lunedì 28 agosto 2017

Come sconfiggere il grigiore sistemico di Crescentino (grazie Cristian)

Ha scritto Cristian, sul post precedente:

Questa mattina andando a lavorare decido di passare in mezzo al centro abitato di un paese anziché passare dalla solita tangenziale.
Tal paese conta ca 11.000 anime ed è pronto ai festeggiamenti del santo patrono (prossimo 11 settembre). Già oggi il paese è addobbato a festa, un marea di gagliardetti colorati diversi, uno per ogni rione (non so perché ma mi ricorda qualcosa del ns passato). Si respirava nell'aria la voglia di allegria.. 
Una volta Crescentino era così, quindi caro Ivan Ivanovic perché la proloco dovrebbe essere un doppione? perché anche a Crescentino l'unione tra pro loco e vari rioni non può dar vita a qualcosa di importante? 
Lo scorso Carnevale si era lanciata l'idea di far rivivere i rioni, spronando i cittadini a tirar fuori i vecchi stendardi (con poco successo aimè).. io sono stato uno dei pochi.. ma quante polemiche sul web.. (una delle main issue fu che i rioni si fondano su una storia inventata...bah)
Io credo che il grigiore che oggi avvolge Crescentino sia sistemico.. però bisognerà pur far qualcosa.. e c'è bisogno di tutti.


Ricordo a Cristian, e a tutti, che per esempio Gabriele Massa, da assessore, si era sbattuto non poco per far rinascere i rioni, e aveva collegato con la Festa dello Sport di settembre le famose bandierine delle varie zone con gare sportive, e il rione vincitore prendeva in custodia per un anno il dipinto di San Crescentino creato da Mariella Alemanno fino alla contesa successiva.
Sono stupidaggini? No, sono un modo per tenere coeso il senso della comunità, e divertirsi, e allenarsi per le gare allontanando la voglia di spaccare tutto e il disfattismo che si è aggravato negli ultimi tre anni.
Ma qui non voglio cominciare un pippone anti-Greppi o anti-Speranza. 
Voglio solo ricordare loro che lo spoil system (cioè l'ansia di buttar via tutto quello che hanno fatto quelli prima per cancellarne il ricordo) non sempre è un buon metodo.
In questo caso era già nata una piccola tradizione, le persone si erano messe insieme e tutto era avviato. Bastava continuare. 
Sul fatto che Gabriele si fosse inventato una bella cosa, non c'è dubbio. 
Non è che perché l'ha fatto lui sia ora diventata automaticamente una schifezza, vero? 
Ve la sarete mica dimenticata? 
Ma dai, sono passati poi 3 anni...
Cancella di qui, cancella di là, potete anche prendermi per i fondelli per le cose andate male, ma voi cari Amministratori in questo caso avete buttato via il bambino con l'acqua sporca.
E il grigiore, adesso, come ricorda dottamente Cristian, è sistemico. Cioè un dato di fatto diffuso che tutti hanno accettato, e se non se ne esce saremo un Paese di zombie (già un po' lo siamo).
Guardate, come ricorda Mauro da qualche parte, cosa fanno in paesi anche più piccoli, Fontanetto e addirittura Marcorengo che è una frazione. Ma vi pare logico che siamo finiti così male?
Come dice sempre Cristian, c'è bisogno di tutti, senza spoil system. 
Per prima cosa, una Pro Loco. Quando il Prajet avrà finito la sua bella festa e si sarà riposato, faccia un regalo al Paese e si rimetta in gioco in questo progetto. Vedetevi, parlatevi con gli altri tutti, anche con  quelli che vi stanno sui piedi. Eddaje.

Il Sindaco con la sua autorevolezza prenda in mano le redini di una prima riunione, e la smetta di consolare Speranza per le sue sconfitte: lui, ha già fatto come poteva, poverino. 
Altrimenti, non se ne esce.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Il costante calo demografico dei paesi citati ci dice che le bandierine e le feste della porchetta non servono a un bel niente. Qui si pretende di far camminare i morti, ma non si fa che emulare la fine del Cid Campeador... che conoscono bene i nostri Illuminati.
Non gliene frega niente a nessuno dei rioni e annessi e connessi, se si vuole organizzare una festa lo si faccia senza tante complicazioni, che viene anche meglio.
I volontari vanno dove porta il cuore, se si sentono rappresentati dal Prajet o dalla Croce Rossa ci saranno dei validi motivi, uno a caso è che sono poco politicizzati. E comunque non sono rose e fiori nemmeno per loro.
Gian Giangiovic

Anonimo ha detto...

A riguardo la C.R.I. ha sicuramente ragione. Non mi dica però che quelli del prajet non sono politicizzati perché nessuno ci crede.
Mar Mariovic