martedì 2 giugno 2020

La nostra Italia, la nostra Crescentino


E' passato più di un mese, ma ancora questa foto scattata il 25 Aprile, del nostro Sindaco solo davanti alla lapide dei Nove Martiri della stazione, mi emoziona e mi fa pensare anche alla figura un po' curva e canuta del Presidente Mattarella che piccolo piccolo solo solo sale lo scalone dell'Altare della Patria a rendere omaggio al Milite Ignoto. Vittorio in nome dei Crescentinesi, Mattarella in nome di tutti noi italiani. Ieri sera e stamattina, per la Festa della Repubblica, la scena si ripete, con una rappresentanza un po' più allargata: ma niente assembramenti, non è ancora l'ora; solo gli sprovveduti e gli ignoranti pensano che non sia vero e arzigogolano modelli complottistici da barzelletta. 

"Basta con le risse, adesso serve l'unità morale" ha detto il Presidente in un discorso denso e senza fronzoli, definendo certi comportamenti "inaccettabili".  

L'unità non c'è, come sappiamo. Le liti sorde e cieche, anche nella Maggioranza parlamentare, si sono ripetute nel momento più difficile che l'Italia abbia attraversato dalla fine della Seconda Guerra Mondiale. Gente priva di senso di responsabilità, attenta solo a farsi notare per il proprio tornaconto politico e personale, sulla quale il giudizio sarà dato dalla Storia, mentre il mondo ha già saputo valutare sbrigativamente e senza troppa benevolenza. Eppure anche un grande coro di ammirazione per i medici, di rispetto per il loro sacrificio; e un'obbedienza inconsueta alle regole imposte per salvarci il bene più prezioso, la vita. 

Gesti di generosità, e gesti inconsulti dei giubbotti arancione che speriamo non pesino sulla salute generale in un momento molto delicato. Questa è la dicotomia italiana. 

In questi mesi, la nostra Crescentino si è fatta ancora più deserta in una bellissima primavera fiorita. Ma il senso di sicurezza che ho provato qui in questi lunghi mesi di quarantena, e pure in una solitudine estrema, racconta di quanto sia importante la percezione di una Amministrazione responsabile, sempre connessa, con la gente e con il wi-fi, anche in un mare di guai come quelli che stiamo passando. 

Buona Festa della Repubblica. E buon San Crescentino a tutti.







2 commenti:

Anonimo ha detto...

Anche chi ha girato il mondo come Lei... Trova protezione nel “nido” dell’infanzia...
quanti ricordi scolastici Di poesie mandate a memoria!
Calliope

marinella ha detto...

Una delle poche buone idee che ho avuto per la pandemia, caro/o Calliope. A parte la storia che ho appena scritto nel post successivo, qui mi sento sempre sicura. Poesie? Compagno/a di scuola? Ma siamo così segreti e discreti, in questo nostro Paesello!!