domenica 5 giugno 2016

I re degli ignoranti alla prova della Festa di San Crescentino

Anonimo ha detto...
Ma lei che dovrebbe sapere, quanti sono i residenti in centro? Molto pochi rispetto alla "grande Crescentino". E in quanto a crescentinesi, li può contare sulla dita di una mano. Nessuno ci va ad abitare se può evitarlo. Non c'è motivo sensato per investire in una casa del centro, se non per metterci dentro i migranti a 35 euro al giorno.
Starsky                                                                                                                                                                     
Celentano, che Giorgio Bocca definiva "Un cretino di 
talento", almeno si è autodefinito "Re degli ignoranti". Non a 
tutti capita così.

Prendiamo il signor Starsky, che ha mandato questo 
commento nel post precedente. Mostra di non aver mai letto 
notizie sulle città
oltre Fontanetto, né aver assimilato informazioni sulle risorse 
che costituiscono i Centri Storici ristrutturati. Sono stata in 
un paio di appartamenti rimessi a nuovo proprio in via 
Mazzini, e sono delle autentiche delizie architettoniche, 
arrampicate in mezzo ai tetti ad uso dei più accorti.

Cos'era via Barbaroux a Torino? Cos'è diventata, con i prezzi 
alle stelle, grazie al rinnovamento? E il centro di Chivasso? E 
ogni città rispettabile, dalla Lombardia all'Emilia-Romagna? 

Se le persone che dispongono di proprietà e danaro la 
pensano come Starsky, farebbero più in fretta a far buttare 
giù i loro 
muri, e lasciare le macerie che stanno comunque 
diventando, con l'aiuto 
di altri ignoranti come loro, senza una minima visione del 
futuro.

Ieri sera ho gironzolato come tutti per la Festa del Paese, e 
mi sono commossa nel vedere tutta quella gente a 
passeggiare, e ad ascoltare la musica dei Pink Floyd davanti 
al Gran Bar, a cura di Werter Ferrari e di Giorgio (della 
Corona Grossa, chi si ricorda...) bravissimo batterista e 
motore della band.

Era come vedere i Pink Floyd a Pompei, ma senza gli 
affreschi. Ormai tanti giovani sono abituati a vivere in mezzo 
alle macerie di Via Mazzini (e anche Piazza Caretto ormai non
scherza), sono nati che già tutto andava a ramengo e ben
poco è stato fatto, da santi benefattori di se stessi. Che Dio li 
benedica, e soltanto un miracolo illuminerà le menti di quelli
che ancora lì abitano ma non alzano mai gli occhi, non 
guardano mai le rondini, vivono con la loro scrostatezza e
non sono capaci di darsi una mossa e di far qualcosa di bello 
per tutti, ma soprattutto per se stessi (e anche per il proprio 
portafoglio) 


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