mercoledì 28 luglio 2021

Il Covid, i pericoli, i vaccini, la Notte Bianca e il Prajet

 Non sono stata l'unica che il sabato sera della Notte Bianca, facendo un breve giro per il centro del nostro Paesello con due amici (tutti e tre in mascherina, naturalmente), mi sono inquietata per la promiscuità che avvertivo. Molta gente senza mascherina, riunita fiato a fiato (che come si sa non è il massimo della salute), e anche molti di quelli che erano seduti a tavola in via Mazzini - senza mascherina in quanto a tavola - non rispettavano le distanze e si alitavano addosso.

Tutti come se arrivassero dall'isola di Bengodi, mentre come tutti noi hanno trascorso l'ultimo anno e mezzo così duro. Ma a cosa servono la morte, il dolore, la sofferenza, se poi uno se ne dimentica uscendo in una sera di festa? La pandemia non è finita.

Insomma mi sono spaventata e sono tornata a casa.

Ho letto da poco sull'ottimo blog di Mauro Novo che il Prajet, quest'anno, getta la spugna. Che peccato, è una così bella festa. E le nuove regole dal 6 agosto consentono libertà di circolazione per chi è vaccinato 2 volte ed è in possesso del Green Pass, o Certificato Verde.

Rileggo queste regole con voi, sul sito Arena Digitale. Verifica C19 è una App del Ministero della Salute che certificherà la veridicità del Pass. Due controlli invece di uno: sfiducia no?

Il DPCM del 17 giugno dà il potere di verifica del Green Pass a 

- Pubblici ufficiali nell'esercizio delle loro funzioni

- Titolari di strutture ricettive e pubblici esercizi che prevedono il Green Pass o loro delegati

- Gestori di strutture che erogano prestazioni sanitarie o sociosanitarie/assistenziali, dov'è richiesto il Green Pass.

Si potrebbe dunque fare, un bel Prajet verde per titolari di Green Pass. 

Ma andatevela a leggere tutta, questa regolamentazione. Capisco anche che a uno scappi la voglia.

Non facciamo più feste, per pietà: né private, né pubbliche.


giovedì 8 luglio 2021

Il nostro uraganetto della Bassa Padana

 









Mica ceci! Quello tuttora in corso è un vero, piccolo uragano, di quelli che passano nei paesi caldi e che vengono laggiù (in caso di nazioni avanzate) annunciati con giorni di anticipo, dando modo alla gente delle zone interessate (e ampiamente note anch'esse qualche giorno prima) di prepararsi, mettere al riparo ciò che si può... e anche... sì, scappare in altri luoghi non toccati dall'evento.

Noi ci acchiappiamo tutto, non siamo pronti agli uraganetti al massimo ai temporali difficilmente così prepotenti. Ma quando capita, capita. Questa volta sta durando due giorni,  anche con lo spazio di bel tempo che viene definito "L'occhio del ciclone", durante il quale la vita sembra quasi normale. 

Qui sopra, dal basso, alcuni ricordi di quel che ci lascia questo "crescentinetto".

1) auto semisotterrata dal muro di cinta del nostro campo sportivo.

2) auto annegata in un fosso di grandine davanti all'Italcardano

3) pavimento di grandine all'interno dell'Italcardano che ha perso un pezzo di tetto

4) I gazebo a gambe all'aria in piazza Caretto

5) Com'è triste Venezia,  quando accade a Crescentino

6) Le foglie dei miei banani nella versione a frange voluta dal "Crescentinetto" (e fosse solo quello) 

martedì 6 luglio 2021

Che magnifica luce al Parco Levi Montalcini


 Non dirò nemmeno sotto tortura chi mi ha mandato questa bellissima foto del Parco Levi Montalcini la sera del 5 luglio, con la scrittrice Margherita Oggero protagonista del variegato Muschin Festival. 

C'è una luce e un cielo chiaro d'estate, fantastico...

Questo mi permette di notare ancora una volta che la cupola del gazebo (molto elegante) è priva di copertura, mentre la definizione è:

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Sostantivo
gazebo m inv

  • (architettura) struttura architettonica coperta internamente ma aperta verso l'esterno, concepita per permettere attività ricreative all'aperto

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  • Bene, non era stato concepito come lo vedete, il gazebo. Era stato concepito come da definizione. Però mi hanno fatto uno dei tanti "dispettini". Chi sarà mai stato? E adesso al parco Rita Levi Montalcini c'è tutto, anche quel che nel progetto non c'era, meno che la cupola. 

    Ma non crediate che finisca qui. Qualcosa prima o poi succederà