E' arrivato un tipo sui trent'anni in canotta arancione, che la mascherina non aveva, e si è piazzato davanti allo sportello libero. Ha cominciato a parlare, mentre parlava ha starnutito e si è pulito il naso con la mano.
Tutti zitti. Pure io, che però minacciosamente mi sono avvicinata a lui e con il dito puntato gli ho mostrato la boccetta del disinfettante davanti all'ingresso.
Lui ha fatto: "Ehhh?"
Un killer, un untore. Probabilmente un ignorante, un sordo a tutto o uno alla Trump di quelli che dicono "questi ci raccontano un sacco di palle" e semplicemente se ne frega. Ce ne sono. Infatti...
Roba da bloccarlo e chiamare i carabinieri, mi ha poi detto qualcuno al quale l'ho raccontato.
Nessuno, dopo la sua l'uscita, ha fatto una parola.
Ma, dico io: non ne abbiamo avuti abbastanza di morti? Non avete ascoltato diecimila volte al giorno in tv radio dal vicino dal medico dal farmacista come ci si deve comportare in questa pandemia che non è finita??
Uffici e negozi aperti debbono prendersi la responsabilità della salute dei loro clienti, tenere mascherine di riserva da allungare al primo che entra senza, segnalare ai clienti che non lo fanno che si debbono disinfettare le mani all'entrata.
Non è un gioco, non sono regole stupide. Sono la salute, la salvezza della nostra vita. La vita.
E per timidi che si sia, bisogna tirar fuori le palle quando lavori in un negozio o in un locale pubblico e ti càpita uno del genere.
Il silenzio è un reato.
Non state zitti, per favore.
Un po' di coraggio può salvare la vita.