Da oggi sono senza Mimmo.
E' stata una giornata tremenda, distratta e ravvivata da un duecento telefonate più quelle che ho perso, più 458 sms che non ho nemmeno avuto il tempo di aprire.
Su Internet ho letto decine di ritratti di mio marito, uno bellissimo è stato pubblicato da Mauro che ringrazio: lo hanno scritto le ragazze dell'Indice dei Libri, il mensile che dirigeva, naturalmente gratis da lungo tempo.
Con Mimmo sto dal lontano 1974: lo avevo conosciuto poco dopo la morte di mia mamma, ed ero veramente a pezzi. E' stato un colpo di fulmine, non ci siamo mai più lasciati, anche se siamo in fondo stati insieme pochissimo, uno che viaggiava nei pericoli e una che girava nella musica, lui in Afghanistan e io a Londra, per dire.
Vite complementari.
E' stata una giornata tremenda, ma ho provato sollievo a non vederlo più soffrire. Gli ultimi giorni sono stati terribili, questa terapia del dolore ti porta via la persona che ami e che non riconosci più, lontana da te e da tutto per sopravvivenza. La sofferenza è tale, che per essere lenita ha bisogno di bombe autentiche.
Eppure Mimmo è stato fortunato. Dal 2005 quando gli diedero tre mesi di vita per un cancro al polmone (lui non fumatore ma frequentatore di guerre, nei suoi vetrini fu trovato metallo) ha vissuto 10 anni in perfetta salute, sempre sottoponendosi agli esami, prima che la bestia si facesse viva.
Non l'ho mai lasciato, mai abbandonato un momento. Anzi lui non ha abbandonato me, venendomi dietro a Crescentino e aiutandomi e consolandomi nelle tribolate vicende del mio secondo mandato di sindaca.
Ringrazio Dio di aver incontrato sulla strada della mia vita una persona così meravigliosa. E' stata una grande fortuna.
sabato 3 marzo 2018
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6 commenti:
Apprendo solo ora della scomparsa. Non ho avuto l’onore di conoscerlo, ma ho avuto il grande piacere di leggerlo. Buon viaggio Signor Mimmo e un grande abbraccio Marinella
Carissima Marinella, Ho appena appreso la tremenda notizia e sono rimasto letteralmente sconvolto. Avrei voluto usare il silenzio per non amplificare il Tuo già provato dolore ma, leggendoTi sul Blog, ho capito quale grande forza sia presente in Te per cui, anche se con velata titubanza, ho deciso di postarti queste poche righe.
Ho incontrato per la prima volta Tuo marito in occasione di una Messa di suffragio per i Tuoi Genitori nella Chiesetta di Cerrone (Ti ricordi?). Lo conoscevo solo attraverso i giornali e la televisione e stringergli la mano mi ha procurato un certo "imbarazzo" però Lui, con grande personalità, ha saputo immediatamente mettermi in condizioni di sminuire quel grande dislivello culturale che c'era tra di noi. Da quel giorno l'ho rivisto in diverse altre occasioni cogliendo i Tuoi sempre squisiti inviti per ricorrenze o, semplicemente "rimpatriate" scolastiche. Ci siamo pure incontrati sulla strada che da casa Tua porta ai Galli, percorso che utilizzavo spesso in bicicletta e dove con Te Lui passeggiava volentieri. Carissima Marinella, non ho nè la capacità nè la presunzione di elaborare un commento consono alla Sua memoria ma, credimi, è stato un Uomo che ha dato molto e ci lascia sicuramente parecchio da aggiungere alle nostre "conoscenze" personali!. Con le espressioni del mio cordoglio Ti abbraccio forte, forte. delio.
Caro Delio! Ti ringrazio di spezzare questo doloroso silenzio sul mio piccolo blog. Mi sono ricordata tutte le tappe dei nostri incontri. Anche la chiesetta di Cerrone, mannaggia non c'è più niente.
Grazie dell'affetto e di averlo espresso, e di aver raccontato Mimmo così bene com'era.
Sapevo che Mimmo ci teneva moltissimo a quell'impegno nella rivista di libri e sapevo che pochi avrebbero pensato di ripubblicare e di dare visibilità al pezzo, e' stata una mia scelta personale e ne sono contentissimo
un abbraccio
mauro
Gentilissima Marinella,
Io e la mia famiglia desideriamo esprimerle vicinanza in questo momento doloroso.
Alberto Bollo
Grazie a Preddy e ad Alberto Bollo per la loro vicinanza. Grazie a Mauro sempre acuto...
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