(Da "La Stampa", cronaca di Vercelli).
GIUSEPPE BUFFA
ROBERTA MARTINI
VERCELLI
Le intercettazioni proseguivano da settimane, ascoltate da un «pool» strettissimo di investigatori. Le cimici erano in sala giunta, nell’ufficio del capo di gabinetto e nella zona riservata al presidente. Hanno ascoltato e registrato tutto. E alcuni testimoni, sentiti subito dopo l’arresto del presidente della Provincia Renzo Masoero, sono stati messi di fronte a quelle registrazioni. A Palazzo di giustizia giovedì è stata una lunga notte di interrogatori. Seguita, ieri, da un’altra giornata piena per il procuratore Giorgio Vitari e il sostituto Antonella Barbera. Al centro dell’inchiesta, che ha portato il presidente della Provincia agli arresti domiciliari con l’accusa di concussione, ci sarebbe l’ex cava Ballina, un’area di 490 mila metri quadrati, alla periferia di Livorno Ferraris, «eredità» della linea ferroviaria ad Alta Velocità, che il Comune vuole trasformare in una discarica per rifiuti inerti.
E soprattutto i diecimila euro, consegnati da un imprenditore di Santhià, Gianni Tomalino, al presidente. E’ proprio questa consegna che viene interrotta, giovedì mattina, dagli uomini della polizia giudiziaria di carabinieri e Fiamme gialle. Arrivano in cinque, armati. Quattro lasceranno poco dopo il palazzo della Provincia, insieme al presidente, il quinto invece resterà a raccogliere carte e documenti.Masoero nella sua abitazione di viale IV Novembre, tace, vincolato dagli arresti.
Ma è la famiglia a fare quadrato: «I soldi sono il contributo volontario di un amico. Renzo non ha mai chiesto niente a nessuno». E parlano di «polpetta avvelenata», di un «trappolone» maturato in casa Pdl, nel momento caldo della campagna elettorale. Gianni Tomalino invece non si trova. Di lui si dice che sia un grande amico del presidente della Provincia, con una conoscenza maturata negli anni, mentre della terza persona presente alla consegna, nell’ufficio di Masoero, si sa che sarebbe sempre legato all’azienda santhiatese.L’inchiesta avviata dalla Procura non si limiterebbe però alla sola cava Ballina ma riguarderebbe anche appalti e concorsi, interni ed esterni, dell’amministrazione provinciale.
E sulla base di tutti i filoni di indagine ieri si è scatenato il tam tam delle notizie. Soprattutto infondate. Ci sono due arresti, a Livorno e a Vercelli. Masoero da Livorno è stato portato in carcere. Macchè. L’inchiesta si allarga (ipotesi invece molto più probabile). Ieri mattina è stato sentito a lungo, sempre come persona informata sui fatti, anche il capo di gabinetto della Provincia Iuri Toniazzo. «Gli inquirenti sono stati molto sensibili e umani - ha detto lasciando Palazzo di giustizia -. Ho vissuto questa vicenda sin dalle prime battute e sono talmente provato che mi sembra una cosa surreale».
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6 commenti:
quale politico precedente o attuale non ha avuto sostenitori economici nella sua scalata politica dove comincia l'illegalità? gli appalti sono pubblici ma nonostante tutto ci sono spesso scandali a livello nazionale regionale ecc la richiesta di dichiarare pubblicamente chi dona contributi ai politici per fare campagna elettorale credo che sia ormai una necessità perchè il filo di queste relazioni è diventato troppo sottile tutti sappiamo che nessun politico almeno all'inizio ha i fondi per fare la cosidetta carriera e quindi le amicizie che nascono fin dall'inizio si portano avanti in modo pericoloso per lo stesso politico poi se ci mettiamo i giuda del tuo partito il problema si moltiplica purtroppo negli ultimi tre anni nella provincia di vercelli il pdl ha dato il peggio di sè ai cittadini trarne le conclusioni su chi può ancora essere credibile in questa provincia
Gentile Marinella, qui si è persa l'abitudine a mettersi un nome prima del commento, se uno si vuole relazionare ai discorsi pubblicati, non sa come identificarli se non con l'ora, non le sembra ora di fare una campagna perché ritorni il nickname?
E comunque, a parte questo NON trascurabile particolare, è tristissimo che la campagna elettorale porti modelli di comportamento da non imitare. Secondo me, la Sinistra ha mantenuto comunque un profilo più alto. Certo le tentazioni stando all'opposizione ci sono di meno; e poi nella sinistra non ci metto tanto un ex sindaco locale, che fu salvato pure lui dalle prescrizioni....
A quanto pare Vercelli non è fuori dal mondo, siamo una provincia dove non succede mai nulla, ma quelle cose lì succedono.
Pinotto
Lo scippo della Presidenza del Calamandrei ha portato una bella sfortuna a chi l'ha orchestrato.
Si parlava giusto di rinnovamento in Provincia.... detto e fatto.
Se ci saranno le dimissioni di Masoero andranno tutti a casa, consiglierini e assessorini.
Spiace umanamente per la/le persone coinvolte, ma pagano una certa protervia nella gestione del potere.
Neanche il coraggio di dimettersi... .
Speriamo che gli elettori la prossima volta riflettano bene prima di votare.
Saluti
S.J.
Cavolo!C'è un blog che con questa vicenda si è portato ai livelli del sig."F" di una nota rete privata.
La realtà oggettiva è sempre più difficile da cogliere.
Che tempi!
Gino
spero caro mio che lei non si rivolga al mio blog, io ho dato una mia versione dei fatti cercando di non condannare una persona prima che fosse accertato del tutto cio' che è successo,
mauro novo
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