIDA UNA SOCIETA' DI BIOTECNOLOGIE STA RILASCIANDO MIGLIAIA DI ZANZARE GENETICAMENTE MODIFICATE PER CONTRASTARE LA SPECIE CHE DIFFONDE DENGUE, ZIKA E ALTRE MALATTIE INFETTIVE - I MASCHI SONO PROGRAMMATI PER TRASMETTERE UN GENE CHE NON PERMETTE ALLA FEMMINE DI SUPERARE LO STADIO DI LARVA - QUESTI INSETTI SONO ORMAI RESISTENTI AI PRODOTTI CHIMICI E ENTRO IL 2080 SI SARANNO DIFFUSI IN 159 PAESI NEL MONDO 



Questa settimana, sull’arcipelago delle Florida Keys, le zanzare appena schiuse sciamano nei vasi di fiori umidi, negli pneumatici di scorta impregnati d'acqua, nei bidoni della spazzatura e nei canali di scolo. In sei quartieri, tuttavia, c’è qualcosa di nuovo che ronza nell'aria. Gli scienziati hanno modificato geneticamente migliaia di zanzare e, per la prima volta negli Stati Uniti, le hanno rese libere di riprodursi.

 

Questi insetti geneticamente modificati, conosciuti con il loro numero di modello OX5034, sono una propaggine di laboratorio della zanzara Aedes aegypti che trasmette dengue, Zika e altre malattie infettive. Dopo un decennio di dibattito pubblico e ritardi normativi, questi insetti vengono rilasciati dalla Oxitec, una società di biotecnologia britannica.

Utilizzando tecniche di ingegneria genetica, l'azienda ha alterato le zanzare maschio in modo che tramandino un gene che costringe le femmine ad aver bisogno di tetraciclina per sopravvivere. Senza, le femmine, che diffondo le malattie, muoiono quando sono ancora larve. I maschi alterati, che non pungono, cercano femmine selvatiche per accoppiarsi e diffondere il tratto letale alle generazioni future. A poco a poco, muoiono più femmine. Gli sciami si riducono e scompaiono, senza bisogno di insetticidi chimici.

 

La sperimentazione sul campo a Florida Keys è un passo fondamentale verso l'approvazione federale dell'Agenzia per la protezione dell'ambiente degli Stati Uniti, che ha concesso alla società un permesso di utilizzo sperimentale per il test. «Questo è un grosso problema», dice il biologo molecolare Anthony James dell'Università della California, Irvine, che sviluppa zanzare bioingegnerizzate ma non è coinvolto nel progetto.

 

Secondo gli scienziati della Stanford University e dell'Università della Florida , nonché di molti analisti di salute pubblica statunitensi, le zanzare Aedes aegypti stanno diventando resistenti agli insetticidi chimici e l'aumento delle temperature sta creando le condizioni per la loro diffusione in nuove aree.

 

Nelle Florida Keys, questi insetti, una specie invasiva, costituiscono solo il 4% delle zanzare ma sono la principale causa della diffusione di malattie. «Abbiamo bisogno di nuovi strumenti per combattere questa zanzara», ha detto Andrea Leal, direttore esecutivo del Florida Keys Mosquito Control District, dove è in corso il test.


Una ricerca dell’Università di Washington ha mostrato che a livello globale, l'incidenza della dengue trasmessa dalle zanzare è aumentata di 30 volte negli ultimi 50 anni, causando fino a 100 milioni di casi di malattia all'anno. Le cause sono l'urbanizzazione, i viaggi e l'aumento delle temperature. Il virus provoca oltre 20.000 morti all'anno. I ricercatori dell'Università di Oxford nel Regno Unito e dell'Università di Harvard prevedono che entro il 2080 la zanzara che trasmette la malattia si sarà diffusa in 159 paesi in tutto il mondo.

 

Zika, che può causare difetti alla nascita, infetta meno persone, ma circa cinque anni fa si è diffusa come un’epidemia in alcune parti delle Americhe. Finora, la febbre dengue è relativamente rara negli Stati Uniti, l’anno scorso a Key Largo ne sono stati segnalati 70 casi.

 

rischio dengue in africaRISCHIO DENGUE IN AFRICA

«Oxitec si sta preparando per i prossimi decenni, quando il cambiamento climatico farà aumentare il numero delle zanzare e le spingerà più a nord», ha detto il biologo Kevin Esvelt, direttore di Sculpting Evolution gruppo del Massachusetts Institute of Technology, che sta sviluppando nuove tecniche di modifica genetica per controllare la malattia di Lyme, le zanzare e altri parassiti.

 

Più in generale, il test sul campo è un momento critico nell'ingegneria genetica di intere specie di insetti portatori di malattie o di qualsiasi altro animale o pianta che si riproduce sessualmente in natura. Mentre le colture geneticamente modificate sono all'ordine del giorno, gli insetti geneticamente modificati devono ancora essere ampiamente introdotti ovunque.

 

Gray FrandsenGRAY FRANDSEN

«È un progetto di riferimento e rappresenta per noi una grande pietra miliare aziendale», afferma Gray Frandsen, CEO di Oxitec. «Penso che sia un passo molto grande per il campo».

 

I ricercatori di Oxitec stanno sviluppando in tutto otto specie di insetti geneticamente modificati, tra cui due tipi di zanzare che trasmettono la malaria, oltre a vermi, falene e mosche che predano raccolti preziosi. L’azienda è di proprietà della società di capitali di rischio Third Security con sede a Radford, in Virginia, e i suoi progetti sono finanziati da un mix di fondazioni e finanziatori aziendali.

 

Il 20 maggio Frandsen ha fatto anche sapere che la società si sta impegnando per modificare una particolare zecca, che costa agli imprenditori miliardi di dollari in bestiame perso. Il progetto è finanziato dalla Bill e Melinda Gates Foundation e da Clinglobal, società di servizi per la salute degli animali con sede nella nazione insulare di Mauritius, nell'Oceano Indiano: per il progetto hanno messo sul piatto una sovvenzione di 1,3 milioni di dollari. Come è successo per le zanzare in Florida, la zecca del bestiame è diventata ampiamente resistente alle sostanze chimiche utilizzate per controllarla, anche se si diffonde in nuove aree.

 

 Ad aprile, la britannica Wellcome Trust, una delle più grandi fondazioni sanitarie di beneficenza del mondo, ha finanziato la società con 6,8 milioni di dollari per sviluppare modi per rilasciare più ampiamente le zanzare Aedes aegypti, tra cui un grande progetto pilota in tutta l'area in Brasile della durata di due anni.

 

Ottenere l'approvazione negli Stati Uniti, tuttavia, è importante per costruire la fiducia internazionale nella nuova tecnologia, afferma il dott. Jones della UC Irvine. «Una delle critiche a Oxitec e al settore in generale in altri paesi è: se questa roba è così buona perché non la usi in casa? La cosa fondamentale era ottenere il permesso di rilasciare queste zanzare negli Stati Uniti».

 

dengueDENGUE

Nella guerra biologica del controllo dei parassiti, c'è sicuramente più di un modo per attaccare una zanzara, dicono i funzionari della sanità pubblica. Nelle Florida Keys, i funzionari hanno precedentemente sperimentato una tecnica che utilizza un comune microbo parassita chiamato Wolbachia. Quando le zanzare maschio portatrici di dengue con Wolbachia si accoppiano con zanzare femmine selvatiche che non hanno Wolbachia, le uova non si schiudono, secondo l'EPA e i Centers for Disease Control and Prevention.

 

Tuttavia, per quanto riguarda la biologia e la genetica di base, la zanzara è un bersaglio sfuggente. «Hanno questa incredibile resilienza nel loro genoma», afferma Flaminia Catteruccia della Harvard TH Chan School of Public Health, che ha contribuito all'ingegneria genetica delle zanzare. «Ciò che ci hanno mostrato più e più volte è [che] se non siamo molto sottili e se cerchiamo solo di ucciderli, troveranno una via d'uscita».

 

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A dire il vero, non è solo l'umanità ad armeggiare con la biologia molecolare delle zanzare della Florida. i ricercatori della Johns Hopkins Bloomberg School of Public Health hanno scoperto che il virus della dengue stesso le sta modificando geneticamente per soddisfare le sue esigenze.

 

Secondo la loro ricerca pubblicata sulla rivista PLOS Pathogens il virus colpisce i geni che controllano il sistema immunitario dell'insetto, il suo comportamento alimentare e la sua capacità di percepire gli odori, rendendolo più affamato e più incline a mordere. In particolare, il dengue altera due geni costringendo la zanzara ad essere più lenta nel gustare i pasti, e dando al virus il tempo necessario a entrare nel flusso sanguigno umano.