domenica 24 aprile 2011

Il 25 aprile, un antidoto all'indifferenza

Per via della giornata festiva, le celebrazioni del 25 aprile si svolgeranno insieme con quelle del Primo Maggio. Vi aspettiamo NON IN PIAZZA CARETTO COME AVEVO SCRITTO (DISTRATTA!), MA AL MONUMENTO DEI CADUTI ALLE 10,15 DEL MATTINO DEL PRIMO MAGGIO.
Intanto un'ottima riflessione sull'Anniversario della Liberazione si può trovare sul Corriere della Sera di oggi, scritta da Claudio Magris.
Vi ripropongo l'articolo di fondo di Magris, buona Pasquetta a tutti.

Non è stato solo il Terzo Reich a proclamarsi e a credersi destinato a durare mille anni, anche se è durato solo dodici, meno del mio scaldabagno. Ogni potere, soprattutto ma non solo quello totalitario, ogni civiltà, ogni sistema di valori e di costumi si vogliono e si ritengono definitivi; siamo inclini a scambiare il presente, l’assetto delle cose che ci circondano, per l’eterno, qualcosa che non può cambiare. In questo senso, siamo quasi tutti ciechi conservatori, incapaci di credere che il nostro mondo— la politica, le gerarchie sociali, gli usi, le regole — possa mutare.
Se nell’ottobre del 1989 qualcuno ci avesse detto che il muro di Berlino sarebbe presto caduto, lo avremmo preso per un ingenuo sognatore. Forse chi ha il senso religioso dell’eterno è più protetto dalla supina adorazione idolatrica di quel momento di tempo in cui vive e delle momentanee ed effimere forze che in quel momento appaiono vittoriose e insostituibili. Le cose invece cambiano, i muri cadono, ma l’idolatria del momento, che impone di essere «al passo dei tempi» , permane, profondamente radicata nel cuore e nella mente. Caduto il muro di Berlino che pareva eterno e con esso tutto il sistema comunista, uno studioso si è affannato a enunciare, con una celebre frase poco intelligente, che «la storia è finita» e dunque che il mondo sorto dal crollo del comunismo era quello definitivo, destinato a durare — con il suo meccanismo politico, le sue strutture economiche, il suo stile di vita — per sempre. Semmai è vero il contrario; quel muro congelava o cercava di congelare la storia, che invece oggi è vertiginosamente instabile, imprevedibile e mutevole. Sono soprattutto le dittature — quelle «molli» che soggiogano con strumenti economici, mediatici e culturali, e ancor più quelle «dure» che s’impongono direttamente con la forza bruta — che si presentano come l’unico sistema, l’unica realtà possibile. Le dittature invece cadono e il 25 aprile ricorda la caduta di quella fascista in Italia. C’è poco da aggiungere a quanto è stato detto tante volte sull’antifascismo e sulla Resistenza, sull’imperituro significato di quest’ultima quale liberazione nazionale, sulle sue contraddizioni, sulle sue diverse e contrastanti anime, sui suoi eroismi e sui misfatti compiuti in suo nome. Il 25 aprile simboleggia vent’anni di un’altra Italia, differente da quella del regime fascista; una resistenza che non è solo quella partigiana, ma anche quella di coloro che non si sono piegati quando un’altra Italia sembrava impossibile; di coloro che si sono opposti nettamente e clamorosamente, nella lotta clandestina, ma anche di chi, più modestamente, ha cercato di salvare il salvabile di dignità e ragionevolezza, senza eroismi ma con la capacità di non lasciarsi abbagliare dall’ «aria del tempo» , di respingere la tentazione di «marciare con la Storia» , di preservare quell’intelligenza critica che non si lascia sedurre dai belati del gregge, neanche quando sembrano ruggiti di leoni. Ogni resistenza ha una componente pasquale, di resurrezione; è un risorgere dalla morte, da quella falsa vita che si spaccia per immutabile e definitiva ossia finita e dunque morta. Anche oggi, dinanzi al dilagare di confusione, volgarità, prepotenza, corruzione, sconcezza che sommerge il Bel Paese come liquami che salgano dalle fognature, è forte la tentazione di arrendersi, di lasciarsi andare, di credere che l’andazzo disgustoso sia uno stadio ultimo, che una vera mutazione antropologica abbia creato un nuovo tipo d’uomo, un non-cittadino, e che questa specie, nella selezione darwiniana, sia fatalmente dominante.
L’indifferenza che mette in soffitta la Resistenza vera e propria e l’attentato alla Costituzione, che da essa è nata e che è la spina dorsale dell’Italia civile, sono un sintomo fra i tanti di questa involuzione morale. Ma proprio quella data insegna a non scoraggiarsi; ricorda come credere che tutto sia perduto e che non si possa più reagire sia una tentazione, stupida come lo sono in genere le tentazioni. C’è un’altra Italia possibile, rispetto a quella che oggi subiamo. Non è il caso di fare inchini al mondo così com’è e come esso pretende, anche perché, se proprio si è costretti a farlo, ci si può inchinare come Bertoldo, che si piegava davanti ai potenti, ma voltandosi dall’altra parte.



venerdì 22 aprile 2011

ER MERITO (Il Belli, con tanti auguri di Buona Pasqua)



Con tanti auguri di Buona Pasqua a tutti noi (compresi coloro che diffidano della lettura di poesie, o parabole, o insegnamenti filosofici)

Er Merito
(di Gioacchino Belli)

Merito dite? Eh poveri merlotti!
Li quadrini ecco er merito, fratelli.
Li ricchi soli sò bboni, sò bbelli,
sò ggrazziosi sò ggioveni e ssò ddotti.

A l'incontro noantri poverelli
tutti schifenze, tutti galeotti,
tutti deggni de sputi e de cazzotti,
tutti cucuzze in càmmio de scervelli.

Fa' ccomparì un pezzente immezzo ar monno:
fussi magàra una perla orientale,
Presto cacciate via sto vagabbonno.

Tristo chi sse presenta a li cristiani
scarzo e ccencioso. Inzìno pe le scale
lo vanno a mmozzicà puro li cani.

giovedì 21 aprile 2011

Il 28 all'Angelini ci spiegano la raccolta "Porta a porta"


Non prendete impegni la sera del 28 aprile. Alle ore 21, al teatro Angelini, si terrà il primo incontro pubblico del Covevar, il Consorzio dei Comuni, con i cittadini.

Sarà spiegato il funzionamento della raccolta "porta a porta", che ormai incombe, e alcuni aspetti tecnici che riguardano il nostro territorio. A spiegare, rappresentanti della Cooperativa Erika.

Il "porta a porta" cambierà le nostre abitudini in fatto di smaltimento della spazzatura, costringendoci a differenziare correttamente in casa, dove verranno direttamente prelevati i nostri sacchetti.

Non prendete impegni il 28 aprile, tutti al teatro Angelini.
Gianni Taverna, assessore all'Ambiente del Comune di Crescentino

martedì 19 aprile 2011

A lezione di giornalismo



Conosco con qualche precisione il mestiere che mi ha dato da vivere per più di trent'anni, ho lavorato e lavoro in un quotidiano nazionale, ho una quotazione professionale soddisfacente, e non posso non sorprendermi quando il giornale già mio preferito della zona, "La Gazzetta" di Saluggia molto letta a Crescentino (ma anche a Vercelli, ho visto da certa documentazione) mi mette in bocca frasi che non ho detto.
Il titolo di questa edizione in edicola: "Venegoni: questo avviso di garanzia è una medaglia" non fa fede a quanto c'è scritto nel pezzo sotto, dove invece si legge, nel mio virgolettato: "Non pensavo che qualcuno mi desse un premio per aver compiuto un gesto umanitario, ma certo nemmeno attendevo una informazione di garanzia. E comunque in molti mi hanno detto: questo non è un avviso di garanzia, ma una medaglia!".
Almeno, "La Periferia" quando mi attaccava fino a poi la mia denuncia per diffamazione, faceva da sé, senza mettermi in bocca parole che io non avevo detto.
Non penso che l'avviso di garanzia che ho ricevuto - per aver dato un tetto a una famiglia di nomadi che non era possibile mettere da nessun'altra parte - sia una medaglia. La domanda è: perché, che interesse ha La Gazzetta a buttare su di me quest'aura da gradassa? Ritengo quel titolo lesivo, ho tre mesi di tempo per decidere cosa fare di questa malizia del periodico, che mi fa dire in un titolo quello che non penso.
Il pezzo è firmato peraltro da "r.c." che non so chi sia, perché io ho parlato con Silvia Baratto: la quale presumibilmente ha passato le mie dichiarazioni a questo r.c. che non mi pare informato sui fatti, e che nell'ansia di farmi passare per una sprovveduta in preda a se stessa, fa una ricostruzione dei fatti, delle successioni, e delle dichiarazioni, a mio avviso non fedele.
Ingoieremo (per ora) anche questa, oltre alla consueta predica del Direttore almeno malizioso quanto i suoi titoli.

lunedì 18 aprile 2011

Caccia all'"abbandonatore" anonimo di rifiuti

Dall'Assessore all'Ambiente Gianni Taverna **************************************************************************** Avviso Importante : Articolo 34 del decreto legislativo 205/2010da 300 € a 3000€ per abbandono improprio di rifiuti. *************************************************************************************" ************************************************************************************* "A incominciare dai prossimi giorni saranno monitorati diversi cassonetti, isole ecologiche e strade sparse per il territorio. Sto anche verificando la possibilità di usare, come usano altri Comuni, una telecamera mobile. Molti Cittadini Virtuosi in questo periodo mi hanno segnalato l' abbandono di massa di qualsiasi tipo di rifiuto nelle zone sopra citate, ed anche io che giro giornalmente il territorio con la mia punto blu, in questi due mesi passati e ancora tutt'oggi faccio foto, sia per i disservizi della ditta che esegue la raccolta, che prontamente segnalo, sia per le discariche abusive in giro per la nostra città, che altrettanto prontamente segnalo agli uffici e agli operatori in servizio, che giornalmente caricano camion e dico camion di rifiuti e quant'altro di abbandonato. *********************************************************************************** Come dicevo sono in programma da adesso in pratica fino ai primi di Luglio, quando spariranno i cassonetti stradali per l'inizio della raccolta porta a porta, controlli, sopralluoghi congiunti con le autorità competenti e accertazioni di vario genere. ************************************************************************************* Le segnalazioni : sacchetti depositati a terra anche se il contenitore è mezzo vuoto, materiali di ogni genere, ingombranti abbandonati vicino le isole ecologiche e in fine conferimenti errati che pregiudicano la differenziata per tutto il contenitore, ed il rispetto degli orari di conferimento. ************************************************************************************* Sono convinto che gli abbandonatori anonimi siano in pochissimi in percentuale, però rovinano tutto il lavoro di tanti Cittadini che lavorano e tengono sia all' ambiente sia al futuro loro e dei loro figli. ************************************************************************************ Quindi questa settimana si inizia con i controlli, dopo che verranno sistematicamente ripulite tutte le isole ecologiche, ad ogni stazione verrà appena finito la pulizia incollato l'adesivo in formato A3 sui cassonetti, con l'avviso importante ai Cittadini dei controlli, sperando così di evitare le pesanti multe che la legge prevede, visto come l'ho impostata sarebbe il colmo prenderla, e se si prende allora è meritata. ************************************************************************************ Per quanto riguarda i giorni di raccolta, se alle volte vedete i camion della ditta che raccoglie in giorni diversi da quelli prestabiliti è solo perché- informati da me di alcuni disservizi - tornano a rimediare il primo giorno possibile. ************************************************************************************* Un' ultima informazione. Verranno poste sotto controllo anche quelle zone/strade che, secondo il mio punto di vista, sono ritenute discariche legalizzate da chi arriva dai paesi limitrofi.. Confido nel buon senso e nella collaborazione di tutti, la questione ambientale è una questione fondamentale, per il nostro futuro, con un piccolo sforzo possiamo fare tanto per non regalare alle future generazioni distese di discariche e ancora più problemi di quelli che abbiamo oggi.

sabato 16 aprile 2011

martedì 12 aprile 2011

La prima pietra della M&G

Ci sono giorni che ti passano davanti i mesi. Martedì 12 aprile è stato uno di questi. La posa simbolica della prima pietra della Mossi&Ghisolfi è stata soprattutto una bella botta d'immagine con la quale la famiglia tortonese leader nel mondo delle bottiglie di plastica, ha voluto presentare ai media, alla comunità industriale e politica, ai suoi collaboratori d'Oltreoceano, il progetto sperimentale del primo impianto italiano di bioetanolo che all'ex Teksid verrà costruito, e che servirà anche come modello per i visitatori che ne vogliano acquistare il brevetto. Dopo le spiegazioni riservate alla stampa, nella struttura enorme impiantata dentro gli ex uffici Teksid, hanno salutato gli ospiti il cavaliere del lavoro Vittorio Ghisolfi, patriarca attivissimo della famiglia; e Guido Ghisolfi vicepresidente del gruppo ha spiegato la filosofia del progetto, prima di un incontro moderato da un giornalista del Sole 24 ore, Jacopo Gilberto: hanno partecipato con Guido Ghisolfi il presidente nazionale della Lega Ambiente, Vittorio Cogliati Dezza; il segretario della Commissione Ambiente del Senato Andrea Fluttero, ex sindaco di Chivasso; il vicepresidente della Regione Ugo Cavallera, l'assessore all'innovazione della Regione Massimo Giordano, e anche la vostra Marinella, che ha spiegato le filosofie ormai note che stavano dietro la nostra accettazione: dopo lunghissimi mesi di ansie, conferenze di servizio, attenzione ai punti delicati che sono la salute e la sicurezza della popolazione. Ma ho anche rivendicato (per farci ulteriore pubblicità, ed è stata pubblicamente riconosciuta) la professionalità che un Comune così piccolo come il nostro ha mostrato nell'affrontare rapidamente una montagna di problemi di ordine ambientale, urbanistico, burocratico, grazie alla dedizione dei dipendenti di Comune, Provincia, Arpa, a quel martello del vicesindaco Allegranza, e all'alta qualità dei Consulenti di cui ci siamo circondati. Siamo stati molto attaccati, per questi consulenti: ma mica si facevano delle villette a schiera, all'ex Teksid. Tra l'altro, proprio adesso a Linea Tre del TG3, un operatore che oggi era da M&G ha parlato del nostro caso, come caso virtuoso di una piccola comunità che accetta una novità, concerta la trasformazione, tratta migliorie per la sicurezza: mi ha detto, oggi, questo signore, che solo 300 comuni italiani si sono mostrati aperti sul futuro, e pare ci voglia proporre per un premio... Ora si tratta di seguire il processo di costruzione, e di far diventare opere di interesse collettivo le somme ingenti in arrivo nelle casse comunali. Ne parleremo strada facendo. Altri progetti bollono in pentola, per il resto del terreno ancora sottoposto a bonifica. Il tesoro è lo snodo ferroviario, privato, che la Ilvo vuole ulteriormente valorizzare. Ho tagliato il nastro, a nome di tutti noi, cara gente mia. Debbo aver detto anche frasi sconnesse e romantiche, non lo escludo. Ci si fa prendere anche un po' la mano, quando si è tanto lavorato e tanto si è stati massacrati (io più di chiunque, modestia a parte). Arriveranno posti di lavoro, verrà gente in città e io sono alquanto sconfortata nel pensare che troveranno un Centro Storico poco invitante, scrostato, con le pile dei portici dipinte spesso solo su tre lati, con le facciate che perdono i pezzi nell'indifferenza generale, le (brutte) serrande abbassate dopo l'ora di chiusura dei negozi. So solo io quante telefonate faccio ai proprietari, agli amministratori. Quanto cerco incontri, ma in due anni ho trovato porte al massimo socchiuse. Sigh. Ho visto fra la folla anche qualche membro dell'Opposizione. La Maggioranza c'era tutta. Solo noi sappiamo che cosa abbiamo passato, quante discussioni abbiamo fatto per cercare le strade migliori che ci portassero al primo passo. Possiamo dire che è stata una soddisfazione. Ho pensato, confesso, anche ad Angelone, Pino Rotondo, Dario Gallo, che non vedo mai. Il presidente nazionale di Lega Ambiente che era lì, Cogliati Dezza, ha parlato in termini positivi di questa nuova opportunità per le energie rinnovabili. Mi son detta: ma perché mai? Quale sarà stata la sirena che li ha sedotti? Quella dell'abilità retorica, della furbizia, quella dell'antagonismo a tutti i costi? Poco importa ormai. Nuove sfide ci attendono, adesso (e sempre modestia a parte, io sono attesa anche da un giudice).

domenica 10 aprile 2011

Ode ai Gianoli

Forse è una storia strettamente personale, ma nel successo di oggi del video sulla Teksid proiettato al teatro Angelini, nella brillante compilazione del documentario di due ragazze in gamba, Canonica&Ravarino, che ha raccontato gli inizi, gli anni gloriosi e gli anni difficili dell'immensa fonderia che ha cambiato la storia e la vita del nostro Paesello, mi è mancato di sentire una parolina e ammetto di averne sofferto. I Gianoli, cosa sono i Gianoli? Se nessuno li ha nominati, è segno che nessuno lo sa. I Gianoli sono quel mucchietto di case giusto a ridosso dell'immane ex Teksid. Quattro case per così dire normali, più una bellissima cascina del conte Tournon, che sta letteralmente andando in rovina e mi dicono affittata ad un notabile del Consiglio Comunale. Quando sono stati intervistati gli abitanti storici dei Gianoli, Gabriele Vigna ed Enrico Campo, li hanno seduti lì a bordo strada del Ghiaro, ma non s'è detto che quelli erano i Gianoli. Luogo insignificante, si vede. Ma non per chi ci ha vissuto. Io ho passato lì le estati della mia infanzia, dai miei nonni che facevano i marghé: poche famiglie, molto unite fra loro: i Campo, una copiosa dinastia, i più benestanti, che stavano dal Tournon; i Vercellone, nell'ultima cascina in fondo; i Lusso, di fronte ai miei nonni Coggiola. D'estate eravamo nidiate di bambini che giocavano nelle aie, seguivano le donne che lavavano i panni nella roggia. Le mie prime bambole sono state le pannocchie alle quali toglievo i chicchi a formare un volto. Ricordo feste gloriose quando si ammazzava il maiale, o quando c'era la mietitura. La sera, ci si riuniva sulla strada tutti insieme a chiacchierare. E lì ho ascoltato le storie per me misteriose allora di certi ragazzi che i miei nonni e i Campo (per me più che parenti, ancora oggi) nascondevano durante il fascismo, ragazzi scappati per non arruolarsi. Studenti universitari del meridione, con i quali poi sia Teresina Campo che mia mamma mantennero a lungo contatti epistolari. Erano i Cinquanta, certo. E' passata una vita, certo. Gli abitanti se ne sono andati, Teresina ha lasciato la casa durante l'alluvione, e non è mai più tornata. Io ogni tanto ci vado, a guardare la mia infanzia: anche se così proprio non la riconosco. L'enorme struttura si è mangiata tutto, le casette sembrano più piccole, vedere i tetti che crollano della cascina Tournon mi fa stare male. Inoltre: la fila di case che poi si trovano se si percorre la strada del Ghiaro costeggiando la Teksid per andare verso la statale, è una località che si chiama Mugetta (in dialetto, "Migiota"), mentre Giarrea è più verso Saluggia, dopo Cerrone, e non c'entra nulla con la zona Teksid. Vabbé, non importa niente a nessuno, pazienza. Però, i Gianoli. Si chiamano Gianoli, territorio di Crescentino.

mercoledì 6 aprile 2011

domenica 3 aprile 2011

Solidarietà

Parole che mi hanno fatto piacere. Grazie alla mia Maggioranza, e grazie al Pd (e anche al SEL di Vercelli, e alla signora Massa, a Comella e Leo Alati per le loro parole su "La Sesia", e scusate se dimentico qualcuno) mv. "Nei momenti più bui della vita politica, quando tutto sembra congiurare contro le migliori intenzioni, diventa indispensabile fermarsi e analizzare gli eventi. La persecuzione che da mesi il centro-destra crescentinese, in tutte le sue articolazioni, porta avanti contro la persona di Marinella Venegoni segna il primo punto di una campagna di barbarie fatta contro la donna, prima ancora che contro le sue scelte politiche. Attacchi sui giornali, attacchi sui blog, attacchi sui muri con manifesti, sono segnali inequivocabili di una volontà di far male, di uccidere, politicamente e moralmente chi, nella sua assoluta buona fede e trasparenza, cerca di realizzare un progetto per la sua comunità in difesa di una minoranza che non vota. Oggi, nella nostra città, come in tutta la nazione, tira il vento dell’intolleranza verso le minoranze e verso chi cerca di tutelarle. C’è il tentativo di corrompere una comunità naturalmente democratica e pluralista inculcando nella pubblica opinione il germe dell’odio. E’ il frutto di una cultura tollerante verso i corrotti e i corruttori, forcaiola verso i poveri e gli indifesi. Chiediamo a tutti quelli che oggi invocano le dimissioni della sindaca dove sia finito il garantismo che con tanta determinazione chiedono per chi è accusato di ben altri reati, questo garantismo funziona probabilmente solo con alcuni tipi di reato, quali la corruzione, la concussione, la frode fiscale, il peculato. La storia delle idee che ispira questa maggioranza è stata fatta di uomini e donne che, per realizzare gli ideali nati dalla resistenza, hanno sempre accettato il rischio di essere perseguitati e denunciati. Ricordiamo gli operai e i contadini che per difendere la loro dignità ed il loro lavoro furono denunciati e perseguitati. Ma come il tribunale della storia li ha assolti, siamo certi che il tribunale delle coscienze ha già assolto Marinella Venegoni. Pur nell’assoluto rispetto del lavoro della magistratura, riteniamo che la totale estraneità della sindaca rispetto alle ipotesi di reato per le quali ha ricevuto l’avviso di garanzia costituirà l’esito naturale del procedimento in corso".GLI ASSESSORI E I CONSIGLIERI DI MAGGIORANZA COMUNE DI CRESCENTINO ***************************************************************************** Il PD di Crescentino ************************** L’avviso di garanzia (che non è un rinvio a giudizio né una condanna) che ha raggiunto pochi giorni fa la Sindaca Marinella Venegoni è il risultato di una denuncia per un gesto umanitario che condividiamo con forza. Grazie ad esso è stato possibile aiutare una famiglia senza tetto risolvendo in modo dignitoso un disagio che sarebbe stato molto più facile e comodo ignorare. Desideriamo quindi stigmatizzare lo sciacallaggio tenuto da parte dell’opposizione che richiede, ormai di mestiere, le dimissioni del sindaco. In primo luogo la richiesta che arriva dall’ex sindaco Fabrizio Greppi che non avendo ancora digerito la doppia sconfitta (quella di non essere riuscito a portar a termine la legislatura passata perché costretto alle dimissioni dalla sua stessa maggioranza e la sconfitta elettorale susseguente che lo ha visto nel ruolo di unico sindaco uscente a non essere eletto in consiglio) non perde occasione per sputare veleno e ripetere pateticamente che tutto il bene viene per merito suo mentre il resto è male. Adesso fa il moralista ma non ricorda quando ha tentato di vendere una roggia demaniale ad un privato cittadino, ricordandoci in quella occasione Totò quando in un film voleva vendere la Fontana di Trevi a turisti americani. Varcando poi i confini crescentinesi, ricordiamo che parte dell’opposizione, tra cui Greppi, milita nel centro-destra, cioè lo schieramento dell’ex presidente della provincia Masoero e dell’ex assessore Saviolo entrambi arrestati pochi mesi fa per tangenti. Per loro non hanno chiesto le dimissioni. Inoltre il loro leader nazionale è Silvio Berlusconi ormai dedicato a tempo pieno a risolvere, con leggi ad personam, i suoi guai giudiziari venendo meno al suo dovere di trovare soluzione ai problemi di noi italiani. Pensiamo che da persone così, nessun onesto cittadino possa accettare lezioni di moralità e per questo vogliamo esprimere tutta la nostra vicinanza a Marinella Venegoni per una vicenda che non può che finire con una lezione di vera sensibilità al disagio, di solidarietà e autentica umanità.

Gabriele Massa: il Comune e Internet

Parliamo di informatizzazione: grazie al superlativo apporto dell' Ing. Daniele Trinchero del Politecnico di Torino, curatore del progetto “Verrua senza fili”, siamo riusciti ad ottenere un risultato importantissimo, internet gratuito per le nostre scuole primaria e secondaria. Questo permette, chiaramente, un utilizzo didattico e non solo, anche la gestione delle mense tramite sistema di rilevazione delle presenze. E' un punto di partenza, verranno adottate nuove tecnologie di rete all'interno degli uffici comunali che porteranno ad un risparmio annuo di carta ed inchiostri, con posta certificata per gli uffici e linee interne per lo scambio di modulistica senza la necessità di doverla obbligatoriamente stampare.> Verrà sviluppato un nuovo sito internet, molto funzionale rispetto all'attuale , con modulistica scaricabile on-line, sezioni dedicate a commercio, associazioni, sport, tempo libero, turismo e promozione, aggiornabili direttamente dagli addetti ai lavori nell'intento di promuovere la maggior parte delle inziative sfruttando un canale potentissimo, quello del web. Manifestazioni a non finire, in collaborazione con le associazioni Crescentinesi con un programma fitto scaricabile dal sito di Crescentino. Riproporremo il Cineforum, in collaborazione con l'assessore alla cultura Nicoletta Ravarino. Insomma, tutto il possibile per rivitalizzare e rilanciare il nostro paese.

venerdì 1 aprile 2011

Gianrico Graziano: i lavori nelle frazioni

Le frazioni sono una parte consistente del Comune di Crescentino: sette quelle principali alle quali si sommano i nuclei abitati da un minor numero di abitanti. In totale i cittadini che risiedono nelle frazioni ammontano a più di 1950, corrispondenti a quasi 1/4 dell'intera popolazione del Comune. Le deleghe che mi sono state assegnate per Agricoltura e Frazioni mi mettono in continuo contatto con gli abitanti, che avanzano le richieste relative alle necessità che riguardano la loro zona, e ribadiscono di non voler essere trattati come l'ultima ruota del carro, come spesso è successo in precedenza. Per quanto riguarda il futuro posso affermare che nel piano pluriennale degli investimenti si è tenuto conto delle necessità più importanti in ciascuna frazione. Tali investimenti verranno trattati di pari passo con l'avanzamento lavori nelle prossime comunicazioni e negli incontri che si terranno a breve con gli abitanti delle frazioni. Ora cercherò di fare un riesame di ciò che è stato fatto nelle frazioni in questo anno e mezzo di amministrazione comunale. SAN GENUARIO. Sono state asfaltate le vie del centro abitato che si trovavano in stato disastrato. In collaborazione con la Provincia, con il consozio Ovest Sesia e con il Comune, l'impresa Piemonte Scavi ha costruito 3-4 piazzali in corrispondenza del fosso che fiancheggia la strada provinciale che a sua volta si immette sulla strada delle Grange; ciò consente di incrociarsi senza difficoltà con i mezzi in transito. SAN GRISANTE. il circolo ACLI ubificato nelle ex-scuole comunali, che era a rischio chiusura per mancanza di soci è stato rivitalizzato con un nuovo presidente e consiglio di amministrazione, che ha provveduto a ritinteggiare le pareti, ammodernare l'angolo Bar e rendere più fruibile la sala utilizzabile dal medico che incontra i pazienti una volta alla settimana. I due locali sono luogo di incontro per gli abitanti e sono adeguati per organizzare cene sociali in occasione di particolari ricorrenze e festività. Consente così di garantire un luogo di aggregazione alla frazione, che, in sua assenza al contrario rischierebbe di languire. MONTE. Sono state posizionate due nuove panchine nella piazzetta antistante la chiesa e l'edificio delle ex scuole comunali dove abitualmente si incontrano gli abitanti del paese. E' stata avviata una trattativa, ormai in fase conclusiva, con l'Istituto Diocesiano proprietario dell'edificio al fine di creare un locale con servizi al piano terreno che possa servire come punto di ritrovo nella stagione fredda. Sempre nella frazione Monte è ormai conclusa la posa dei tubi in corrispondenza del fosso di fianco alla strada. Si tratta di tubi di ottanta centimetri di diametro autoportanti, al di sopra dei quali e' stata posato uno strato di ghiaia. A breve il tratto verrà ricoperto di asfalto cosicché la strada sia transitabile nei due sensi di marcia. Il lavoro è stato eseguito dal Consorzio Irriguo di Crescentino per l'intero tratto di circa 300m. CAMPAGNA. Si tratta di una frazione che sta diventando una zona residenziale collegata a Crescentino, pertanto la viabilità è particolarmente intensa ed è stata quindi asfaltata la vi interna all'abitato. (Prossimamente si prenderà in considerazione l'ipotesi di installare un rilevatore di velocità sulla strada diretta a Saluggia). GALLI. Dopo diversi incontri con esperti della Provincia, e su richiesta degli abitanti, nella zona Cascinotti è stato installato un autovelox permanente, opportunamente segnalato come richiesto dal codice della strada. Santa Maria. Il lavoro di tombinatura avviato a fianco della strada per creare nuove piazzole è stato sospeso a causa delle avversità atmosferiche dell'ultimo periodo. SAN SILVESTRO. A seguito degli incontri avuti con la provincia la società SII ha provveduto a sistemare gli allacciamenti degli scarichi e dell'acquedotto in previsione dell'asfaltatura delle strada provinciale e della costruzione della rotonda che avverà secondo gli accordi presi e le tempistiche previste dalla Provincia. Colgo l'occasione per rammentare che l'amministrazione promuoverà incontri in ogni frazione nei prossimi mesi durante i quali saranno annunciati gli interventi programmati in tutte le frazioni..