Ormai tutti silenti, nessuno vuole firmare quel che pensa, esporsi in prima persona. Chissà di che cosa c'è paura, che brutte esperienze si debbono essere accumulate. Neanche a Partinico.
Buon anno anche a Mauro Novo, che ha avviato sul suo blog una battaglia contro l'anonimato.
Nei giorni scorsi La Stampa mi ha chiesto le 3 cose che salverei del 2012 e quelle che stanno maturando per il 2013.
Sono queste.
Del 2012:
1.L'avvio del progetto di realizzazione di una rete wireless che permetterà la connessione gratuita ai Cittadini in tutti i punti di maggior aggregazione, dalle piazze ai Centri Sportivi. Se ne gioveranno le frazioni che sono prive di ADSL: quasi in tutte ci sarà un hotspot gratuito all'aperto.
2.La decisione, di cui siamo stati capofila con altri Comuni, di controllare i costi del Consorzio obbligatorio per la Raccolta dei Rifiuti, il Covevar. Ne è nata una verifica che sta dando i primi frutti e ci consentirà di fare chiarezza su spese enormi e spesso incomprensibili, sperando di arrivare a un risparmio per il Comune e quindi per i Cittadini.
3.I lavori di abbellimento che stanno cambiando la città: la risistemazione degli impianti sportivi, il nuovo giardino dell'Infermeria Santo Spirito che si annuncia bellissimo, le innumerevoli piste ciclabili concluse e da concludere.
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2013
1. L'Inaugurazione (si fanno nomi roboanti per la cerimonia) del primo impianto italiano di bioetanolo, di Mossi&Ghisolfi, previsto fra qualche mese. Per le assunzioni che si sono cominciate a fare anche fra i nostri disoccupati, per il ruolo di volano che si spera tale attività assuma nell'economia locale.
2. La risistemazione del Palazzo Comunale, che versa in stato fatiscente e ne aveva proprio bisogno. La ristrutturazione del grazioso teatrino settecentesco all'ultimo piano del Palazzo, che diventerà sala del Consiglio Comunale e potrà anche ospitare concerti e recital.
3. Ma la speranza più grande è che resti il segno culturale profondo dell'importanza di lavorare per il bene comune, senza interessi personali, con spirito civico. Per poter vivere in un luogo migliore, più gradevole e pulito. Per educare i più giovani al rispetto della città oltre che delle persone.