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sabato 29 ottobre 2011
Biomasse e teleriscaldamento, la relazione tecnica
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sabato 15 ottobre 2011
Impianti a biomasse, la doppia reazione
Una sconcertante contraddizione si è manifestata su una stessa realtà. La costruzione in corso d'un impianto di biomasse, alla Frazione Cerrone, a ridosso del quale vivono le famiglie dei proprietari dell'impianto (e tra questi l'ex sindaco Fabrizio Greppi) e dov'è collocato un grazioso agriturismo, non pare aver destato l'interesse di alcuno, né proteste di alcun genere. Ben diversa la reazione di alcuni crescentinesi di fronte alla prossima costruzione di un secondo impianto, del quale è stato approvato dal Comune di Crescentino il progetto nella Giunta dello scorso lunedì, 10 ottobre, e che comporta il forte vantaggio per la Città di una convenzione che prevede per 15 anni l'erogazione del teleriscaldamento alle Scuole Medie e all' Auditorium Angelini con una riduzione del 70 per cento della tariffa: in tempi nei quali gli Enti Locali saranno sempre più colpiti dai tagli dei trasferimenti dello Stato, e costretti dunque a ridurre servizi, con questa convenzione saranno risparmiati dalla Città ben 500 mila euro, che potranno esser destinati ad altri fini pubblici dalle Amministrazioni che si succederanno.E' evidente come questo sia un risultato notevole per la Collettività, ma è poco accorto - o in malafede - chi ritiene che il Comune abbia badato soltanto al risparmio (sia pure un risparmio nell'interesse della Città). Infatti sono anche state attivate nell'interesse della salute degli abitanti dell'area tutte le procedure previste; ma non solo: a garanzia di tutti si è voluto acquisire ogni e qualsiasi possibile parere di Enti coinvolti, fino a portare - dopo aver provveduto, dunque, a tutte le tutele - alla recente conclusione dell'iter, per un'opera che - lo ricordiamo - la normativa vigente definisce "di pubblica utilità", indifferibile e urgente. Tanto più oggi, che un referendum ha cancellato per la seconda volta il nucleare in Italia, e l'energia da qualche parte deve pure essere ricavata.La reazione di alcuni cittadini che abitano a circa 300 metri dall' Ente Risi, vicino al quale sorgerà l'impianto della CH4, si è fatta sentire la scorsa estate, quando si è diffusa la notizia dell'intenzione della costruzione. Purtroppo le legittime perplessità, e il comprensibile timore di veder perdere di valore le proprie abitazioni, sono stati cavalcati da terzi in modo scomposto e strumentale.Occorre sottolineare che gli abitanti dell'area, pur volendo difendere un proprio interesse, non hanno cercato informazioni più dettagliate, e non hanno nemmeno voluto ascoltare il punto di vista dell' Amministrazione. Hanno organizzato un loro incontro pubblico in Comune ma non hanno invitato né Sindaco né assessori. Non solo: una visita organizzata dalla CH4 a un impianto simile a quello progettato, in modo che fosse possibile rendersi conto direttamente dell'impatto ambientale, è andata incredibilmente deserta. L'unica richiesta aprioristica e pregiudiziale è stata quella della sospensione della decisione: che poi era un atto impossibile da attuare, in base alle normative vigenti. E in più la CH4, se avesse voluto, avrebbe tranquillamente potuto iniziare i lavori scavalcando il Comune, con il solo parere della Provincia, e non concordare il teleriscaldamento che invece ci fa risparmiare 500 mila euro.Peccato per questi cittadini, che si mostrano pieni di ciechi pregiudizi verso un'Amministrazione che in due anni e mezzo ha saputo - è sotto gli occhi di tutti - cambiare il volto di una città tramortita dall'incuria. Peccato per questi cittadini, perché prima o poi - non avendo voluto vedere di persona un impianto esistente - scopriranno il modesto impatto ambientale del nuovo impianto, che sarà circondato da filari di alberi e vegetazione e addirittura renderà più gradevole di oggi il panorama che si scorge dalle loro finestre. Peccato, anche perché potrebbero usufruire dell'acqua calda prodotta, a condizioni favorevoli, e così risparmiare sulla spesa del riscaldamento, cosa che aumenterebbe perciò il valore della loro abitazione. Nel Nord Europa ci sono ormai mini-impianti di biomasse a disposizione dei condomini, che si riscaldano con la propria produzione di umido.Di tutto questo, che è ormai presente e futuro, non si cura l'ex assessore Salvatore Sellaro, che contro l'impianto CH4 ha addirittura incominciato uno sciopero della fame, con un gesto del tutto legittimo ma con un sapore di eroismo d'altri tempi (e però anche una sapiente promozione mediatica propria dei tempi d'oggi: eccezionale la foto del medico che gli controlla la pressione!), per alimentare le paure - legittime quanto per fortuna ingiustificate - delle persone, in base a quelli che appaiono risentimenti personali.L'intento, ci pare, è ancora una volta quello di vendere un'immagine spregiudicata e trafficona d'una Amministrazione che invece agisce semplicemente ed esclusivamente nell'interesse collettivo, in ogni suo atto. Anche questa volta (e spiace davvero vedere certo ambientalismo dei dintorni - che non si è scaldato sulla costruzione del nuovo deposito D2 delle scorie nucleari - accorrere per un richiamo degno di miglior causa). Gli strumentalismi sono miserie che nulla hanno a che fare con la difesa di valori ideali nei quali molti - e certamente l'Amministrazione che oggi guida la Città - si riconoscono, non solo a parole ma anche soprattutto nella prassi e nelle decisioni.
Amministrazione Comunale di Crescentino
venerdì 14 ottobre 2011
Sellaro, lo sciopero della fame, le multe
Il giorno successivo, ho appreso che i vigili urbani della nostra Città, sollecitati dalle telefonate di alcuni cittadini, erano andati a fare un sopralluogo al Peso Pubblico e, avendo riscontrato alcune violazioni della legge, avevano multato il signor Sellaro per le infrazioni da lui commesse: auto in sosta vietata, e mancata autorizzazione a una manifestazione pubblica.
Questi, i fatti. Che necessitano di alcune precisazioni, per evitare speculazioni.
1) Il diritto di esprimere dissenso pubblico contro decisioni che non si condividono (comprese quelle della mia Amministrazione, ovviamente) è sacro, inviolabile, e verrà difeso da me sempre e comunque.
2) Il signor Sellaro sostiene di aver inviato informazione del suo proposito di sciopero alle istituzioni di Vercelli, ma non ha informato il Comune di Crescentino.
3) Per quanto mi rincresca che le multe comminate dai vigili " per dovere di ufficio" possano apparire - nel contesto - una ritorsione contro la protesta del signor Sellaro, non posso non prendere atto di quanto i vigili hanno fatto in esecuzione dei loro compiti istituzionali. E' diritto di Salvatore ricorrere contro queste sanzioni presso l'Autorità competente.
4) Però, proprio per riaffermare il mio principio di tutelare sempre e comunque il diritto al dissenso - specie se questo dissenso è rivolto verso di me - ribadisco che il "dovere di ufficio" non ha alcuna relazione con le decisioni politiche del Sindaco.
Invito infine l'ex assessore - cui mi lega una antica amicizia - a desistere dal suo sciopero, ora che ha ottenuto per il suo gesto tutta la pubblicità che si voleva procurare.
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