sabato 13 gennaio 2018

Il faticoso inizio del '18

Magari lui, il 2018, non se n'è neanche accorto. Invece noi tutti consideriamo con tristezza le persone che in così pochi giorni se ne sono andate, le poche cose che sono cambiate, ma in peggio.

Per dire di coloro che meglio conoscevo... Giulia Barbarito in Bottino, la bella moglie cinquantenne del nostro Mario, sconfitta da un male improvviso quanto misterioso, che lascia qui con il suo disperato papà anche la figlia Elisa, architetta di soli 23 anni;  

pure Gualtiero Cornero conoscevo benissimo: per i capovolgimenti della "politica", era stato in lista con me nel 1995, mio primo mandato, nel gruppo dei Socialisti, e come gli altri del suo partito mi aveva poi giustamente abbandonata a metà del cammino.
Eravamo veramente su fronti opposti, per dire della discontinuità con il passare del tempo. Nel mio secondo mandato, quando si trattò di scegliere il presidente dell'Infermeria Santo Spirito, non fu il suo il nome che feci al Presidente della Provincia: ma Riva Vercellotti con gran gioia si prese una delle tante soddisfazioni contro di me, nominandolo com'era sua prerogativa. 
Aveva solo 59 anni, Gualtiero. Un dolore grande per chi lo conosceva, che ha investito anche la nostra comunità, e che fa naturalmente passare in secondo piano l'incarico politico. 

Mi fa anche tristezza, anche se di un altro genere, vedere il negozio del Piero Bazzano chiuso, in quell'angolo di via Roma che sta morendo (tanto per cambiare), riempito per ora del suo simpatico manifesto di saluto. Piero è un caro amico, un crescentinese simpatico emigrato oltre Po, abbiamo passato insieme momenti molto divertenti, prima che la vita ci separasse. Lui ha fatto bene a chiudere bottega, se era stanco, ma per il nostro Paese penso che sia una grave perdita. Riposati Peter!!


lunedì 1 gennaio 2018

Buon 2018

L’anno nuovo
 
Indovinami, indovino,
tu che leggi nel destino:
l’anno nuovo come sarà?
Bello, brutto o metà e metà?
Trovo stampato nei miei libroni
che avrà di certo quattro stagioni,
dodici mesi, ciascuno al suo posto,
un carnevale e un ferragosto,
e il giorno dopo il lunedì
sarà sempre un martedì.
Di più per ora scritto non trovo
nel destino dell’anno nuovo:
per il resto anche quest’anno
sarà come gli uomini lo faranno.
 
(Gianni Rodari)