venerdì 24 settembre 2021

Dieci anni fa mi hanno messa sotto

 Piccolo anniversario personale. 10 anni fa, il 24 settembre 2011, alle 12,30 stavo correndo via da casa in bicicletta per un appuntamento con un Maestro di musica con il quale dovevamo discutere alcuni eventi. Ero tutta vestita di rosso comprese le scarpe, non c'era un cane in giro, ma la mia investitrice prese la curva troppo stretta, a velocità notevole, e mi investì sulla parte sinistra.

Il luogo era l'inizio di via Biletta, che poi è stata rinominata Michelangelo, mentre Biletta è diventato l'ultimo pezzo di Michelangelo prima della circonvallazione.  Un altro inspiegabile mistero crescentinese che continua a fare casino.

Cinque fratture, due operazioni, una settimana di ospedale, dolori e problemi ancora oggi soprattutto per le 2 scheggiature al bacino, che non furono riconosciute dai medici di Chivasso perché per risparmiare si ostinarono a non farmi la risonanza magnetica ma solo due lastre. Sanità, sanità. 

Mimmo era in Libia, a caccia di Gheddafi, e chiesi al giornale e agli amici di non dirgli nulla. Tornò il sabato successivo, quando mi decisi a confessare, a bordo dell'aereo di Stato del ministro Frattini di Forza Italia, un bel tipo già maestro di sci: che dopo aver acconsentito al suo imbarco per motivi umanitari (ero io il motivo) si rimangiò l'offerta in seguito a una domanda secondo lui "cattiva" che Mimmo gli aveva fatto in conferenza stampa a Tripoli. Soltanto la protesta degli altri colleghi, che gli ricordarono che stava facendo un'immensa figura di emme di cui si sarebbe parlato a lungo, fece sì che egli cambiasse idea.

Così va la vita, a volte.

Buon weekend.


martedì 21 settembre 2021

Davvero Crescentino è stata eletta Città Europea dello Sport 2023?

 Il lieto annuncio di questa vittoria che ci onorerebbe tutti è stato diffuso due giorni fa dal sito "Prima Chivasso".

Ho atteso a dare la notizia, avendo appena parlato dell'iniziativa,  per averne certezza leggendo da qualche parte una comunicazione ufficiale di questo ACES, dopo la visita della Commissione Esaminatrice della Delegazione Italiana di ACES Europe.

A tutt'oggi, tranne "Prima Chivasso", la notizia non è apparsa su alcun sito ufficiale: il che, lo ammetterete, è un po' poco. Nemmeno su quello di Aces Italia e tantomeno su quello europeo è apparso qualcosa.

Aces Europe viene descritta come una associazione non-profit basata a Bruxelles che ogni anno assegna il riconoscimento di Capitale del Mondo, dell'Europa, di una regione, di un'isola, di una Città, riferendosi allo sport: così leggo sul sito europeo,  che è infarcito di illustrazioni e non di riconoscimenti e notizie.

Aspetto quindi qualche notizia più solida prima di convincermi che questo riconoscimento finora misterioso è stato effettivamente attribuito al nostro Paesello.  

domenica 12 settembre 2021

L'area sport di Crescentino, un complesso da invidiare

 


Vai a sapere come finirà questa ambiziosa candidatura del nostro Paesello a Comune Europeo dello Sport 2023. Ma comunque finisca, lo vede chiunque che l'area sportiva di Crescentino, costruita amministrazione dopo amministrazione, e terminata appena prima del giro del Millennio, è un complesso formidabile e coeso, che io personalmente non ho mai visto da nessuna altra parte.

Bene ha fatto il Vittorio Ferrero, con le Associazioni sportive, a credere in questa domanda, e non per niente alla fine la Commissione Aces Europe è venuta a visitare di persona il complesso.

La particolarità in questo caso è che gli impianti non sono dispersi come accade nelle città dove si riempiono gli spazi liberi con una piscina qui e un palasportino là. Una scelta urbanistica precisa ha dato vita a un grande insieme di impianti che si sono appoggiati dall'altra parte del campo sportivo, formando un tutto omogeneo. Dai lontani Sessanta c'è poi lì anche il piccolo, privato, Club del Tennis, che in questo momento è abbastanza sfiorito sì, però aggiunge una particolarità in più (sarebbe bello se lo mettessero a posto pure quello, no?).

Tutto questo per ricordare che, se il campo sportivo è stato arricchito nel tempo,  la zona di cui si parla è nata tutta insieme, grazie a un mutuo a interessi zero del Ministero dello Sport, che il mio vicesindaco dell'epoca 95/99, Franco Daniele, si trovò sulla scrivania e portò in giunta, nei primi tempi del nostro mandato.

Adesione entusiastica, bando vinto dall'architetto Pettene di Asti se ricordo bene, e via ai lavori.  Tanti, lunghi, ma ne valeva la pena. Certo  alla fine venne fuori che non tutto era perfettissimo dietro l'ansia del design, e soprattutto il palazzetto ha fatto alquanto tribolare per anni, finché Vittorio e la sua band hanno portato a compimento le modifiche e le riparazioni necessarie, accumulatesi con il tempo. Purtroppo le vere rifiniture, i parcheggi, i fiori e quant'altro, sono state fatte solo al mio ritorno in Comune, dal 2009, 10 anni dopo la fine del mio primo mandato. 

Nel successo, le associazioni sportive hanno fatto la loro grandissima parte. Una parte l'hanno fatta anche di certo tutti i cittadini (e non solo di Crescentino) che hanno frequentato la piscina, la bocciofila, il palazzetto sede di vari sport, i bambini e i grandi e i Presidenti della squadra (fra i quali due candidati sindaci) che hanno dedicato la loro energia sportiva alla zona del pallone. 

E adesso che addirittura si è acceso l'interesse europeo, godiamoci un po' di più il senso di questo complesso e tutti i servizi che è in grado di offrire. 

Tra l'altro, una Festa dello Sport che Gabriele aveva inventato ed era frequentatissima, fu all'istante cancellata dall'amministrazione Greppi appena insediata (ma, si sa, a lui non piaceva niente, pare).

E qui sono costretta a correggermi dopo che mi è stato inviato l'annuncio della Festa dello Sport della quale non ero al corrente. 18 e 19 settembre, via Peruzia e via Raffaello. Ma ormai ne saprete più di me e sono contenta di questa ripresa (grazie anche all'anonimo che lo ha scritto in un messaggio). 



giovedì 2 settembre 2021

I cent'anni dello zio Osvaldo


 Osvaldo Cena è nato il 3 settembre 1921. 

Il 3 settembre 2021 compie dunque 100 anni belli rotondi. Lo conoscerete in tanti, è anche lo zio di Enzo detto il Maturo, era il fratello di suo padre.

Oggi gli ho mandato un mazzo di gigli bianchi, lui ha contraccambiato facendosi fotografare nel cortile di casa, alla Campagna, con un bel bicchiere di vino rosso (spero non sia Coca Cola, almeno) in mano, e un bel segno di vittoria.

Lo zio Osvaldo è scapolo ma non è mai vissuto solo, ha una cameriera e eserciti di nipoti che passano a trovarlo. E' sempre molto attento alla nutrizione, in cento anni si è lasciato scalare dai mille dolori che hanno fatto la sua vita come quella di tutti, ed è finora sopravvissuto con saggezza e buonumore. Legge libri, ha scritto molto, fa le parole crociate e guarda la tv.


Questa foto è così lontana dalle foto tipiche dei centenari nelle RSA, circondati da parenti e infermieri. Se potete tenete a casa i vostri vecchi fatelo, gli allungherete la vita.

Tanti auguri, Osvaldo!