Quando al TGR di oggi ho sentito pronunciare "Crescentino", ho drizzato le orecchie sperando che non ci fossero stati incidenti brutti. E che sorpresa, che meraviglia, ascoltare invece la notizia di un successo scolastico: un crescentinese premiato dal nostro tormentato (dagli altri) presidente Mattarella, quasi incredibile.
Come tutti i ragazzi in gamba, Marco Caldera è un ragazzo normale, l'aria soddisfatta appena velata da qualche comprensibile timidezza, fra gli ori del Quirinale e il cartiglio in mano.
Figlio della farmacista Maurita Bosio, che non c'è più, il ragazzo crescentinese ha frequentato elementari e medie nel nostro Paesello, poi come molti è andato a Vercelli per studiare allo Scientifico, dove si è diplomato con 100 e lode. Ha appena iniziato il percorso universitario alla Facoltà di Fisica di Torino.
Teniamocelo stretto, questo esempio di normalità virtuosa, e ricordiamocene quando esercitiamo il pregiudizio più antico del mondo: che chi, come noi, viene dalla provincia più profonda, sia condannato a non avere opportunità.
Grazie, Marco.
2 commenti:
...tanto di cappello alla bravura e all'abnegazione, ma le ricordo che tra i crescentinesi abbiamo sempre alla guida della coldiretti un personaggio tanto tenace quanto poco conosciuto che ha sempre dato il 100% dallo sport allo studio
Ma almeno quando si loda qualcuno il nome si potrebbe pure fare, mica siamo alla Spectre
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