domenica 29 maggio 2016

Franco, il nostro Bumbardin

In tutti i piccoli centri della nostra Penisola, ci sono persone che riescono a catturare la simpatia popolare senza gesti eroici, con l'arma della semplicità. Franco Saluzzo, il nostro Bumbardin, era un tipo particolare. Aveva appunto suonato nella Banda Comunale, girava con un'Ape riconoscibilissima da chiunque, era una persona generosa che faceva molto volontariato. Era sempre pronto a una battuta, a un sorriso, rispondeva per le rime quando si scherzava nelle tavolate delle quali era sempre ghiotto ed entusiasta ospite. 
Cose piccole, certo. Ma in un paese come il nostro che non sorride con facilità, facevano la differenza.
E' così che prima un tardivo amore, per il quale in tanti abbiamo fatto il tifo, poi la repentina malattia e la scomparsa di Franco sono stati seguiti con trasporto e preoccupazione da tanti crescentinesi, che si ricorderanno a lungo di lui, detto il Bumbardin. Un altro pezzo della vecchia Crescentino se ne va. Ciao Franco, non fate troppo casino lassù con il Madur. 

mercoledì 25 maggio 2016

Il povero parco Alemanno della Madonna del Palazzo (e del Levi Montalcini)


Leggo su La Stampa di oggi che il dottore forestale Carmelo Fruscione vuol spiegare ai cittadini quanto siano importanti i parchi nella nostra vita: è indubbio che (anche a Crescentino) essi migliorino la qualità della vita, abbattano  i livelli di CO2 e il caldo d'estate.
Noi abbiamo dei viali bellissimi, e anche debbo dire ben tenuti in questo momento. Abbiamo anche bei parchi, bellissimo il Montalcini, poi parchi giochi per i bimbi, che è una fatica mantenere sempre intatti da vandali e superuso e usura del tempo.

Quello che è rimasto senza scalpo è il parchetto Alemanno di fianco al Santuario Madonna del Palazzo, che nei Novanta fu una delle opere per me più care della mia Amministrazione, come ora il Teatrino del Palazzo Comunale. Fu dedicato a Nello Alemanno, perché il terreno di sua proprietà giaceva in preda alle erbacce in attesa della chiusura della lottizzazione delle villette, e senza il suo assenso sarebbe andata sempre peggio: invece in 4 e 4 otto, appena glielo chiesi, sbloccò il terreno e poté nascere quella meraviglietta che è.
Però quando è stato tagliato lo scalpo a tutte le piante del Paesello, pure lì fu portata via una serie di alberi, evidentemente malati, che facevano da corona e chiusura al verde.
Mentre in piazza Garibaldi le piante tornarono quasi subito, con la popolazione che guardava i buchi in cagnesco, nessuno spese una parola per il parco Alemanno: e poverino è ancora lì con un buco grande come una alopecia vegetale, e non ho sentito nessuno lamentarsi (e mai ne sentirò). Perché? Un po' ha il peccato originale di esser stato fatto da me, un po' chissenefrega. 
Eppure basterebbe andare alla Forestale, e farsi dare delle piante. Gratis, che tanto dove non si vuole i soldi non si trovano.
Eddai mettete ste piante! Saranno 3, farete bella figura.

Ma intanto che ci sono, mi dolgo assai di un'altra opera incompiuta, a opera della mia Amministrazione 2. 
Il gazebo che dovrebbe ospitare orchestrine al parco Levi Montalcini giace come struttura metallica, un'idea platonica di una riparo al quale tenevo tantissimo per eventi nel parco medesimo. In compenso, fu completato a tempo di record quello che sarebbe dovuto diventare un bar, fra la perplessità di molti dei miei e il gradimento totale di uno solo. E combinazione, man mano che la struttura cresceva, spariva dalla mia vista chi del parco si occupava, preferendo egli frequentare altri uffici. Anche così si guarda al futuro, scegliendo le porte dove entrare: certo che poi se le cose van male, ti ritrovi con la porta chiusa e buonanotte. 
Così, adesso, abbiamo l'incompiuta del Montalcini, e meno male che agli attuali amministratori è venuto in mente di mettere gli Alpini nel futuro bar mai nato. Per evitare un altro fantasma. 



lunedì 23 maggio 2016

Hanno riaperto la trattoria dei Galli (che bello)

C'era una confusione bestiale, domenica sera alla Trattoria dei Galli che ha felicemente riaperto alle 18, con un invito praticamente a tutta la popolazione (non solo della frazione, ma a tutte le altre e al Centro).
Succede sempre così quando si annuncia una magnata gratuita, ma non è su queste dinamiche così note che vi voglio intrattenere.

Mi sembra bellissimo che il prode Oreste abbia trovato qualcuno in grado di rimettere in moto la sua storica attività in uno dei luoghi tradizionalmente più amati da locali e viaggiatori, dai camionisti alle famiglie che arrivano fin da Torino per gustarsi gli antipasti e tutto il resto (copioso). Una chiusura più prolungata avrebbe di certo nuociuto al ritorno della clientela. 

Il signore che ha preso in gestione la Trattoria Operaia come si chiamava una volta (di certo prima che ci mettesse piede un tipo grazie al quale certe cene di un tempo sentirono il dovere di trasferirsi altrove, per non doverselo trovare davanti)))), il signore, dicevo (del quale ancora non conosco il nome), mi ha raccontato di avere una lunga tradizione di cucina. Arriva con la moglie dalla Bocciofila di Castiglione, ha navigato a lungo, è stato a lungo in Argentina dove ha imparato a cucinare l'asado, che sarebbe l'arrosto ma si intende, laggiù, carne cucinata alla griglia.
Vabbé, lunga vita alla Trattoria dei Galli, e grazie a Oreste e alla sua band per la lunga vita di servizio alimentare ai popoli. 


venerdì 13 maggio 2016

Mimmo Càndito parla del suo libro a Crescentino




Che Mimmo Càndito sia mio marito lo sanno anche le pietre. Sono felice che abbia accettato l'invito del PD di Crescentino a raccontare del libro dove si parla della sua vita, di guerre e della guerra al cancro, contratto sui fronti caldi di mezzo mondo per mezzo dell'uranio impoverito delle armi, che ha fatto strage di soldati, giornalisti e poveri cristi. 
A chi di questa serata faccia un fatto politico, anticipo che la politica non c'entra.  Sono memorie vive di umanità dispersa nel mondo e negli ospedali, comunque in situazioni difficili. Con anche un ospite speciale che tutti qui avete conosciuto, il nostro Enzo detto Madur (anche lui ha combattuto, e perso, la sua battaglia).  






domenica 8 maggio 2016

E' nato un rinoceronte fra via Roma e via Mazzini



Avevo appena finito di ricordare che quando sono arrivata in piazza Caretto, nel 2009, ho trovato sulla medesima numerose toppe fra i sampietrini, confezionate con l'asfalto. Non sapevo che un'altra sorpresa era stata preparata dall'Assessorato ai lavori pubblici. 
Forse nostalgico di quel periodo, il dipartimento ha voluto andare oltre, e ha confezionato con l'asfalto una specie di rinoceronte che si innerva fra le pietre del passaggio pedonale e poi con la sua mole si allarga verso la rotondina disegnata di bianco, che fa da apripista a piazza Caretto.
Ci vuole un bel coraggio a fare un lavoro così obbrobrioso, che sul piano estetico e del decoro della città fa il paio con un altro obbrobrio a pochi metri.
Qualcuno non ci crederà, ma simili iniziative, che di questi tempi solo ad Aleppo verrebbero vissute come risolutive di un problema banale di strada da aggiustare, danneggiano la già precaria visione e immagine della città, e favoriscono l'abbandono più totale, la corsa al "tanto peggio tanto meglio".
I barbari non sono quelli che alcuni pensano... 

martedì 3 maggio 2016

Il nostro Greppino che mi chiama badante))) (ma fosse solo quello)

Tra il serio e il faceto, pure io nel mio piccolo mi sono messa a fare due riflessioni sulle riflessioni del sindaco Fabrizio Greppi, apparse sul blog di Mauro Novo.
Se vi va, le troverete fra le righe dello scritto del mio successore, qui sotto...
Marinella 


Caro Blogger,
ti invio due riflessioni che mi sono venute (tra il serio ed il faceto) per così dire, spontanee;la prima, non appena mi hanno fatto leggere dei commenti anonimi (forse interessati se non addirittura "homemade"...) che sparano ad alzo zero contro il segretario del PD, Maurizio Ravarino molto presente però alle varie iniziative che si organizzano a Crescentino (lui si...), dileggiato per non possedere forbita oratoria, di quella salottiera, buona, per intenderci, solo a gettar fumo negli occhi per nascondere il nulla dietro ai paroloni, alle parabole, metafore, sineddoche, iperboli etc. etc.etc. 

Il Sindaco si fa difensore del Segretario del PD.  Cosa già in sé sospetta e contro (la sua) natura. Arriva a ipotizzare che io mi costruisca i commenti sul blog (omnia munda mundis). Ma soprattutto dileggia maliziosamente, mentre c'è, quelli che per loro fortuna (secondo me) hanno letto qualche libro o frequentato qualche scuola in più. Sono venditori di fumo, esempio da non seguire. Pubblicità progresso per i più giovani. 

E per continuare, che dire del PD Crescentinese, "... nel mezzo del cammin di sua vita ritrovatosi in una selva oscura, che smarrita aveva la diritta via" che finalmente pare aver trovato una levatrice ...o una badante…sono indeciso (…un po' di preferenza ce l' ho per la seconda definizione). 

A parte la maldestra citazione di Dante, dovendo riferirsi alla Venegoni, come (da lui) presunta autrice di un po' di movimento nel circolo cittadino del PD, ricorre ovviamente a professioni squisitamente femminili e di servizio (noi donne con tipi come questo non ce la potremo mai fare, ma per quanto mi riguarda non ci fermeremo). 

Comunque e finalmente una persona di respiro internazionale, che potrebbe dare notorietà, prestigio ed indirizzi politici a questo partito che in tutto ciò, fin'ora, parrebbe aver   difettato...
Adesso sarà mica che  radical chic, borghesi con stipendi elevati 
e pensioni ancor più laute si sentono novelle Giovanna d' Arco autoinvestendosi di mandati mondatori dell'incultura di un partito, per poi, dopo attenta selezione, istruirlo, ri-educarlo e guidarlo?

Prosegue la presa per i fondelli di chi per disgrazia, pur essendo donna, ha preso una laurea e ha avuto un suo successo che va oltre Verolengo in una professione alquanto appetita, pur senza aver avuto alcun santo in paradiso: cosa che non è tollerabile (Greppi in realtà ha una moglie laureata, è medico, ma non mi pare che eserciti. Lasciamo stare la famiglia però, come direbbero in Calabria). 
Nota: "finora" è una parola sola, non si scrive fin'ora. Eppure anche Greppi ha una laurea (ma la nasconde bene).

Veniamo al lato economico. Deduco che per il sindaco chi dispone di uno stipendio o di una pensione superiore ai duemila euro al mese debba per forza essere di destra e pensare - come egli fa - agli affari propri.  Egli ritiene che un profilo di questo tipo non debba occuparsi del suo paese, della società in cui vive, delle persone che soffrono e dei loro problemi, di chi ci governa, nel piccolo e nel grande. Certo, se i destini fossero così preconfezionati dalla condizione economica, sarebbe tutto più ovvio al pensiero debole del Sindaco, che presiede l'amabile presa per i fondelli di cui stiamo trattando. Elaborazioni da osteria degli Anni Cinquanta. 



Intanto, a me e alla mia amministrazionepurtroppo spetta un arduo compito, quello di risanare partite economiche che pesano come macigni (ma non è la prima volta !!), retaggi di sceltedi un recente passato a dir poco scellerate, atti di assoluta mancanza di cultura e prospettiva amministrativa e finanziaria(però per qualcuno sono state  un bell’affare), maspacciate per buonismo(invece è terzomondismo salottiero)trascurando la necessaria verifica della sostenibilità per il bilancio comunalee che alla collettività costano quasi 50.000,00  euro all'anno (volete ridere? sappiate che paghiamo pure l'IVA sui canoni di affitto!!!)   ed hanno creato solo un ‘enclave di persone che, più furbe di chi ha permesso loro di farlo (ma questo, loro, lo avevano capito subito..), vivono a sbafo di tutti, in particolare di quelli veramente bisognosi ma che non possiamo aiutare più di tanto perchè quelle ingenti risorse  sono bloccate fino a che troveremo il modo di eliminare questa palese ingiustizia verso tanti Crescentinesi che hanno sempre lavorato e pagato tasse a Crescentino.

Qui il gioco si fa duro, c'è l'onesto amministratore-padre di famiglia-persona di buon senso, contro la scellerata del "terzomondismo salottiero" che ha rovinato le casse. Peccato, caro Greppi, che se fosse stato solo per le tue opere a favore del tuo paese, in questi 11 anni e mezzo che hai passato in Comune, saremmo ancora all'età della pietra. 

Ricordati che tolleravi l'asfalto nei buchi lasciati dai sampietrini mancanti in Piazza Caretto, tanto per dirne una. Ricordati che se non avessi fatto la fontana luminosa con fondi acquisiti da lavori, e sistemato la piazza della Stazione (quest'ultima grazie alla vendita al Comune della bocciofila di tuo suocero mentre eri sindaco) e tra l'altro con l'orrendo edificio-supermercato abbandonato che deturpa quella che era un gioiellino di piazza... se non avessi fatto queste due "opere", dicevo, delle tue amministrazioni non resterebbe traccia alla vista di chi ha votato. 
Te ne sei andato nel 2009 lasciando un paese le cui strade sembravano il formaggio svizzero con i buchi, e non siamo riusciti nemmeno ad asfaltarle tutte in 5 anni, e non lo farai nemmeno tu adesso, scommettiamo? Sempre piangendo miseria, sempre lamentando e imprecando contro la donna perduta che ti ha preceduto, continui con il tuo stile, limitandoti ogni volta a finire le opere che noi abbiamo incominciato. 
Non ti occupi della Città. 
Due esempi soltanto.
1) Lasci - senza fiatare - che un intero piano di un palazzo storico sulla piazza del Municipio cuore del Centro Storico venga privato delle finestre, non solo deturpando in modo orribile la  visione ma favorendo, con quelle aperture senza appello, l'inevitabile rovina dell'edificio ormai trasformato in asilo per i piccioni. Dovresti opporti con il proprietario, imporgli il ripristino: a) per motivi igienici b) per il decoro del paese. E ne hai titolo, ma non ci pensi. 
2) Che fine ha fatto il Giardino storico delle Suore della Carità? Era un gioiello, la Sovrintendenza ci aveva messo il cappello e date prescrizioni. Andatelo a vedere, se ci riuscite.
3) Decoro, questo sconosciuto: un edificio di cui sei proprietario - l'ex scuola guida Vigé di via Roma - giace in simile situazione, con quattro anti igieniche dita di guano dei piccioni sul pubblico selciato, che nemmeno io quando ero sindaco sono mai riuscita a farti togliere. Ma aspetti giorni migliori, nell'economia, per fare la ristrutturazione. Tu sì che te ne intendi di affari, e la tua Centrale a biomasse a Cerrone - che vale almeno 5 milioni -, la tua villa-agriturismo-ristorante che è rimasta l'unica struttura del genere in città (e taccio per carità di patria su com'è nata, durante il tuo primo mandato) sono prove del tuo talento imprenditoriale. Purtroppo te lo tieni tutto per te, questo talento, non provi mai ad applicarlo al bene comune. Eppure fai il Sindaco. 

In attesa di Evita, non piangere o PD, e anch’ io, chè se tanto mi dà tanto, dovro' continuare a  fare il sindaco fino a che avro' anch'io bisogno di una badante (eh eheh!!)...

Don't cry for me Crescentino. Tu hai vinto perché il Centro-Sinistra si è diviso, e lo sai bene. E ti girano all'idea che alcune persone normali, comuni, laureate o non laureate, ricche o povere o così-così, assai colpite da quegli accadimenti - e dalla scomparsa di ogni forma di pensiero che ti sei portato dietro - possano decidere (per uscire dall'empasse di quella disastrosa gestione delle elezioni) d fare poche, semplici iniziative per riaffermare un diritto riconosciuto dalla Costituzione a pensare, discutere, occuparsi del bene pubblico, possibilmente senza far marcire almeno il cervello. Visto che già i palazzi marciscono in pace, senza che nessuno di coloro che ne avrebbero il compito muova un dito. 
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