Un grande dolore, personale, la scomparsa prematura di Silvano Finoglietti, che fra meno di 15 giorni avrebbe festeggiato i 70 anni.
Una persona buona, tranquilla, con una simpatica indole polemica e il gusto delle battute.
Ogni domenica ci davamo appuntamento per il caffè, e litigavamo perché tutti e due volevamo offrire.
Un uomo animato da due passioni, il Torino e le bocce, sport nel quale era un campione.
Dovunque fossi, nel giorno della partita mi arrivava a tempo di record il risultato: se era negativo (come spesso è accaduto al Torino) seguivano improperi senza cattiveria, da tifoso deluso.
Ho seguito quotidianamente le sue peripezie nella salute. Era assai esperto di quel che gli succedeva, aveva frequentato per cinque anni la facoltà di medicina e poi aveva mollato. Dal ricovero in poi mi mandava report quotidiani, finché la situazione si è fatta ahinoi troppo seria.
Mi mancherà tantissimo.
Un forte abbraccio a Rossella.
martedì 15 gennaio 2019
sabato 12 gennaio 2019
A Crescentino è già primavera
Crescentino si sveglia solo con le elezioni, inutile negarlo. Mauro Novo con il suo blog deve già fare gli straordinari, le persone ricominciano a sentirsi protagoniste della propria vita e anche di quella altrui.
E' una primavera umana e sociale. Si spiega con il fatto che le attività culturali e sportive in città sono purtroppo pochissime e raramente riescono a scalfire il muro che i cittadini ergono intorno al proprio appartamento o alla propria casetta: certo nella mia epoca c'era la festa dello Sport inventata da Gabriele Massa, la festa dei rioni, c'erano tante attività culturali, Nicoletta era un fenomeno a inventarsi eventi a costo quasi zero, Gianni Taverna governava la differenziata e guai connessi, avemmo il primo parcheggio per auto elettrica con ricarica, che i successori chiusero. Si usciva e si comunicava, la città rinasceva anche fisicamente grazie a quel caterpillar che era Allegranza. Eccetera, eccetera, pur nel trionfo di trabocchetti e polemiche, si viveva anche se esplodeva il dramma della povertà.
Tutte cose cancellate dopo le drammatiche elezioni del '14 per fare di Crescentino il deserto dei tartari come diceva una volta Salvatore Sellaro. Il tema dell'Amministrazione invece ancora coinvolge, suscita ottimismi o pessimismi, fa fare il tifo che è l'unica cosa che agli italiani riesca bene.
Dunque l'intervista di Vittorio Ferrero con la quale annuncia su Mauro at Large e sulla Periferia la propria candidatura, ha come tolto il tappo a una bottiglia che da troppo tempo era chiusa.
Che cosa spera, la gente? In ogni elezione, che resti o se ne vada l'odiato inquilino di turno in Piazza Caretto, che arrivi o perda quello che si candida. Che le cose cambino.
Che cosa penso io?
Ve ne racconto una. Negli ultimi mesi del mio ultimo movimentato mandato, qualche tempo dopo che il mio vice dell'epoca mandò ai giornali la famosa lettera per stroncarmi le gambe mentre ero al Festival di Sanremo, e candidarsi come salvatore della patria, venne a trovarmi in Municipio per le sue cose della Cri il prode Ferrero. Lo guardai, così serio ed esperto di ogni argomento che riguardava la sua esperienza, e pensai che poteva essere un credibile candidato. Glielo dissi. Arrossì, non rispose. Forse 5 anni fa era troppo giovane, ma forse no (di questa faccenda della lista PD comunque parlerò prima o poi, perché sono anche stufa di essere accusata di aver mandato il PD a ramengo mentre in realtà cappottava da solo).
Non so come finirà, naturalmente, adesso Aspetto di vedere la lista, se sarà una pasta e fagioli o un delicato soufflé, prima di giudicare. Per una volta nella vita sono d'accordo con Alati che i partiti in sé non fanno schifo e non sono da evitare come la peste, e anzi guardate che bei risultati abbiamo con Di Maio e Toninelli (ultima barzelletta letta oggi: "I carabinieri si sono messi a raccontare le barzellette su Toninelli") che rispondevano al requisito di essere facce nuove e non appartenenti a schieramenti, come auspicherebbe Ferrero. Imbarazzanti per tutta l'Europa e anche per il New York Times che li prende per i fondelli in modo molto serio; se all'estero te ne parlano ti vergogni.
Ci pensi su, Ferrero. L'esperienza è utile, la militanza è utile. Nessuno nasce imparato, diceva quello là.
Però Ferrero si è in questi anni preparato, ha studiato, ha frequentato l'Università, lavora in un Comune e ne conosce i meccanismi. E' una persona per bene, senza interessi personali. Hai detto niente.
E' una primavera umana e sociale. Si spiega con il fatto che le attività culturali e sportive in città sono purtroppo pochissime e raramente riescono a scalfire il muro che i cittadini ergono intorno al proprio appartamento o alla propria casetta: certo nella mia epoca c'era la festa dello Sport inventata da Gabriele Massa, la festa dei rioni, c'erano tante attività culturali, Nicoletta era un fenomeno a inventarsi eventi a costo quasi zero, Gianni Taverna governava la differenziata e guai connessi, avemmo il primo parcheggio per auto elettrica con ricarica, che i successori chiusero. Si usciva e si comunicava, la città rinasceva anche fisicamente grazie a quel caterpillar che era Allegranza. Eccetera, eccetera, pur nel trionfo di trabocchetti e polemiche, si viveva anche se esplodeva il dramma della povertà.
Tutte cose cancellate dopo le drammatiche elezioni del '14 per fare di Crescentino il deserto dei tartari come diceva una volta Salvatore Sellaro. Il tema dell'Amministrazione invece ancora coinvolge, suscita ottimismi o pessimismi, fa fare il tifo che è l'unica cosa che agli italiani riesca bene.
Dunque l'intervista di Vittorio Ferrero con la quale annuncia su Mauro at Large e sulla Periferia la propria candidatura, ha come tolto il tappo a una bottiglia che da troppo tempo era chiusa.
Che cosa spera, la gente? In ogni elezione, che resti o se ne vada l'odiato inquilino di turno in Piazza Caretto, che arrivi o perda quello che si candida. Che le cose cambino.
Che cosa penso io?
Ve ne racconto una. Negli ultimi mesi del mio ultimo movimentato mandato, qualche tempo dopo che il mio vice dell'epoca mandò ai giornali la famosa lettera per stroncarmi le gambe mentre ero al Festival di Sanremo, e candidarsi come salvatore della patria, venne a trovarmi in Municipio per le sue cose della Cri il prode Ferrero. Lo guardai, così serio ed esperto di ogni argomento che riguardava la sua esperienza, e pensai che poteva essere un credibile candidato. Glielo dissi. Arrossì, non rispose. Forse 5 anni fa era troppo giovane, ma forse no (di questa faccenda della lista PD comunque parlerò prima o poi, perché sono anche stufa di essere accusata di aver mandato il PD a ramengo mentre in realtà cappottava da solo).
Non so come finirà, naturalmente, adesso Aspetto di vedere la lista, se sarà una pasta e fagioli o un delicato soufflé, prima di giudicare. Per una volta nella vita sono d'accordo con Alati che i partiti in sé non fanno schifo e non sono da evitare come la peste, e anzi guardate che bei risultati abbiamo con Di Maio e Toninelli (ultima barzelletta letta oggi: "I carabinieri si sono messi a raccontare le barzellette su Toninelli") che rispondevano al requisito di essere facce nuove e non appartenenti a schieramenti, come auspicherebbe Ferrero. Imbarazzanti per tutta l'Europa e anche per il New York Times che li prende per i fondelli in modo molto serio; se all'estero te ne parlano ti vergogni.
Ci pensi su, Ferrero. L'esperienza è utile, la militanza è utile. Nessuno nasce imparato, diceva quello là.
Però Ferrero si è in questi anni preparato, ha studiato, ha frequentato l'Università, lavora in un Comune e ne conosce i meccanismi. E' una persona per bene, senza interessi personali. Hai detto niente.
mercoledì 2 gennaio 2019
Campagna elettorale? 22 lettori di un post sulla CH4
Proprio l'altro giorno ho chiesto a qualche amico: ma della CH4 non parla più nessuno? E l'odore?
Niente di niente, mi è stato detto.
Si è parlato spesso di puzza politica, per la CH4. Il mio vicino di casa Mosca ci ha costruito sceneggiate a non finire, da quel grande istrione che è stato quando la mia presenza in Comune e il suo antifemminismo gli accendevano la fantasia. Quando scriveva le sue intemerate indirizzando ad Allegranza i documenti, e sottintendendo che il sindaco era lui, e io un'ombra, un burattino. Che nobile modo di far politica
Non mi ha nemmeno mandato un bigliettino quando è morto Mimmo, tra l'altro.
Si sono divertiti in tanti, a prendere per i fondelli quella che in giro, fuori da qui, aveva una sua piccola fama, andava in tv e che dunque a casa sua dov'era nata doveva affogare, in un fosso. Adesso tutti bravi, zitti zitti, peggio dei Cinquestelle con la politica di Salvini.
Ma tutte le volte che arrivano le elezioni - anche negli anni in cui ero lontana, dopo il primo mandato - la campagna elettorale finisce sempre un po' per essere contro di me, che pure sono convinta di aver fatto cose buone per il mio Paesello, non da sola naturalmente perché io non sono Napoleone, ma grazie a tutti quelli che lavoravano con me.
E comunque la CH4 ha puzzato eccome, e non ho dormito per mesi. Tutti i giorni a mandare i vigili ad annusare alle 6 di sera, a stilare un registro infinito. La Provincia gli avvocati, le cause, i proprietari che sparivano, non rispettavano i patti, e andavo a cercarli con i vigili... e non li trovavo.
Oggi la Ch4 scalda tutte le scuole di Crescentino, nessuno più si lamenta.
Stasera, tanti lettori tutti nello stesso giorno su quel post del 2010 mi hanno acceso la memoria.
Aspetto l'artiglieria. In piedi, sull'attenti.
Ciao, siete sempre i benvenuti. Vi conosco. Bene.
martedì 1 gennaio 2019
Buon 2019
Buon 2019 a tutti
Ci dovrà mettere pochissimo impegno, per essere migliore del 2018...
Marinella
Ci dovrà mettere pochissimo impegno, per essere migliore del 2018...
Marinella
Iscriviti a:
Post (Atom)