mercoledì 14 ottobre 2020

Crescentino fra il Male e il Bene 1)

 E così Crescentino è finita sui tg e sui giornali, il 14 ottobre 2020, non per aver vinto un Nobel e nemmeno un Nastro d'Argento, ma per questa brutta faccenda degli impiegati infedeli che, secondo l'accusa, lucravano sulle cittadinanze di estroversi brasiliani, convinti di farla franca a lungo. Ci ha messo la coda il diavolo travestito da lockdown, e poi la conta delle mascherine, per questa simpatica decisione della distribuzione porta a porta del Comune,  ha fatto il resto. Il Sindaco ha fatto il suo dovere, che non è solo di tagliar nastri (qui se ne tagliano pochissimi tra l'altro) ma soprattutto di vigilare sulla legalità, e sull'onestà dei comportamenti nella sfera comunale.

Il Male è spesso banale. Indossa abiti dimessi e veste grandi sogni silenziosi. Non si occupa troppo dei rischi, perché agire nel male sembra facile, a chi non coltiva il necessario discernimento. Vite tranquille, poi vite inutilmente rovinate. 

Rovinati anche i servizi comunali, già alle prese con le fughe di vari dipendenti verso altri comuni o con le uscite dal lavoro che si sono radunate tutte insieme, lasciando uffici vuoti e il lavoro quotidiano in sofferenza. 

Morale, l'anagrafe nel frattempo resterà chiusa. Per fortuna c'è l'interconnessione internet, si troverà una soluzione.

Una soluzione al Male, per il momento, non s'è ancora trovata. Ci sta provando persino il Papa, del resto...


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