lunedì 29 ottobre 2012

Lettera ai Consiglieri

Qualche giorno fa, ho inviato ai Signori Consiglieri Comunali una comunicazione che voglio condividere con voi.

"Nonostante i ripetuti richiami a tenere un atteggiamento più istituzionale e degno del nostro ruolo di rappresentanti dei Cittadini, si continuano ad osservare in Consiglio Comunale comportamenti poco nobili e decisamente poco consoni ai ruoli, che nulla hanno a che fare con una legittima critica politica.
 Esempio ne sono il sarcasmo e l'irriverenza di cui sono permeate certe interrogazioni, spesso senza nemmeno l'intestazione di dovuto rispetto all'Assessore destinatario.
Per ristabilire dunque i termini di corretto dialogo istituzionale e tornare alla normalità, si ricorda quando segue:
1. Interrogazioni, interpellanze e mozioni, se trasmesse via mail, saranno prese in considerazione solo se in arrivo da posta elettronica certificata, per garantire la certezza della provenienza.
2. Per una migliore comprensione da parte dei Signori Consiglieri, le mozioni e gli ordini del giorno da sottoporre a votazione del Consiglio, dovranno essere formulate secondo lo schema: premessa-motivazione-oggetto (come anche le interrogazioni e le interpellanze)
3) Non saranno prese in considerazione interrogazioni, interpellanze, mozioni formulate in modo non istituzionale, o peggio ancora cumulare alla rinfusa su argomenti diversi.
******************
Questo è quanto. Il buon esempio bisogna darlo. E anche, non è segno di comportamento corretto dare le interpellanze e interrogazioni ai giornali locali prima che ci sia stata la discussione in Comune. E' come fare una domanda senza essere interessati alla risposta. 
******************
E' appena il caso di ricordare, a proposito di educazione, che questo blog non pubblica commenti anonimi. Chi vuol esporre il proprio pensiero è benvenuto purché si ricordi di firmarsi.
Grazie a tutti. 

2 commenti:

MV ha detto...

C'è un signore che scrive che predico bene e razzolo male, purtroppo si firma "un cittadino" e allora lo lascio lì dov'è. Nome miei gentili corrispondenti, ragioniamo alla pari, anche duramente ma alla pari. Io e "Un cittadino" pari non siamo: io ho un nome, lui no.

Anonimo ha detto...

Lei non ha solo un nome, ha anche una carica, che lui non ha.
Non sareste alla pari, comunque.
Amnt (non sono il cittadino)