Debbo ringraziare Mauro Novo e la popolarità del suo blog, che consente di comprendere le dinamiche di una cittadina dove c'è gente che si sbatte (qualche anno fa e anche adesso) per riportare a una dignità i beni culturali fino a una decina di anni fa annegati nell'oblio e nell'indifferenza.
"La costruzione risale al XVIII secolo, il sito dove fu eretta la chiesa venne acquistato nel 1707 per farne un’area cimiteriale della città e nel 1763 il Vescovo Solaro diede licenza per costruire una piccola chiesa cimiteriale, opera interamente finanziata con le elemosine dei fedeli. Quest’aspetto condizionò molto la costruzione dell’edificio che proseguì molto a rilento e con varie difficoltà. La chiesa giunse al compimento alla fine del XVIII secolo. Nel 1796 fu presentato un disegno per da parte dell’architetto Ferrero per la costruzione di un campanile. Nello stesso anno il Vescovo Filippo di Martiniana istituì la Compagnia delle Anime Purganti presso la stessa chiesa. Con l’Editto di Sanit-Cloud del 1806, la chiesa perse la sua funzione cimiteriale pur continuando ad essere officiata dalle Anime Purganti."
Ora, era un cimitero, fuori e poi dentro, e in tutta onestà l'aria all'interno non mi sembra delle più salubri, se ha un minimo di obiettività. La facciata è bella, ma dentro, insomma.... non diamogli dei meriti che non ha. Personalmente li dentro più di 5 minuti non ci sto. Parere mio, ovvio.
Bene, io immagino che questa persona non sia mai stata al Colosseo: di certo perché, con i suoi duemila anni, ha ospitato le lotte dei gladiatori con i leoni, e con le morti innumerevoli da entrambe le parti, deve ancora puzzare parecchio, secondo i ragionamenti del Sullodato, malgrado sia a cielo aperto. E così le altre arene della stessa epoca.
Ho sempre pensato che è meglio avere paura dei vivi che dei morti.
Ma poi, l'Anonimo/a (chissà perché penso sia una donna) non ha realizzato che in questa ex chiesa ci sono stati dei lavori, a cura dell'architetto della Diocesi di cui è proprietà, che sono durati alcuni anni, all'inizio del secondo decennio del secolo XXI, e c'è stata una pulizia non solo superficiale, un approccio storico per conservare quel poco che è rimasto dei colori dei bellissimi affreschi lavati poi via da un buco sul tetto che i volonterosi ma poco informati professionisti dell'epoca avevano lasciato, dopo avventure da Rin-tin-tin nel tentativo di provare lavori fai-da-te.
L'unica cosa tristissima è quella tenda verde da giardino, che chiude una zona ancora da mettere a posto dopo 10 anni. Quella sì è una vergogna.
Qualcuno dica al Parroco nuovo che ha un problema, a Crescentino, ed è quel giardino da mettere a posto e chiudere con una cancellata.
D'altra parte, mentre lottavo per cercare di far ristrutturare la chiesa, c'era chi voleva buttare giù l'edificio barocco del Prunotto, allievo dello Juvarra, per farci un bel parcheggio.
Cosa ci possiamo aspettare, se non l'ignoranza?