martedì 19 aprile 2011

A lezione di giornalismo



Conosco con qualche precisione il mestiere che mi ha dato da vivere per più di trent'anni, ho lavorato e lavoro in un quotidiano nazionale, ho una quotazione professionale soddisfacente, e non posso non sorprendermi quando il giornale già mio preferito della zona, "La Gazzetta" di Saluggia molto letta a Crescentino (ma anche a Vercelli, ho visto da certa documentazione) mi mette in bocca frasi che non ho detto.
Il titolo di questa edizione in edicola: "Venegoni: questo avviso di garanzia è una medaglia" non fa fede a quanto c'è scritto nel pezzo sotto, dove invece si legge, nel mio virgolettato: "Non pensavo che qualcuno mi desse un premio per aver compiuto un gesto umanitario, ma certo nemmeno attendevo una informazione di garanzia. E comunque in molti mi hanno detto: questo non è un avviso di garanzia, ma una medaglia!".
Almeno, "La Periferia" quando mi attaccava fino a poi la mia denuncia per diffamazione, faceva da sé, senza mettermi in bocca parole che io non avevo detto.
Non penso che l'avviso di garanzia che ho ricevuto - per aver dato un tetto a una famiglia di nomadi che non era possibile mettere da nessun'altra parte - sia una medaglia. La domanda è: perché, che interesse ha La Gazzetta a buttare su di me quest'aura da gradassa? Ritengo quel titolo lesivo, ho tre mesi di tempo per decidere cosa fare di questa malizia del periodico, che mi fa dire in un titolo quello che non penso.
Il pezzo è firmato peraltro da "r.c." che non so chi sia, perché io ho parlato con Silvia Baratto: la quale presumibilmente ha passato le mie dichiarazioni a questo r.c. che non mi pare informato sui fatti, e che nell'ansia di farmi passare per una sprovveduta in preda a se stessa, fa una ricostruzione dei fatti, delle successioni, e delle dichiarazioni, a mio avviso non fedele.
Ingoieremo (per ora) anche questa, oltre alla consueta predica del Direttore almeno malizioso quanto i suoi titoli.

11 commenti:

un lettore ha detto...

Mi scusi dottoressa
la Gazzetta la leggo sempre anch'io, e mi sembra che sia il giornale che meglio ha spiegato quali sono gli atti del Comune che hanno indotto la Procura a mandarle l'avviso di garanzia per il campo nomadi.
Ogni tanto però leggo anche la Voce, perché la mandano gratis a un mio amico. E sulla Voce, sopra una sua fotografia e a un articolo sull'indagine della Procura, c'è questo titolo: "Dovevano darmi una medaglia!". L'ha visto? Ma allora com'è? Hanno capito male tutti, sono tutti maliziosi... o i direttori si mettono d'accordo tra loro per fare i titoli?

Marinella ha detto...

Gentile Lettore, non ho visto La Voce, ma il mio pensiero non è quello e anche lì il titolo è ad affetto ma non pro veritate. Io dico e ho detto che non mi aspettavo una medaglia, ma nemmeno un avviso di garanzia. Questo penso.

rassegna stampa ha detto...

ma insomma, la Gazzetta ha pubblicato gli atti da cui si capisce chiaramente che l'ordine di attrezzare il campo nomadi abusivo è partito dal Sindaco e dalla Giunta, contro il parere degli uffici (ed è questo che interessa ai magistrati e ai cittadini), e voi state qui a discutere se un titolo rispecchia più o meno fedelmente una dichiarazione riportata nell'articolo? ma vi rendete conto?

MV ha detto...

Gentile Rassegna Stampa, ciò che lei dice è quanto sostiene l'opposizione, e quanto mi viene addebitato dalla giustizia, e spero presto di chiarire con i giudici.
Quel che è successo, nella mia esperienza, è diverso da ciò che lei dice. C'era un gruppo di persone residenti, fra le quali minori, senza tetto sulla testa, e senza un altro posto se non Crescentino dove andare, e non avendo un altro luogo a disposizione provvisoriamente li abbiamo tenuti lì, dove abitavano da vent'anni quasi, senza che nessuno si fosse mai stracciato le vesti né avesse denunciato né me per 5 nè Greppi per 10 anni, facendoci dare container dalla Protezione Civile che come dice la parola stessa dovrebbe proteggere. Situazione di emergenza, situazione umanitaria. Questo posso dire, questo per me resta. Pace e bene.

Alice ha detto...

Cara Marinella si ricorda quel proverbio cinese? Il saggio indica la luna, lo stolto guarda il dito.
Coraggio ce la faremo

Anonimo ha detto...

Mea culpa, grandissima culpa.
Ma cosa ho fatto mai a criticare la decisione di MV di dare un tetto ai nomadi stanziali?
Adesso ce li dobbiamo tenere in città, tutto il giorno in giro con l'aria da signori del mondo, specialmente le più giovani.
Ma a scuola andranno almeno? Boh.
Propongo una raccolta di firme per la realizzazione al più più presto del nuovissino campo dotato di tutti i confort.
Saint-Justenegoni

uno attento ha detto...

In consiglio comunale l'ho sentita dire, con le mie orecchie, "per i nomadi vado anche in galera!". E adesso se la prende con un giornale perché secondo lei in un titolo la fa passare per "gradassa"? Attenzione a non fare come Berlusconi, che quando la spara più grossa del solito poi se la prende con i giornalisti che hanno travisato...

Sindaca ha detto...

Caro Attento, La ringrazio della domanda (che più che altro era una rampogna). Lei deve contestualizzare. In un periodo nel quale il Presidente del Consiglio era sotto accusa per aver frequentato una minorenne, con seguiti di Olgettine Fede Mora quand'altro, e in un periodo storico dove concussioni e corruzioni la fanno da padrone, anche nella Lega come si è appena visto, essere accusati da voi dell'Opposizione, con esito poi giudiziario, per aver messo un tetto sulla testa a una famiglia di Rom con figlie minorenni, è una bella differenza non le pare? E come ho avuto modo di spiegare circa 150 mila volte, quella frase prendeva lo spunto dai fatti di cronaca, che però sono sempre attuali no?

Anonimo ha detto...

Non prendetevela sempre con MV per cortesia.
Era un'ottima iniziativa quella di dare un tetto stabile ai nomadi che sono un esempio di civismo e altruismo. Ora sono stati strappati alla loro amata vita rustica e si aggirano in città disorientati.
Saint-Just

MV ha detto...

Caro Saint-Just, lei mi fa venire in mente Gian Maria Mosca durante la campagna elettorale, quando già si dibatteva sui nomadi, e lui propose in un suo comizio di mandarli a casa mia, come se le persone fossero giocattoli o sacchi di patate e non persone.

Anonimo ha detto...

Ha ragionissima MV, non bisogna strappare le persone dalle loro radici e dalle loro abitudini di vita. I nomadi stanziali, costretti a vivere in angusti alloggi di condominio, (quelli destinati ai bisognosi italiani) si sentiranno a loro agio? Bisogna costruire al più presto il nuovo campo, se c'è bisogno di un aiuto per accelerare i lavori vengo anch'io con la carriola.
Saint-Just