Il parroco Don Edoardo, e Don Paolo, lasceranno la comunità di Crescentino, presumibilmente nel mese di settembre.
L'annuncio è stato dato dal mitico Arcivescovo Marco a Vercelli in un incontro con il clero diocesano, nei giorni scorsi.
Per Don Edoardo si prospetta la parrocchia di Nepi, nel Viterbese: 9.600 abitanti circa, un bel lago, un'aria salubre, una bellissima vegetazione, e la produzione di un'ottima acqua minerale che viene commercializzata con successo. Niente zanzare, se ricordo bene.
Don Paolo è invece stato destinato in Puglia, a Monte Sant'Angelo in provincia di Foggia.
Se non ci fosse Radio Portici, qui le cose si saprebbero con grande ritardo. Ma la tradizione di questo mezzo povero (anche perché non costa niente) è ferrea, e talvolta ci becca.
Il Parroco è una figura importante, nelle piccole comunità come la nostra, non solo sotto il profilo religioso ma anche per il ruolo sociale, di catalizzatore di energie, di attività che se fatte con efficacia e senza pregiudizi coinvolgono l'intera cittadinanza. Un compito delicato, un punto di riferimento tale che io ancora penso con nostalgia a Don Eusebio che parroco non era ma durante la mia adolescenza si occupava di gioventù: quando "l'hanno mandato via" come si diceva sbrigativamente, ci ho fatto una malattia (e non solo io, ci fu persino una manifestazione, di noi papeta, quando si seppe).
Approfitto per ricordare la figura di Don Luigi Grandi che precedette Don Edoardo: il suo cuore somigliava al suo cognome, non ho mai visto un religioso così generoso con i poveri della sua parrocchia, aiutava con semplicità anche con le parole oltre che con la cassa, finché è stato bene.
Il mio rapporto con Don Edoardo è stato altalenante; ne ho parlato più volte su questo blog, anche in termini non esaltanti. Durante il mio mandato, siamo stati qualche volta come Peppone e Don Camillo, anche se io non ho i baffi.
Molti cari auguri a lui e a Don Paolo di un felice e proficuo futuro.
(Don Gian Maria se ho capito bene resterà qui).
2 commenti:
Un caro saluto ai due sacerdoti e un benvenuto a chi li sostituira'
mauro novo
Non sono più i tempi di una volta... è cambiata la società, sono cambiati i ruoli e i tempi...
Io rricordo con piacere don Luigi... un timido che, da solo, ha fatto tantissimo...
Altri tempi...
La Maria
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