Le vicende ultime del PD, la sua quasi irrilevanza, la debolezza del segretario Martina, la questione renziana irrisolta, sono cose che fanno una tristezza pazzesca in questi tempi (per me e tanti altri) appunto tristissimi, duri, disumani, tutti propaganda e grassa ignoranza come va di moda oggi. Leggo sul sito de La Repubblica che a sua volta cita l'Huffington Post, della discesa in campo per la Segreteria del Presidente della Regione Lazio, Zingaretti (fratello del Montalbano tv) e mi auguro che qualcosa si muova, e che le guerre con i Renziani non affossino definitivamente quel che resta delCentro-Sinistra.
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"È tempo di reagire, senza paura". Nicola Zingaretti, finora unico candidato alla futura segreteria Pd, lancia la sua campagna elettorale fissando una convention da tenere il 6 e 7 ottobre, a Roma. Chiede ai partecipanti di portare "passione, idee e fiducia nell'altro". E parte proprio dall'impasse che sta attanagliando il partito.
"Ora basta - scrive in un blog sull'Huffington Post - possiamo continuare a lamentarci, dividerci, isolarci fino alla disillusione e all'irrilevanza, oppure possiamo decidere di guardare all'avvenire come al territorio della speranza, della solidarietà, delle opportunità per tutti". Il presidente della Regione Lazio alterna il richiamo al partito e l'attacco al governo gialloverde, definito di dilettanti: "Hanno trasformato il governo di un grande Paese in un'agenzia del dilettantismo e del rancore. Parlano una lingua gonfia di odio e di isterismo, che dice per poi negare di aver detto, che inganna i cittadini, disprezza gli avversari politici, irride la scienza. Indicano capri espiatori per sottrarsi sistematicamente alle loro responsabilità".
Zingaretti, che mercoledì prossimo interverrà alla festa nazionale dem, a Ravenna e poi a Cortona alla riunione di Areadem, di Franceschini, si è tenuto lontano negli ultimi mesi dagli scontri più duri all'interno del partito. Immagina una formazione aperta, dalla sinistra alla dottrina sociale cattolica. D'altra parte è il modello praticato in Regione, dove l'area che lo appoggia va da Sinistra italiana a Sant'Egidio. Peraltro nelle ultime settimane il governatore è riuscito a ottenere il sostegno di due consiglieri del gruppo misto, garantendosi una maggioranza nell'assemblea regionale.
Zingaretti per ora non ha avversari ufficiali nella corsa alla segreteria. I renziani non hanno ancora scelto lo sfidante (restano in pista i nomi di Richetti, Bellanova, Serracchiani). Martina non ha ancora sciolto la riserva. L'attuale segretario dem assicura, comunque, che le prossime primarie saranno entro maggio del 2019.
4 commenti:
Ho visto che i responsabili provinciali vercellesi si stanno già posizionando tra le fila zingarettiane. Sono maestri della metamorfosi ai fini della sopravvivenza politica e questo è un segno che il renzismo è morente.
Capisce anche lei caro Camaleonte che se il trasformismo è un ideale, non si va lontano
I due Zingaretti che c'azzeccano con la Sinistra? ..E comunque, se proprio proprio... dateci quello che fa il commissario... almeno l'attore lo sa fare, basta con le imitazioni.
Rai2
Ma lei è proprio tremendo...
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