giovedì 4 dicembre 2008

Lettera alla mia terra



Come ve la immaginate voi la vostra terra, il vostro paese? Come vi sentite quando andate al lavoro, passeggiate, fate l'amore? Vi ponete il problema, o vi basta dire, "così è sempre stato e sempre sarà così? Davvero vi basta credere che nulla di ciò che accade dipende dal vostro impegno o dalla vostra indignazione? Che in fondo tutti hanno di che campare e quindi tanto vale vivere la propria vita quotidiana e nient'altro. Vi bastano queste risposte per farvi andare avanti? Vi basta dire "non faccio niente di male, sono una persona onesta" per farvi sentire innocenti? Lasciarvi passare le notizie sulla pelle e sull'anima. Tanto è sempre stato così, o no? O delegare ad associazioni, chiesa, militanti, giornalisti e altri il compito di denunciare vi rende tranquilli? Di una tranquillità che vi fa andare a letto magari non felici ma in pace? Vi basta veramente?”
Roberto Saviano, Lettera alla mia terra, da La Repubblica, 22 settembre 2008

In questa lettera lo scrittore Roberto Saviano parla della camorra e lancia un grido d'accusa dopo la strage di Castel Volturno. Certo, Roberto parla del casertano, non del mite vercellese, ma le sue parole ci devono fare riflettere. Saviano, grazie al dono della parola, ha abbattuto in quelle terre il muro del silenzio in grado di coprire da sempre la commistione tra camorra, politica ed imprenditoria, ha scoperchiato un vaso di Pandora attraverso l'informazione e la comunicazione, attraverso la sua voce.
Siamo tutti colpevoli quando nella nostra comunità le ingiustizie quotidiane si ripercuotono sui più deboli, siamo colpevoli quando logiche perverse offuscano il nostro futuro, siamo colpevoli quando “il cambiare tutto per non cambiare niente” dei nostri tempi non ci permette di realizzare i sogni che avevamo da bambini. Siamo colpevoli perché abbiamo delegato, non ci siamo occupati in prima persona della nostra terra credendo che per fare ciò occorresse molto di più che il semplice AMORE per il proprio paese.
Non lasciamo che la cultura dell'illegalità e dei facili profitti si radichi anche qui giù al nord.

9 commenti:

Anonimo ha detto...

Saviano ha avuto davvero molto coraggio e sarebbe davvero fantastico che prendendo lo spunto da lui molte altre persone denunciassero le piccole e grandi ingiustizie quotidiane, senza aver paura di andare contro a un sistema che sembra invincibile, ma che con una volonta collettiva potrebbe essere cambiato (questa è la mia speranza, ma anche la mia convinzione). - Giulia Soles

Anonimo ha detto...

Effettivamente, nonostante la situazione economica e sociale del sud sia divera da quella del nord, molto di quanto scritto da roberto saviano corrisponde a quello che succede nei paesi della nostra provincia.dovrebbe esserci più partecipazione alle decisioni amministrative da parte della società civile poichè sono decisioni che riguardano tutti noi.

Anonimo ha detto...

L'idea del bar virtuale per cercare di far emergere i problemi della cittadinanza la trovo ottima dal momento che viviamo in un paese e in un tempo dove la gente si accorge di tante cose che non vanno ma invece di protestare ed esporre le problematiche si accontenta del meno peggio o dell' "elemosina" che qualche politicante locale sbandiera come una vittoria; si perchè siamo quasi in periodo elettorale e si vedono emergere all'orizzonte le solite figure che da anni aleggiano intorno al palazzo comunale, più qualche "scimmietta" appositamente ammaestrata per l'occasione da qualcuno che, per arrivare al comune, ha bisogno di celarsi dietro una faccia nuova. Iniziano a vedersi anche i primi incontri a sostegno delle varie bandiere, che pure con scarsa fantasia ripetono le solite promesse da anni e dove la popolazione è invitata a partecipare ma in realtà sono presenti sempre e solo le stesse persone da decenni. Il perchè a questi individui non interessa e preferiscono che le cose rimangano così a garanzia delle loro posizioni. Tutto questo accade quando i crescentinesi mai come oggi hanno bisogno di occupazione vera; non si può fare affidamento su un paio di grandi aziende sul territorio perchè in un contesto temporale dove le aziende cadono come le foglie d'autunno si rischia di trovare buona parte della cittadinanza senza il necessario per sopravvivere. Tutto questo accade anche mentre nel raggio di pochi chilometri si hanno un panorama di centrali elettriche, discariche e ruderi della fallimentare esperianza nucleare italiana che incombono come un incubo silenzioso sulla salute della popolazione. Le parole di Saviano possono far breccia nella mente delle nuove generazioni e servire a svegliare la gente da un sonno che fa comodo a pochi ma bisogna impegnarsi tutti per fermare questa corsa all'autodistruzione. - Andrea

Anonimo ha detto...

Saviano pone un annoso quesito sul quale filosofi di tutto il mondo hanno dibattuto.La domanda riguarda noi.Come approciarsi alla realtà?
E' evidente che il dogmatismo pervede le menti della gente.Ma come si puo pensare che tutto esista autonomamente e in maniera predeterminata?!?!.Certo è meno faticoso semplicemente guardare un mondo che va allo scatafascio perchè così deve andare, piuttosto che tentare di porre rimedio.Tutto esiste come deve essere...nel bene o nel male.Roberto come altre persone (ben poche) non ci sta a tutto questo.Come lui, noi tutti dovremmo essere piu idealisti e non subordinare l' idea alla realtà anche se cio richiede impegno e sacrificio. Chi se la sente quindi di rispondere allo scrittore di Secondigliano e asserire che non ci basta lasciarci sciviolare tutto sulla pelle? Molti eroi silenziosi hanno dato un esempio, ora tocca a noi...
FABIO

Anonimo ha detto...

Condivido pienamente l'idea espressa da Fabio.
Hai ragione quando asserisci che noi
cittadini siamo degli spettatori passivi,che ci lasciamo scivolare tutto sulla pelle,ma la nostra e'una società basata sull'individualismo dove ognuno pensa solo a se stesso e difficilmente si riesce a dare al prossimo.
Saviano,invece,è da definire un eroe,lui si è schierato contro tutto e contro tutti,rischiando la sua vita per amore della sua terra.

Luisa

Anonimo ha detto...

Saviano sei un grande!persone così non nascono tutti i giorni. - Gianni -

Amare Crescentino ha detto...

Iniziano ad arrivare i primi commenti. Quello firmato da Andrea ci sembra particolarmente interessante per l'intensità e la lucidità con la quale è riuscito a spiegare che, anche in piccoli centri come il nostro, non è tutto oro ciò che luccica. Molto spesso dietro all'idea di una nuova politica se ne può celare una più vecchia ancora...

Anonimo ha detto...

Bello il libro ed anche il film

Amare Crescentino ha detto...

(ANSA) - TORINO, 19 DIC - Commercianti usurai di imprenditori ed altri commercianti, costretti a pagare tassi d'interesse altissimi. E' la scoperta della Guardia di finanza di Torino che ha arrestato quattro persone. E' stimabile un giro d'affari di oltre cinque milioni di euro. Gli arrestati spesso non si accontentavano del denaro ed alle vittime hanno sottratto immobili per un milione di euro. In alcuni casi chiedevano anche il pagamento di prestazioni sessuali con prostitute.