Saluto (sm)
"Parola o gesto d'affetto, simpatia o rispetto, spesso di carattere formale, rivolti a una persona quando la si incontra" (vocabolario).
"E' nel rapporto con gli altri che si prende coscienza di sé: ed è proprio questo a rendere insopportabile il rapporto con gli altri"
(Michel Houellebecq)
"Incontrando, ad esempio per strada, un conoscente in compagnia di un’altra persona, è opportuno salutare quest’ultima, anche se non ci è stata presentata, al momento del commiato.
Da notare che, sempre nel caso di un incontro fortuito, è sempre la signora a fermare eventualmente il signore e a salutarlo.
Se un signore e una signora passeggiano insieme e incontrano dei conoscenti, l’uomo farà solo un cenno col cappello, senza soffermarsi a salutare le persone di sua conoscenza; al contrario, la donna si puo’ fermare, presentando il signore che la accompagna ai suoi conoscenti.
In questo caso, l’uomo rivolgerà un saluto a questi ultimi, anche se per lui sono estranei.
Se la signora incontra una donna più anziana o più importante di lei, dovrà porgerle per prima il saluto; se le due donne sono coetanee, si saluteranno in contemporanea.
Se la persona che incontriamo è dall’altro lato della strada, non la saluteremo a voce, ma solo con un piccolo cenno di saluto.
Se l’incontro avviene tra coinquilini lungo le scale del condominio, il saluto avverrà con un cenno della testa se li conosciamo poco, chiamandoli per nome se li conosciamo di persona.
E’infine buona regola, secondo il bon ton, non salutare mai con la sigaretta in bocca e non stringere la mano vestendo un guanto"
(Galateo)
La più bella...
Commento anonimo su un blog crescentinese: "Lei non sa chi sono io!".
mercoledì 3 luglio 2013
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3 commenti:
Anche questa volta la sindaca ci insegna come comportarsi. Siamo proprio degli ignoranti. Meno male che Marinella c'è.
Anche questa volta uno scrive senza firmarsi, e sì che la regola c'è e la sanno tutti. Però è più comodo, non impegna anche se il Galateo e il buon senso e l'educazione e il senso di sé lo proibiscono. Ma davanti alla vigliaccheria, non c'è regola o galateo che tenga.
Osservando e leggendo.. la Sindaca aspetta il naso elettronico perchè le centinaia di nasi umani non fanno testo .. ma allora, estendendo il concetto, anche per capire e ascoltare la musica ci vuole l'orecchio elettronico, quindi i critici musicali a cosa servono?
A saperlo prima... quante discussioni di sarebbero evitate.. e quanti talenti non sarebbero stati stroncati sul nascere dall'inaffidabile orecchio umano.
Adesso bisogna immediatamente utilizzare l'Orecchio Elettronico al posto dei critici musicali.
Osservatore.
PS - In quanto alle lezioni di Bon Ton, preferiamo leggere il libricino originale di monsignor Monsignor Della Casa, che in quanto arcivescovo aveva il diritto di stare su di un pulpito.
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