Visto che il dibattito ferve fra il blog di Mauro Novo e questo mio piccino picciò, vi racconto che l'altra sera sono stata a Rocchetta Tanaro, abitanti 1.446, invitata alla festa del Paese dal mio amico medico condotto Paolo Frola. Una festa che dura più di una settimana, ogni sera qualcosa.
Piazza chiusa tipo la nostra Caretto, tavoli sparsi per la cena. Almeno un migliaio di persone.
Un palco lungo quanto un lato intero, contro un palazzo, sopra il quale c'era un gruppo di ragazzi intenti a smontare canzoni famose, miniaturizzandole in 30 secondi cantati, con sottofondo di tunz-tunz.
Non un capolavoro, anzi. Ma una cosa nuova, fresca, curiosa.
E chi ha portato uno simile show? Ho chiesto.
Risposta: "C'è una nuova Pro Loco, hanno tutti 25 anni. E' il loro debutto".
Il mio cuore è corso a Crescentino. Alla nostra estate di cui si parla così male dovunque.
Dove l'unica occasione di incontrare umani è andare ai rosari dei morti.
Dove se non ci fosse Il Portico con i suoi tavoli ad animare il Centro, sarebbe direttamente il cimitero.
Ma vi pare possibile?
Perché Crescentino non può avere una Pro Loco, che cosa spaventa l'Amministrazione, che cosa impedisce di mettere insieme persone, coagulare giovani finalmente, mescolare generazioni, uomini donne vecchi bambini?
Perché dobbiamo fare questa fine, che cosa abbiamo fatto di male (oltre a perdere le elezioni, naturalmente?)
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6 commenti:
Cara Marinella mi dispiace dissentire con Lei, ma a Crescentino serve di tutto tranne che una Pro Loco. In Città ci sono già più di trenta associazioni in attività che sanno fare bene il loro mestiere.... mostre, serate gastronomiche, teatro, balli e carnevale. Quello che manca è una cabina di regia che predisponga un calendario comune e si occupi di comunicazione.
Cinico Arditi
Ecco appunto, la Pro Loco dovrebbe essere la cabina di regia ma anche promozione, per conto della cittadinanza, con un rappresentante per ciascuna associazione che agisca nell'interesse collettivo. Che come si vede....
La cabina di regia la deve fare l'Amministrazione Comunale, un assessore alla cultura e alle manifestazioni accorto, che a fine anno convochi tutte le associazioni per redigere un calendario degli eventi dell'anno successivo. Una Pro Loco, per statuto Unpli, non può essere formata da associazioni, ma da comuni cittadini e sarebbe solamente un'altra associazione in più che va a sommarsi alle numerosi già esistenti. Cosa diversa sarebbe una consulta delle associazioni a cui potrebbero aderire i presidenti delle varie associazioni e coordinare i vari eventi.
Cinico Arditi
Frequento sovente le feste tra il Monferrato e l'Astigiano in paesi di circa 1000 abitanti o meno. Quasi tutti i paesi hanno un'associazione che organizza eventi bellissimi.
dottoressa Lei sa perché? Perché in quei paesi c'è tessuto sociale.
Perché c'è tessuto sociale? Perché non e' arrivata la FIAT.
Festaiolo
Caro Luigi Cinico detto Arditi, Ho letto diversi statuti perché volevo metter su la Pro Loco, ai tempi. A lei piace questo e amen. Ma intanto come dice lei è indispensabile avere un assessore alla Cultura che qui non c'è, che guardi l'anno nel suo complesso e s'inventi cose, la Nicoletta Ravarino per esempio è un genio sul costo zero e resa importante. ma tant'è, si è dedicata ad altro: La consulta delle associazioni è in pratica per me la Pro Loco o chiamiamola Genoveffa se lei preferisce. L'importante sarebbe che ci fosse. E guardi che mi sento santa non ho neanche fatto una battutaccia su alcuni personaggi: ché me ne sono venute in mente tante mentre scrivevo queste poche righe,
Caro Festaiolo, se avessimo ancora la Fiat o qualcos'altro del genere, i cittadini avrebbero più soldi in tasca sarebbero più felici e disposti a fare cose per la propria comunità. Noi abbiamo perso la verginità da quando la Teksid è arrivata, all'inizio dei '70, ed eravamo 4 mila circa e un paese agricolo, che anche a me sarebbe andato benissimo. si può vivere in tutti e due i modi, ma se c'è lavoro è meglio o no?
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