giovedì 12 settembre 2013

Il Tar sospende l'Ordinanza del Comune fino al 23 gennaio: "non c'è problema di salute pubblica"

Nella seduta dell'11 settembre scorso il TAR ha deciso di mantenere la sospensione dell'Ordinanza del Comune di Crescentino fino alla discussione pubblica in aula, il 23 gennaio 2014.
Il Comune aveva in quell'Ordinanza a sua volta sospeso l'autorizzazione PAS alla CH4, perché ottemperasse a tutte le prescrizioni contenute nella medesima, e cessasse così il diffuso disagio dei cittadini. 

In sostanza, il TAR ha detto che l'ordinanza del Comune appare "sproporzionata rispetto allo specifico interesse pubblico che intende tutelare" nella richiesta di chiusura, in quanto i documenti dell'Arpa e dell'ASL "hanno sì evidenziato un disagio per la popolazione residente nelle immediate vicinanze dell'impianto a causa delle emissioni odorigene provenienti dallo stesso, ma non di un pericolo concreto e attuale per la salute pubblica". 
Peccato che la memoria dell'avvocato non parlasse di salute pubblica, ma della definizione dell'Organizzazione Mondiale della Sanità secondo la quale la salute è "uno stato di benessere psicofisico". 
In pratica, se capisco bene, secondo il TAR, malgrado ciò che dice l'Organizzazione Mondiale della Sanità, la gente lì intorno non sta abbastanza male da dover sospendere l'autorizzazione per completare i lavori non terminati. Bontà sua, il Tribunale Amministrativo ha almeno ammesso il disagio della popolazione.
Siamo al paradosso che sembrerebbe ora discrezionale per la CH4 completare la struttura per non danneggiare i cittadini, e non un atto dovuto prima di tutto dalla PAS. Ribadisco tuttavia che da un anno l'azienda viene sollecitata dall'Amministrazione a compiere il proprio dovere e a installare anche semplicissimi e non dispendiosi impianti che basterebbero a ristabilire un livello accettabile di qualità della vita. Ribadisco che finora è stata mostrata solo fredda insensibilità, e in attesa di decidere il da farsi mi auguro che i signori Brizio e Barra decidano ora di comportarsi da persone finalmente attente nei confronti della comunità che li ospita e consente loro lauti introiti. 
Debbo infine lamentare che buon gioco ha avuto la CH4 a disinteressarsi platealmente di ogni soluzione, visto che (alla vigilia delle elezioni cittadine, il prossimo anno) le proteste hanno assunto da subito una forte caratterizzazione politica contro l'Amministrazione, deviando strumentalmente il disagio della popolazione ed evitando le legittime pressioni sull'impresa, responsabile prima di tanto diffuso malessere. 

Questo il dispositivo della decisione:


"Considerato che, all’esito della trattazione collegiale della domanda cautelare, il collegio di ritiene di condividere le valutazioni già svolte dal Presidente del Tribunale con decreto monocratico n. 347/13;
Considerato, in particolare, che la misura adottata dal Comune di Crescentino con l’ordinanza n. 24/2013 (recante l’ordine di immediata sospensione delle attività di gestione e produzione dell’impianto di digestione anaerobica e lo spegnimento dell’impianto stesso) non sembra trovare adeguata giustificazione negli esiti degli accertamenti istruttori svolti da ARPA e ASL, i quali hanno sì evidenziato l’esistenza di un disagio per la popolazione residente nelle immediate vicinanze dell’impianto a causa delle emissioni odorigene provenienti dallo stesso, ma non di un pericolo concreto ed attuale per la salute pubblica, di modo che l’atto impugnato, oltre che non adeguatamente motivato, appare altresì sproporzionato rispetto allo specifico interesse pubblico che intende tutelare;
Considerato, pertanto, che nelle more della definizione del merito del presente giudizio, nel bilanciamento dei contrapporti interessi, appare prevalente quello della società ricorrente ad impedire la chiusura dell’impianto e l’interruzione dell’attività produttiva, stante l’assenza di elementi concreti che attestino la pericolosità per la salute pubblica delle emissioni odorigene;
P.Q.M.
Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Piemonte (Sezione Prima), accoglie la domanda cautelare e per l’effetto sospende l’esecuzione dell’ordinanza n. 24/2013 del Comune di Crescentino in data 23 luglio 2013.
Fissa l’udienza pubblica di discussione per il giorno 23 gennaio 2014.
Compensa le spese della presente fase.
La presente ordinanza sarà eseguita dall'Amministrazione ed è depositata presso la segreteria del tribunale che provvederà a darne comunicazione alle parti.
Così deciso in Torino nella camera di consiglio del giorno 11 settembre 2013 con l'intervento dei magistrati:
Vincenzo Salamone, Presidente
Ariberto Sabino Limongelli, Primo Referendario, Estensore
Giovanni Pescatore, Referendario



1 commento:

Cecio ha detto...

Di fatto dice che l'amminiatrazione andando dietro all'avvocato nostrano e vari digiunatori ha fatto una cavolata. Io resto dell'avviso che nei tribunali non si risolve niente. Bisogna parlare e condividere soluzioni. Come direbbe qualcuni, fatti non parole.