mercoledì 15 giugno 2016

Ho rimesso la querela a Lorini della Gazzetta di Saluggia

Questa è una storia che finisce oggi, perché così ho voluto io. E' la storia di una querela che (al contrario di quanto appariva probabile, mi dice il mio avvocato sempre vincitore, Cosimo Palumbo) non si chiude con la condanna del convenuto,  come già era accaduto in passato con il giornale "La Periferia", ma questa volta con la semplice cancellazione del percorso giudiziario, per mio esplicito e dichiarato desiderio.
 La diffamazione - o comunque l'ipotesi di diffamazione - era datata 2012, quando ero Sindaca, e discendeva da uno dei numerosi articoli sulla CH4 nel quale il direttore della Gazzetta Umberto Lorini - con la sua usuale levità di giudizio nei miei confronti - mi definiva una "poveretta, che non distingue una mucca da un cumulo di mais". Dopo la presentazione della mia querela, il procedimento è andato avanti con il rinvio a giudizio di Lorini, e stamattina, finalmente, dopo 4 anni, si è tenuta al Tribunale di Biella (perché è la città dove si stampa l'ex settimanale) la prima udienza.
Chiamata a deporre in apertura, ho comunicato di rimettere la querela. Queste le mie semplici parole, messe a verbale: "Dichiaro di rimettere la querela nei confronti del dott. Lorini (soltanto più tardi ho scoperto che non è dottore, ha il diploma di istruzione superiore, ma amen) poiché è passato molto tempo dalla denuncia. Non essendo più sindaco, non essendomi ricandidata, desidero allontanarmi da questo clima e auspico di ricevere le scuse".
Le scuse non sono arrivate.  
Però la controparte ha accettato la remissione. Avrebbe potuto andare avanti di sua volontà nel procedimento, fino alla sentenza. E non lo ha fatto.
Lorini dovrà ora affrontare le spese del processo, ma è questo l'unico esborso cui è obbligato, per quanto riguarda il mio caso. So che ne ha altri, e forse non tutti i querelanti avranno la mia spontanea disponibilità a far miei i problemi degli altri. Già un amico cui avevo annunciato l'intenzione, mi ha quasi detto che sono pazza. 
Come primo mestiere, tento di fare l'Essere Umano e non lo sciacallo, a differenza di tanti altri che purtroppo ho avuto il modo di incontrare in questi anni che ho dedicato alla mia città. Ma, dicevo, negli ultimissimi giorni sono venuta a conoscenza di difficoltà del convenuto in giudizio, e non ho alcuna intenzione di aggravarle. La mia decisione è stata istantanea. 
Allontanarsi da quel clima si è rivelato fin da oggi un gran sollievo, e questo mi ripaga ampiamente di tutto ciò che in passato mi è stato scatenato contro con il desiderio - di parecchi - di trovare una povera legittimazione nel proporsi come miei avversari, quale che fosse il caso in discussione. Totò diceva che "si tratta di quaquaraquà a prescindere". Quando poi, stamani in tribunale  ho visto arrivare il consigliere/avvocato Mosca, chiamato da Lorini come suo testimone, ho capito subito quanto felice fosse la mia scelta di allontanarmi  da quel pianeta. 
Resterò io, sempre, Marinella Venegoni: anche senza le scuse del signor Umberto Lorini, e amen. 

16 commenti:

Umberto Lorini - la Gazzetta ha detto...

esimia,
c’è poco da atteggiarsi a magnanima. questa è una storia – giudiziaria – che Lei ha voluto avviare e Lei ha voluto concludere senza andare a sentenza. un po’ come gli ospiti di Marzullo, che si fanno la domanda e si danno la risposta. e siccome i tribunali sono già intasati da questioni più serie, e io ho già perso fin troppo tempo dietro a querele insulse come questa, ho accettato che si chiudesse qui.
contrariamente a quanto Lei afferma, non ho alcuna “difficoltà in giudizio”: ricevo querele da vent’anni a questa parte, e mai sono stato condannato. anche stavolta – come per tutte le precedenti – avevo prove documentali e testimoniali a supporto di quel che ho scritto. ma siccome Lei – Lei, non io – si è ritirata, non c’è stato bisogno di esporle davanti a un giudice. essendo però il rapporto tra l’Amministrazione Venegoni e la CH4 un argomento di interesse collettivo, e non volendo buttar via tanto lavoro di inchiesta, magari prossimamente le pubblicherò sulla Gazzetta. mi quereli di nuovo, se ritiene, e se ha tempo e soldi da sprecare.
non riceverà le mie scuse perché confermo tutto quanto ho scritto sulla vicenda della centrale CH4; tutto, compresa la frase che tanto L’ha irritata. se ha ancora un minimo di dignità, sia piuttosto Lei a scusarsi con i crescentinesi per i danni che ha provocato.
cordialità

Umberto Lorini
direttore@lagazzetta.info
(in possesso di licenza elementare)

Il laureato ha detto...

...come se avere una laurea fosse necessariamente indice di maggior intelligenza e capacità.

MV ha detto...

Tanti auguri a Lorini e alla sua cattiveria

Mv ha detto...

Caro Laureato, l'intelligenza è una dote naturale, quindi esiste a prescindere dagli studi. Le capacità si potenziano con lo studio, non necessariamente scolastico.

Il laureato ha detto...

Da cosa deriva quindi la sua abitudine di sottolineare la mancanza di laurea di questo e di quell'altro?

Piemunteis ha detto...

Povra dona, I me vei avriu dit ca l'è an bel bastart

mauro novo ha detto...

alla luce degli sviluppi e alla sua comunicazione ufficiale anche su mauro at large,,,,era meglio andare avanti nella causa
mauro novo

Gianduja ha detto...

Le difficoltà cui lei accennava Sindaca non rendono migliore questa persona

Anonimo ha detto...

È incredibile!!!
Vicende da fantasilandia,dove il nulla avanza!
Marinella sei super!!!
GMP

Vecchia amica ha detto...

Una persona squisita

Anonimo ha detto...

Non si lasci affascinare dal lato oscuro della forza.

Apprendista Yoda

Da 2 anni liberi! ha detto...

Lorini conferma tutto: GRANDE Lorini

Giovanni 2 ha detto...

Non so cara Venegoni se tutti abbiano capito che lei ha annullato o come si dice non lo so, la querela a questo signore perché qualcuno le ha detto che è in difficoltà. Non si trattava di ringraziare, posso anche capire, ma la reazione ha lasciato interdetti noi normali. Non capisco più dove va il mondo.

Anonimo ha detto...

Se il motivo della "grazia" sono le difficoltà della controparte, pretendere un ringraziamento, o far pesare il gesto, è più offensivo della frase incriminata. La reazione sarebbe comprensibile.
Fra l'altro, come dice il Direttore, i crescentinesi ancora aspettano le scuse per i disagi creati, la puzza offende molto di più di qualche parola, e pensi a quanto sono buoni, non hanno nemmeno fatto querele.
Boris

MV ha detto...

Guardi Boris, questa voleva solo essere una informazione, ovviamente dal mio punto di vista visto che il blog è mio. Se lei sa leggere, rilegga quel che ho scritto. Io mi sono augurata che l'imputato mi facesse le scuse, non che mi ringraziasse.
In quanto ai disagi creati, mi avete menata per il naso per anni, dal giorno che sono andata via più nessuno ha aperto bocca. C'era un percorso tracciato per mettere alle strette i proprietari e non so se è stato seguito. Lei usa come molti questa cosa in chiave politica, vada a farsi un giro in collina e anche oltre, se le riesce (ma a piedi).

Anonimo ha detto...

Un'ultima domanda, se vuole rispondere: aa se lei fosse una qualunque residente nelle zone appuzzate, (che lo sono tuttora, anzi, si sono estese, se non ci crede passi a suonare campanello per campanello e chiede lei personalmente) come si comporterebbe?
Boris