Incomincia la stagione più bella, e per noi funestata dai famigerati "muschin" che sono in realtà zanzaracce pungenti.
Qualcosa in Comune avevamo provato a fare, nei miei due mandati. Già nei Novanta iniziò la lotta biologica, in collaborazione con una Università emiliana. In pratica si individuavano le zone dove venivano deposte le uova, e venivano trattate con enzimi che impedivano la riproduzione. Un procedimento non velenoso ma costoso, che abbisognava di anni per aver risultati.
Però si sa che io dopo 5 anni me ne vado, e arriva Greppi. Il quale cancella tutto e usa la chimica. Se ricordo bene è successo anche nel secondo mandato.
Adesso non so se l'argomento sia stato affrontato.
Ma ho trovato questo articolo del Wall Street Journal tradotto da Dagospia che racconta cosa si sono inventati in Florida, dove le zanzare sono qualche volta assassine. Molto interessante, l'esito di questi esperimenti, prima o poi speriamo arrivino anche da noi, e anche per i "muschin" meno molesti....sempre se non torna Greppi (scherzo)
ZANZARE KILLER NON CI AVRETE - IN FLORIDA UNA SOCIETA' DI BIOTECNOLOGIE STA RILASCIANDO MIGLIAIA DI ZANZARE GENETICAMENTE MODIFICATE PER CONTRASTARE LA SPECIE CHE DIFFONDE DENGUE, ZIKA E ALTRE MALATTIE INFETTIVE - I MASCHI SONO PROGRAMMATI PER TRASMETTERE UN GENE CHE NON PERMETTE ALLA FEMMINE DI SUPERARE LO STADIO DI LARVA - QUESTI INSETTI SONO ORMAI RESISTENTI AI PRODOTTI CHIMICI E ENTRO IL 2080 SI SARANNO DIFFUSI IN 159 PAESI NEL MONDO
Questa settimana, sull’arcipelago delle Florida Keys, le zanzare appena schiuse sciamano nei vasi di fiori umidi, negli pneumatici di scorta impregnati d'acqua, nei bidoni della spazzatura e nei canali di scolo. In sei quartieri, tuttavia, c’è qualcosa di nuovo che ronza nell'aria. Gli scienziati hanno modificato geneticamente migliaia di zanzare e, per la prima volta negli Stati Uniti, le hanno rese libere di riprodursi.
Questi insetti geneticamente modificati, conosciuti con il loro numero di modello OX5034, sono una propaggine di laboratorio della zanzara Aedes aegypti che trasmette dengue, Zika e altre malattie infettive. Dopo un decennio di dibattito pubblico e ritardi normativi, questi insetti vengono rilasciati dalla Oxitec, una società di biotecnologia britannica.
Utilizzando tecniche di ingegneria genetica, l'azienda ha alterato le zanzare maschio in modo che tramandino un gene che costringe le femmine ad aver bisogno di tetraciclina per sopravvivere. Senza, le femmine, che diffondo le malattie, muoiono quando sono ancora larve. I maschi alterati, che non pungono, cercano femmine selvatiche per accoppiarsi e diffondere il tratto letale alle generazioni future. A poco a poco, muoiono più femmine. Gli sciami si riducono e scompaiono, senza bisogno di insetticidi chimici.
La sperimentazione sul campo a Florida Keys è un passo fondamentale verso l'approvazione federale dell'Agenzia per la protezione dell'ambiente degli Stati Uniti, che ha concesso alla società un permesso di utilizzo sperimentale per il test. «Questo è un grosso problema», dice il biologo molecolare Anthony James dell'Università della California, Irvine, che sviluppa zanzare bioingegnerizzate ma non è coinvolto nel progetto.
Secondo gli scienziati della Stanford University e dell'Università della Florida , nonché di molti analisti di salute pubblica statunitensi, le zanzare Aedes aegypti stanno diventando resistenti agli insetticidi chimici e l'aumento delle temperature sta creando le condizioni per la loro diffusione in nuove aree.
Nelle Florida Keys, questi insetti, una specie invasiva, costituiscono solo il 4% delle zanzare ma sono la principale causa della diffusione di malattie. «Abbiamo bisogno di nuovi strumenti per combattere questa zanzara», ha detto Andrea Leal, direttore esecutivo del Florida Keys Mosquito Control District, dove è in corso il test.
Una ricerca dell’Università di Washington ha mostrato che a livello globale, l'incidenza della dengue trasmessa dalle zanzare è aumentata di 30 volte negli ultimi 50 anni, causando fino a 100 milioni di casi di malattia all'anno. Le cause sono l'urbanizzazione, i viaggi e l'aumento delle temperature. Il virus provoca oltre 20.000 morti all'anno. I ricercatori dell'Università di Oxford nel Regno Unito e dell'Università di Harvard prevedono che entro il 2080 la zanzara che trasmette la malattia si sarà diffusa in 159 paesi in tutto il mondo.
Zika, che può causare difetti alla nascita, infetta meno persone, ma circa cinque anni fa si è diffusa come un’epidemia in alcune parti delle Americhe. Finora, la febbre dengue è relativamente rara negli Stati Uniti, l’anno scorso a Key Largo ne sono stati segnalati 70 casi.
«Oxitec si sta preparando per i prossimi decenni, quando il cambiamento climatico farà aumentare il numero delle zanzare e le spingerà più a nord», ha detto il biologo Kevin Esvelt, direttore di Sculpting Evolution gruppo del Massachusetts Institute of Technology, che sta sviluppando nuove tecniche di modifica genetica per controllare la malattia di Lyme, le zanzare e altri parassiti.
Più in generale, il test sul campo è un momento critico nell'ingegneria genetica di intere specie di insetti portatori di malattie o di qualsiasi altro animale o pianta che si riproduce sessualmente in natura. Mentre le colture geneticamente modificate sono all'ordine del giorno, gli insetti geneticamente modificati devono ancora essere ampiamente introdotti ovunque.
«È un progetto di riferimento e rappresenta per noi una grande pietra miliare aziendale», afferma Gray Frandsen, CEO di Oxitec. «Penso che sia un passo molto grande per il campo».
I ricercatori di Oxitec stanno sviluppando in tutto otto specie di insetti geneticamente modificati, tra cui due tipi di zanzare che trasmettono la malaria, oltre a vermi, falene e mosche che predano raccolti preziosi. L’azienda è di proprietà della società di capitali di rischio Third Security con sede a Radford, in Virginia, e i suoi progetti sono finanziati da un mix di fondazioni e finanziatori aziendali.
Il 20 maggio Frandsen ha fatto anche sapere che la società si sta impegnando per modificare una particolare zecca, che costa agli imprenditori miliardi di dollari in bestiame perso. Il progetto è finanziato dalla Bill e Melinda Gates Foundation e da Clinglobal, società di servizi per la salute degli animali con sede nella nazione insulare di Mauritius, nell'Oceano Indiano: per il progetto hanno messo sul piatto una sovvenzione di 1,3 milioni di dollari. Come è successo per le zanzare in Florida, la zecca del bestiame è diventata ampiamente resistente alle sostanze chimiche utilizzate per controllarla, anche se si diffonde in nuove aree.
Ad aprile, la britannica Wellcome Trust, una delle più grandi fondazioni sanitarie di beneficenza del mondo, ha finanziato la società con 6,8 milioni di dollari per sviluppare modi per rilasciare più ampiamente le zanzare Aedes aegypti, tra cui un grande progetto pilota in tutta l'area in Brasile della durata di due anni.
Ottenere l'approvazione negli Stati Uniti, tuttavia, è importante per costruire la fiducia internazionale nella nuova tecnologia, afferma il dott. Jones della UC Irvine. «Una delle critiche a Oxitec e al settore in generale in altri paesi è: se questa roba è così buona perché non la usi in casa? La cosa fondamentale era ottenere il permesso di rilasciare queste zanzare negli Stati Uniti».
Nella guerra biologica del controllo dei parassiti, c'è sicuramente più di un modo per attaccare una zanzara, dicono i funzionari della sanità pubblica. Nelle Florida Keys, i funzionari hanno precedentemente sperimentato una tecnica che utilizza un comune microbo parassita chiamato Wolbachia. Quando le zanzare maschio portatrici di dengue con Wolbachia si accoppiano con zanzare femmine selvatiche che non hanno Wolbachia, le uova non si schiudono, secondo l'EPA e i Centers for Disease Control and Prevention.
Tuttavia, per quanto riguarda la biologia e la genetica di base, la zanzara è un bersaglio sfuggente. «Hanno questa incredibile resilienza nel loro genoma», afferma Flaminia Catteruccia della Harvard TH Chan School of Public Health, che ha contribuito all'ingegneria genetica delle zanzare. «Ciò che ci hanno mostrato più e più volte è [che] se non siamo molto sottili e se cerchiamo solo di ucciderli, troveranno una via d'uscita».
A dire il vero, non è solo l'umanità ad armeggiare con la biologia molecolare delle zanzare della Florida. i ricercatori della Johns Hopkins Bloomberg School of Public Health hanno scoperto che il virus della dengue stesso le sta modificando geneticamente per soddisfare le sue esigenze.
Secondo la loro ricerca pubblicata sulla rivista PLOS Pathogens il virus colpisce i geni che controllano il sistema immunitario dell'insetto, il suo comportamento alimentare e la sua capacità di percepire gli odori, rendendolo più affamato e più incline a mordere. In particolare, il dengue altera due geni costringendo la zanzara ad essere più lenta nel gustare i pasti, e dando al virus il tempo necessario a entrare nel flusso sanguigno umano.
2 commenti:
Cara Venegoni, trasecolo.
Ma prima, una captatio benevolentiae (si scrive così?). Avrei voluto fare un elogio brillante e - appunto - pungente della zanzara, ma non so scriver bene come lei; mi perdoni. Spero si accontenti delle poche righe che seguiranno.
Mi ricordo degli zanzaricotteri, ero costretto a letto, sì che ronzavano quelli, entravano nel mio dormiveglia, nei miei frastornati sogni mattuttini.
Ma le dico: con i denari spesi per gli zanzariccoteri non si poteva commissionare un bel monumento al nostro dittero endemico? Non parlo - badi bene - di una di quelle installazioni contemporanee provocatorie e concettuali, no, intendo un vero monumento, in materiale lapideo, neoclassico (si dice così?). Avrebbe attirato turisti, troupe, generato articolini, articolesse, polemiche...
Inoltre - stia attenta che qui mi supero - la nostra zanzara ha una potente carica semiotica: proteggendola e valorizzandola si accontenterebbe quasi tutti: dai fautori della biodiversità agli imbecilli dell'ironia a tutti costi.
Cara Venegoni - e mi scusi per il cara ma la stimo (altra captatio) - mi pare che lei abbia insegnato filosofia. Non si sarà mica dimenticata di quelli là, di Protagora e di Gorgia? Il suo pensiero non sarà stato per caso fagocitato dalla politica del fare, quella isituzional-tecno-pubblicitaria? (mi scusi per l'orrido composto aggettivale). Insomma, non avrà per caso preso la politica troppo sul serio?
Cordiali saluti,
Zan
Ps: date le sue innegabili e leggitime entrature politico-mediatiche, non potrebbe avanzare lei la proposta per la zanzara monumentale?
Caro Zan, troppo figo. Lei sa che dalle nostre parti non siamo per niente spiritosi, e le zanzare non danno nemmeno danaro, anzi danneggiano. Come direbbe un romano: nun ce provà...
Invece il monumento a Zan, volentieri. Quell'altro, però...
Un abbraccio e grazie per questa inusuale ventata di primavera.
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