Buon fine giornata di Natale a tutti i
Crescentinesi.
E per favore non dimenticate questo capolavoro di Tomaso Prunotto, allievo dello Juvarra, che giace ormai da un paio di anni QUASI terminato e COMPLETAMENTE inutilizzato.
La Chiesa sconsacrata della Resurrezione, dopo decenni di abbandono, è stata restaurata grazie a un generoso contributo della Fondazione Compagnia delle Opere di San Paolo.
Appartiene alla Parrocchia, ma se continuerà ad essere trascurata e dimenticata come è successo con la QUASI fine lavori (non sono del tutto finiti perché mancano le chiusure, il cancello esterno e insomma la sicurezza, nonché l'inizio di cura al giardino/ossario), sarà destinata a ritornare alla condizione precedente nel giro di poco tempo.
Se invece sarà terminata, e nel giardino/ossario di fianco alla struttura sarà fatta pulizia e piantati fiori e piante e messe panchine, diventerà un'area gradevolissima del nostro disastrato Centro Storico.
E' importante mantenere viva l'attenzione verso la pregevole struttura architettonica, e chiedere alla Proprietà di darla in affitto o comodato gratuito. La Diocesi dovrebbe muoversi, e fare ciò che riterrà più opportuno.
La vocazione della Resurrezione paiono naturalmente i fini culturali, o ricreativi, secondo le intenzioni di chi se ne occupa.
Sarebbe un'ottima struttura per mostre, rappresentazioni, spettacoli e concerti, che trarrebbero vantaggio dalla bellezza spoglia e austera dell'insieme. Per dirne una, l'ex chiesa è senz'altro un po' meglio dell'ex bocciofila della Stazione...
Le istituzioni culturali della Città dovrebbero cominciare seriamente a farsi parte attiva per spingere la Chiesa ad assegnare una funzione a questo gioiello riportato in vita, e anche il Parroco dovrebbe sentire il peso di questo fardello, da aggiungere a tutti gli altri...
Un gioiello che nacque grazie ad una sottoscrizione dei cittadini di Crescentino, e che potrebbe tornare ad essere utile a loro, tanti secoli dopo.
Non sarebbe bello?
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1 commento:
Come si fa a dimenticarla? E' sempre lì davanti ai nostri occhi, bella ed armoniosa, nonostante gli anni e le sue disavventure.
È' vero che bisogna essere sognatori per pensare un futuro ma qui la vedo dura, anzi durissima. Fondi 0 interessi culturali pochi- nulli.Così non si va da nessuna parte. Si metta il cuore in pace.
Deluso
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