lunedì 23 luglio 2018

Le piante dei vasi di Piazza Caretto mandati a morire all'Ente Risi

Non so voi, ma io sono una grande appassionata del verde, e ancora ho in mente i vasoni eleganti che adornavano Piazza Caretto, con le piante che fiorivano d'inverno.
Dicono che le hanno tolte perché portavano ratti, caso unico al mondo.
Quelle che sono rimaste davanti all'ingresso del Comune non  sono tra l'altro curate, non sono state potate e aggiustate come si deve fare ogni  anno, e insomma sono lì poverine e selvagge.
I vasi che invece sono scomparsi, sono finiti - mi dicono - all'Ente Risi, con ancora le loro piante dentro che aspettano di morire.
Ma sì può lasciar morire delle piante che sono costate un sacco di soldi?
Inciviltà
Come se io, dopo aver contemplato la facciata del Calamandrei appena dipinta da una certa ditta vicina all'ora vicesindaco, e contrariata (come sono e come sono stata) per la mancata accuratezza del lavoro che si stava  già sfaldando (e così è rimasto nei secoli) mi fossi messa a  farci sopra anche dei graffiti. 
Ché, si sa, le facciate non si possono portare all'Ente Risi


4 commenti:

marco ha detto...

ahahahahah graaande

MV ha detto...

Meno male qualcuno con il senso dell'umorismo...

mauro novo ha detto...

Povere piante, proprio la destra che urla sempre allo sperpero del denaro, che vergogna.
Mauro Novo

Anonimo ha detto...

Loro non sperperano denaro! Basta vedere la nuova rotonda, i dossi alla bassa e al quartiere, la simil potatura di viale Po (a fine luglio), la sostituzione degli alberi in piazza Garibaldi, il taglio degli alberi sani in piazza Matteotti e Ierinò. Tutte opere primarie e inderogabili.