venerdì 20 dicembre 2019

Rosso, la parabola del golden boy della Destra


Non basta andare sempre un po' più a destra, bisogna anche stare attenti a dove si mettono i piedi, perché si rischia di capottare anche senza auto.
Tutti ci auguriamo che Roberto Rosso, vicesindaco di Trino e assessore regionale, sia innocente. L'accusa che ha portato in carcere uno dei pilastri di Fratelli d'Italia è terribile: aver chiesto voti ai clan della famigerata 'ndrangheta, della quale il Procuratore di Catanzaro sta cercando di fare piazza pulita.
Rosso si è dimesso dal mandato in Regione.  Da quello di vicesindaco del Comune di Trino, la sua patria, si era dimesso dall'elezione per la Regione Piemonte. 
Avvocato, 59 anni, ha una lunga esperienza di militanze e onori: è stato 5 volte deputato in Forza Italia, sottosegretario alle politiche agricole e forestali, è capogruppo di Fratelli d'Italia al Comune di Torino.
Ma perché tanta ansia d'incarichi, e perché - se è vero - uno che è nato in mezzo alle risaie decide di rivolgersi alla 'ndrangheta per prendere voti? Che poi sono stati una miseria, 4.806 preferenze.
Possibile che si sia disposti a tutto per rimanere in sella nel mondo della politica?
Domande tristissime. Ne ho viste fare tante,  anche miserabili, anche imbarazzanti, per prendere voti.  Ma questa è terribile. Eppure un avvocato come lui è potrebbe guadagnarsi da vivere serenamente, staccarsi da quel che è stato e iniziare una nuova vita. 
Bisogna tenere gli occhi sempre più aperti, ormai anche dalle nostre parti. 


3 commenti:

Anonimo ha detto...

Perché la politica crea dipendenza, soprattutto in chi conta come un fante da picche e farebbe di tutto pur di avere una manciata di voti....
O tempora o mores!!!
Stella Marina

mauro novo ha detto...

L'ho conosciuto di persona e incontrato piu' volte ai tempi di Forza Italia, sempre sopra le righe e guascone, fu preferito a Pedrale ai tempi dei famigerati provini che Berlusconi faceva fare agli albori del partito per scegliere gli aspiranti candidati, lui era già stato nella DC sia a Trino che a livello provinciale, non mi spiego come sia potuto cadere in basso tanto da chiedere i voti alla malavita organizzata quando i sondaggi davano in regione una vittoria chiara al centro destra e una sua probabile buona affermazione, i voti di quei signori poi come dice Marinella nel suo pezzo non erano nemmeno cosi' fondamentali se e' vero quello che ha detto Mentana giovedi' nel TG: nel paese di residenza di uno di quei galantuomini Rosso ha preso due preferenze, lui stesso dopo i risultati si e' reso conto di cio'.
Se tutto risulterà giuridicamente provato deve pagare per i suoi errori, mi chiedo dove arrivi la smania di rimanere sempre in cima, la voglia di stare sempre nella mischia quando lo si e' stati per una vita e mezza, per ora la sua parabola e' giunta al termine.

Mauro Novo

Anonimo ha detto...

E già.. e già......
Agi