domenica 6 settembre 2015

Qualcuno dica a Don Edoardo...



Qualcuno dica a Don Edoardo che durante l'Angelus di oggi Papa Francesco ha invitato le parrocchie ad accogliere i profughi. 
"In prossimità del Giubileo della Misericordia, rivolgo un appello alle parrocchie, alle comunità religiose, ai monasteri e ai santuari di tutta Europa ad esprimere la concretezza del Vangelo e accogliere una famiglia di profughi". 
Poi ha rivelato che anche le due parrocchie del Vaticano  accoglieranno in questi giorni due famiglie di profughi, incominciando dalla mia diocesi di Roma”.
“Di fronte alla tragedia di decine di migliaia di profughi che fuggono dalla morte per la guerra e per la fame, e sono in cammino verso una speranza di vita, il Vangelo ci chiama, ci chiede, ad essere prossimi dei più piccoli e abbandonati. A dare loro una speranza concreta".
Manco avesse messo il naso fin qui, a quello che si annoia per l'euro chiesto per il carrello, Francesco ha aggiunto alcuni pensieri che ci dovrebbero risuonare familiari:
“Spesso noi siamo ripiegati e chiusi in noi stessi e creiamo tante isole inaccessibili e inospitali. Persino i rapporti umani più elementari a volte creano delle realtà incapaci di apertura reciproca: la coppia chiusa, la famiglia chiusa, il gruppo chiuso, la parrocchia chiusa, la patria chiusa; questo non è Dio, è il nostro peccato”.

15 commenti:

Nicoletta ravarino ha detto...

Vi racconto la mia domenica. Sono andata a messa , era la festa della Madonnina, una devozione particolare per chi come me viene da San Grisante, una cosa dolce che ci portiamo come eredità' e sta mattina abbiamo condiviso con nuovi arrivati, chiamiamoli così, i ragazzi rifugiati del Monte. Li abbiamo visti arrivare soli o insieme, a piedi o in bicicletta questi nuovi e sfortunati vicini, giovani come i nostri ragazzi, si sono accomodati nei banchi, qualcuno ha fatto la comunione. I miei nipoti si sono seduti con loro e poi come se ne sono venuti sono andati via, ci siamo scambiati un sorrido , un saluto veloce.
Vado dal giornalaio e leggo : il Comune contro la Prefettura . Dopo le notizie che ci martellano in questi giorni mi sembra che la rivolta non sia solo uno scontro istituzionale ma siano contro la storia . Ma questi signori non hanno occhi?
E' l'argomento che condivido con chi era con me al corteo. Ci diciamo :possibile che non possiamo pensare insieme a qualche strategia per rendere meno difficile questa convivenza e magari farne un 'occasione?
Pomeriggio, acqua minerale, l'acqua della sindaca, Parco Tournon gremitissimo,
Poche mamme e bimbi in compenso una bella partita di calcio animata tra ragazzi di due squadre diverse e non per la magliette che indossavano , ma si giocava animosamente e nel rispetto delle regole. Altri mescolati ad altri avventori del bar chiacchieravano. Ma altri ancora erano seduti in disparte sulle panchine, tristi.
Allora mi sono sentita più' sollevata perche' i giovani ci bagnano il naso e lo sport ci potrebbe servire e non solo come intrattenimento televisivo e da stadio.
Nicoletta Ravarino

Anonimo ha detto...

Due famiglie in Vaticano... facciamo una colletta per farle arrivare almeno fino a tre..
Ma poi ci spieghino, metteranno i musulmani in sacrestia? Cioè, solo per capire, perchè se la religione non esiste più a cosa servono le parrocchie e i preti?
Confuso

mario ha detto...

Sorge spontanea una domanda " Ma Lei ha qualcosa di personale CONTRO don Edoardo ??
Il suo pezzo sembra una provocazione dal momento che è ovvio che un sacerdote ascolti e mediti su quel che dice il Santo Padre e si organizzi secondo le proprie disponibilità.
Forse sarebbe stato più appropriato che Lei , buona cristiana , dopo la sua abituale presenza a messa , fosse andata in sagrestia a garantire il suo contributo di tempo , conoscenza ed esperienza per agevolare l'accoglienza dei profughi ,
Sareppe stato più appropriato e costruttivo se uno avesse avuto in mente un pensiero positivo , messo così ha più un tono da Salvini , io ho colto uno spirito polemico , non quello costruttivo che dovrebbe amimare una persona volenterosa.
Pertanto mi viene il dubbio che lei voglia polemizzare per rancori personali piuttosto che pensare ai profughi in modo positivo

Marinella ha detto...

Questo breve racconto della grande Nicoletta racconta una realtà in divenire con qualche squarcio di apertura. Speriamo che l'Umanità abbia il sopravvento.

MV ha detto...

La nostra religione, caro Confuso, ci dice che ogni essere umano merita di essere aiutato. E in verità ce lo dice pure il buon senso...

Marinella Venegoni ha detto...

Caro "Don" Mario,
Io non ho mai avuto e non ho niente di personale contro Don Edoardo, che cosa potrei mai avere e perché poi. Il pezzo non è una provocazione ma il discorso del Papa amatissimo di ieri mattina, il titolo è riferito a Don Edoardo perché è il nostro Parroco, e così voi incuriositi leggete e vi beccate anche quello che dice il Papa, visto che nel nostro Paesello finora non è che ci sia stata tutta questa predisposizione all'aiuto, e certo la Chiesa Locale può fare la sua parte. Diciamo che è stato un escamotage, che non sarà piaciuto a tutti come il suo testo ci mostra.
Io delle persone bisognose di Crescentino mi occupo non da oggi, di tutte le razze e religioni, anche dei poveri crescentinesi che non da tutti vengono poi considerati come tali, come ben hanno dimostrato le riunioni sull'emergenza poveri quando facevo il sindaco.
Più positivi di me non ce n'è, sono settimane che batto sull'argomento in questo blog, prendendomi anche le mie reprimende vado avanti ugualmente. Mi spiace che "Don Mario" si sia offeso e l'abbia preso come un caso personale. Come diceva Frate Cristoforo, "omnia munda mundis" (traduzione per il consigliere Mosca: "Tutto è puro per i puri").

Gianduja ha detto...

Ma allora lo dica chiaro che Don Edoardo si è incazzato

Non mi firmo ha detto...

Scusi Gianduja, ma perché si deve arrabbiare Don Edoardo? Se fa quel che la coscienza e la religione gli dicono, avrà letto con piacere su questo blog le parole del suo Papa

Anonimo ha detto...

Messa così Sig. Ravarino, sembra che quei ragazzi hanno tutti un sogno nella mente .., diventare i nuovi Balotelli. Di lavorare non ci pensano? Tanto li manteniamo noi, siamo la loro grande famiglia. La prossima volta gli chieda che fine ha fatto la loro di famiglia, che hanno coraggiosamente lasciato in mezzo alle guerre, quella con cui sono in contatto h24 con gli auricolari e il cell.
Hanno fatto la comunione? Quindi ci sono dei cristiani.. così, come curiosità. E' una notizia.
Più confuso di prima

MV ha detto...

In attesa che risponda la dott. Ravarino, caro Più Confuso, le dico solo che il modo per non essere confusi è avvicinarsi, parlare, capire. Dai su coraggio che siamo dei leoni!!

wah-wah ha detto...

c'è da dire che comunque se il don decidesse di prendere con se questi rifugiati (mi raccomando non migranti che poi bono si arrabbia) avrebbe a disposizione sia del "personale" che svecchierebbe la figura della perpetua di turno,di sicuro dei laureati e in più non dimentichiamo i 35 euri giornalieri di dotazione....magari sono anche restauratori così che nel poco tempo libero possono sistemare le crepe nel muro della chiesetta...e se riuscissero a balotellizzare, calcisticamente parlando, alcune promesse crescentinesi l'en plein sarebbe riuscita....
non mi stupisce che con questo atteggiamento per l'omicidio di perugia il negro sia dentro mentre i bianchi siano casualmente felici contenti...

Giovanni C. ha detto...

Scusi una domanda: lei quante case ha?
Sarebbe disponibile a mettere almeno un profugo in una stanza di una delle sue case? Quella che usa meno.
Siccome questo blog di propaganda personale pubblica solo quello che vuole lei spero che accetti di rispondermi

Unknown ha detto...

Gent.mi,
Il mio testo serviva solo per fare notare quanto osservo tutti i giorni. Io sono " un' osservatrice" , lo faccio di mestiere. E mi stupisco tutti i giorni perché vedo tanta gente , una varia umanità, che come me sale e scende dal treno e dal mitico 4. Persone come noi, mamme bimbi uomini che a volte parlano un buon italiano e che per convenzione , pelle ,usi vediamo come " diversi da noi" ma che fanno parte della nostra Italia e che hanno dovuto raggiungerla con fatica lasciando la propria terra e gli affetti. Mi riscopro fortunata di essere cresciuta in un paese bello in pace con una famiglia , tanti affetti ed un lavoro. Faccio spesso anche un gioco di società' che consiglierei di provare così quando si ha un po' di tempo per pensare : provare a mettersi con onestà nei panni di un' altra persona possibilmente di quelli che ci sembrano più' diversi da noi. Può' essere illuminante.
Buona serata a tutti
Nicoletta R

Unknown ha detto...

Caro Anonimo , per rispondere alla sua domanda , a me sembrava che quei ragazzi volessero solo giocare per il gusto di giocare, magari per sentirsi vivi e per scacciare la malinconia per quello che hanno lasciato.
Sarebbe forse opportuno che chiedessimo a loro cosa ne pensano, magari potremmo provare a presentarci , sarebbe una cosa di buona educazione. E così potremmo anche fare loro tutte le domande che lei sta facendo a me .
Chi conosce magari ha meno paura.
In ultimo credo spetti anche a noi della c,d. Società civile pensare a dei progetti di integrazione e non solo demandare tutto ad associazioni, cooperative preposte..
NicolettaRavarino

Unknown ha detto...

Caro Anonimo , per rispondere alla sua domanda , a me sembrava che quei ragazzi volessero solo giocare per il gusto di giocare, magari per sentirsi vivi e per scacciare la malinconia per quello che hanno lasciato.
Sarebbe forse opportuno che chiedessimo a loro cosa ne pensano, magari potremmo provare a presentarci , sarebbe una cosa di buona educazione. E così potremmo anche fare loro tutte le domande che lei sta facendo a me .
Chi conosce magari ha meno paura.
In ultimo credo spetti anche a noi della c,d. Società civile pensare a dei progetti di integrazione e non solo demandare tutto ad associazioni, cooperative preposte..
NicolettaRavarino