giovedì 24 settembre 2015

La riforma sanitaria, io e il mio incidente...

Scusate il ritardo...
Volevo festeggiare il vostra compagnia il quarto anniversario del mio incidente. Il 24 settembre 2011 sono stata investita in auto da una gentile signorina che andava come se fosse stata ad Indianapolis, e che non mi ha vista malgrado fossi vestita di rosso dalla testa ai piedi. 5 fratture, 2 operazioni, una settimana di ospedale. Una settimana dopo, in quei lieti giorni in cui mi si accusava di assenteismo fuori - e dentro, che è più grave - dalla maggioranza, ero in Municipio. Chiunque mi avesse vista ricorderà che a parte il paccone del tutore che custodiva spalla braccio etc, avevo anche una stampella. Già, perché non riuscivo a camminare, e all'ospedale di Chivasso dov'ero ricoverata non ce l'avevano fatta a capire il perché. Ma io ero molto impegnata, e con la stampella sono andata avanti senza fermarmi. 
Mi è venuto in mente perché ieri una persona che conosco, a Torino, è caduta. Al pronto soccorso del Mauriziano, poiché non riusciva a camminare, le hanno fatto una TAC. E le hanno trovato il femore incrinato: poco danno, venti giorni a letto, e amen. 
Invece io non camminavo da subito, all'Ospedale di Chivasso. Ma  a me la Tac non l'hanno fatta, ci mancherebbe. Anzi non mi hanno fatto nemmeno la risonanza magnetica, che sarebbe stata indispensabile per scoprire le due lesioni al bacino. Mi hanno fatto due volte i raggi, e non hanno trovato niente. E hanno lasciato perdere. Io non mi sono accanita a chiedere ulteriori esami, è vero. Ero ancora abbastanza sotto choc, poi ci ha pensato una mia amica medica, a prescrivermi la risonanza non appena sono stata dimessa e sono riuscita a tornare a Torino: e lì si sono scoperte le due lesioni, non curate, sulle quali ho camminato come potevo, che mi procurano ancora adesso dei mal di schiena mica male, e qualche blocchettino, con dovere di cure e ginnastica specifica.
Ma chi ha dato ha dato ha dato, come cantava quello là. Non sono qui per lamentarmi né denunciare nessuno, ormai è andata così e ri-amen. 
Però questo mio episodio personale mi è venuto in mente in questi momenti di revisione delle spese sanitarie. A Chivasso se la facevano già da soli la spending review, se non mi han fatto la risonanza magnetica sarà stato per risparmio, immagino. Invece la signora di cui scrivevo, grazie alla TAC, si può curare come si deve. 
A noi poveri ragazzi di provincia, capita invece anche di doverci ricordare degli incidenti che abbiamo subito un po' più del necessario, grazie ai "souvenir" che accade possano rimanere. Adesso, pensavo, cosa sarà di tutti noi con la proposta ai medici di prescrivere solo gli esami indispensabili, applicando un sacco di restrizioni? La classe medica è in rivolta, ma i pazienti o chi lo è stato sono inquieti assai. Inquieta pure io, con il senno di poi. 

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Bene, vedo che pian piano ci arriva. Magari quando ha tempo dia un'occhiata alle tabelle delle retribuzioni dei dirigenti dell'ASL, ogni tanto i suoi giornali preferiti le pubblicano. E verifichi se anche lì hanno fatto i risparmi.
I pazienti inquieti? Ma lei li sta sopravvalutando, perchè prima di essere pazienti sono anche elettori, e da bravi elettori votano come pecore sia il renzi che gli altri partiti dello sfascio. Da questo capirà che sono davvero molto "pazienti" e non c'è da aspettarsi nessuna lontana ipotesi di ribellione.
To4

MV ha detto...

Lei che ne sa dei miei giornali preferiti, intanto? E poi piano piano lo dica a sua sorella, non ho gli occhi foderati con le fette di salame, non difendo nessuno per partito preso. Ma nell'ultima parte del suo discorso c'è molto qualunquismo, che è il peggior male degli elettori italiani.