giovedì 17 settembre 2015

Il cucchiaino di Mosca e il romantico Arlotta




Con questo blog cerco, in tempi bui, di mantenere alto il nome del Pensiero, di far riflettere ed offrire punti di vista che rischiano di passare per minoritari e un po' stupidi, magari, nell'imperare di ragionamenti che hanno come orizzonte la cancellata del muro di casa. Cosa certo più facile e gradevole che non fare i conti con la bruta realtà quotidiana: la quale, invece, ci impone (se vogliamo sopravvivere) di non essere ignorata.
Leggo sul blog di Mauro Novo, e resto sbalordita dal Consigliere Mosca. Essendosi tenuto in tasca il suo euro contro il becero invasore del carrello, ora è passato alla sponsorizzazione delle magnifiche idee della Regione Lombardia, capitanata da Maroni: la quale ha deciso di penalizzare gli albergatori che offrono (per un pugno di dollari) ospitalità ai rifugiati. 

Un'idea che nel grande flusso della Storia - nel magma di fughe che tracimano sulle prime pagine di tutto il mondo, che mettono in discussione ogni confine europeo e mobilitano eserciti - è come cercare di svuotare il mare con un cucchiaino. 
Un degno sponsor per una degna causa.

Di fronte a simili stature politiche, appare quasi un romantico l'Assessore Arlotta. Con le sue ideologie precise, con i suoi appelli appassionati,  parla dell'Africa Sub Sahariana - dove ci sono focolai di guerriglia in ogni paese - come di un'area senza "gravi" conflitti, come a dire che gli ospiti al Monte non hanno dunque titolo ad alcuna protezione: non so perché finora così poche notizie siano filtrate, ma se la Prefettura ha predisposto per loro un simile trattamento, è segno che c'è stata una domanda di asilo, e che essi vengono dunque assistiti in attesa di una decisione. 

Bisognerebbe almeno avere l'onestà intellettuale di spiegare questi iter, invece di lasciare fumo e mistero intorno ad ogni cosa, aumentando la confusione. 

Ma poi, la tesi del romantico Arlotta sembra che le "invasioni barbariche" siano una mia colpa. I miei atteggiamenti "aperti" le avrebbero favorite. Ma vi rendete conto? 
E' così comodo, si trova il mostro già preparato in confezione omaggio, e ognuno può tornare ad ammirare il proprio muro di casa.

Si sa, le donne buttano via i quattrini. E' rassicurante, tutto ciò. 
Così ora - dice lui - il Comune non può aiutare 70 famiglie sfrattate dall'ATC per morosità, perché io ho dissipato danaro. 
Dice Arlotta che il ChicoBum costava 30 mila euro, mentre ne abbiamo spesi 15 mila perché non abbiamo pagato - in seguito alle inadempienze dell'organizzatore - la seconda tranche della somma. I 25 mila euro di cui parla per "cementare" i container dei Rom, sono un puro azzardo strategico. I 40 mila euro l'anno per le case Bianco erano invece qualcosa in più: ma si possono sparare cifre a vanvera,  solo per amor di caccia alla strega? 

E finge, Arlotta, ancora una volta di ignorare che gli sfratti per morosità dell'ATC e di altri enti simili italiani sono centinaia di migliaia: un problema pesantissimo, con il quale la politica sarà obbligata a fare i conti in tempi rapidi. 
Non solo a Crescentino, che non è un'isola, e non ha muri se non quelli che vengono eretti dalla paura, dall'ignoranza e da chi le cavalca. 





3 commenti:

Anonimo ha detto...

MV, ammesso che le cose stiano come dice lei, non entro nelle questini contabili di lana caprina, l'ospitalità sua era volontaria e locale, ossia dipendente da scelte politiche dell'Amministrazione, mentre quella degli immigrati extracomunitari (mi riferisco a quelli che stazionano al parco Tournon sognando Balotelli - cosa del tutto legittima) è imposta da una situazione generale che non dipende dagli amministratori, ma è imposta dall'alto (sa bene che la maggioranza degli italiani non è favorevole - che massa di cattivoni vero?)
Ma passi- ma collegandomi a quello che ha scritto lei, qual'è la ratio, a suo parere, di alloggiare sine diem gli ospiti stranieri a spese dell'erario e invece considerare inevitabile e solo un po spiacevole lo sfrattare gli italiani dalle loro case se non pagano la tassina o non hanno reddito? (e magari metterci al loro posto gli "ospiti"? -
Non è più nemmeno una questione di numeri e di costi, perchè ormai gli ospiti sono più degli sfrattandi, quindi è proprio una questione di mentalità distorta.
Non sfugga la risposta questa volta. Grazie.
Zazzarino

unknow ha detto...

"sa bene che la maggioranza degli italiani non è favorevole"

Fonte?

MV ha detto...

Caro Zazzarino, ma che bel nomino si è inventato, bravo. La situazione generale "E' imposta dall'alto", lei dice? Ma intende la divinità in persona? Perché non posso credere che lei non veda almeno un telegiornale al giorno, e le immagini di quei disperati che hanno scelto la via dell'Est per entrare in Europa, e in Croazia e Ungheria vengono presi a spray al peperoncino, con i bambini in braccio... straziante.
Lei parla naturalmente di Crescentino, immagino, ovvero l'isola che non c'è come cantava quello là.
Non c'è ratio, in tutto quel che sta accadendo. Il particolare di alloggiare gli ospiti "sine diem" in questo momento è un problema tutto da risolvere non solo oltre il cancello di casa sua, ma in tutta Europa.
Si sente un po' meno solo?
Esca dal cancello, la prego. Quel che lei dice degli sfratti è un paradosso, il Governo prima o poi (ma se prima è meglio) deve metter mano a queste tematiche. Invece di togliere l'Imu per esempio, pensassero agli sfratti, invece di far le cose all'Italiana per sembrare splendidi, e lasciare invece un milione di problemi urgenti da risolvere, fra i quali questo.