mercoledì 9 ottobre 2013

Inaugurata la Mossi&Ghisolfi

Giornata celebrativa, oggi, per il primo impianto di bioetanolo di seconda generazione al mondo, da biomasse non alimentari. L'inaugurazione è avvenuta alla presenza del ministro Zanonato, dell'ex ministro Profumo,  del governatore Cota, del presidente della Provincia Riva Vercellotti. 
E con il Prefetto, il Questore, il Comandante dei Carabinieri della Provincia di Vercelli c'era naturalmente anche il vostro sindaco che ha portato il saluto della Città, la Maggioranza e Consiglieri di opposizione come Piolatto, Rotondo, Speranza (io questi ho visto). Una mattinata di esposizione dei meccanismi e delle prospettive: in pratica, la bioraffineria di Crescentino fa da modello per coloro che vogliono mettere in piedi altrove impianti di questo tipo, in tutto il mondo. Questo la dice lunga sulla potenzialità di lavoro in città per i ristoranti (che già lavorano) e per gli alberghi, che invece non ci sono tranne un agriturismo del consigliere Greppi e un residence. Ma nessuno di quelli che dispongono di quattrini per iniziare una simile attività si è mai fatto finora parte attiva. Peccato, quando un centro come il nostro non è capace di usufruire delle potenzialità che si presentano: peccato, peccato, peccato. 
A far gli onori di casa il cav. Ghisolfi, padre e iniziatore di quest'impero 60 anni fa, come egli stesso  ha raccontato in apertura; e il figlio Guido che di questo stabilimento è il motore. Un uomo deciso e a tratti spiccio, l'ingegner Ghisolfi, come tutti quelli che sono abituati a comandare, con una miriade di figli e nipoti non tutti votati all'industria e una conoscenza profonda dei meccanismi tecnici delle sue attività, che ha spiegato con l'aiuto di filmati e diapositive. 
Un investimento da 150 milioni di euro. E' stato significativo l'intervento del ministro per le Infrastrutture Zanonato, che ha detto di passare il tempo a dialogare a Montecitorio con problemi di industrie che chiudono, e dunque quest'apertura rappresenta anche per lui un momento di sollievo ed ottimismo.
Lo stabilimento di Crescentino conta oggi 100 dipendenti, mentre gli addetti indiretti sono circa 200 (dati fornitimi dall'azienda). La speranza, come ho detto in pubblico nell'occasione, è di ulteriori assunzioni soprattutto nel nostro territorio, dove non c'è materiale umano tecnico, come periti e ingegneri specializzati, ma sicuramente la mano d'opera non manca. 
Ho poi pregato durante la mattinata il Governatore Cota, che è stato a sentirmi sotto gli occhi del Prefetto dott Malfi, di volersi occupare dell'ampliamento del ponte sulla Dora, ormai veramente troppo piccolo e stretto per un'attività di questo genere e per il traffico normale. Sarà mai la volta buona?

2 commenti:

preddy ha detto...

Se i soldi per il ponte sulla DORA non ci sono, almeno un semaforo, che regolamenti un senso unico alterato, è l'uovo di colombo, ma perchè nessuno ci pensa? Il ponte ha già fatto vittime, e una vittima avrebbe l'età di mio figlio oggi. Siamo nel 2013 e non si trovano i soldi per due semafori?
Paolo

MV ha detto...

Caro Preddy, lì è già provincia di Torino, che in sé è una cosa buona perché almeno tolgono la neve d'inverno, poi da noi lasciamo perdere... Veda che fine ha fatto anche l'autovelox a San Sivestro, niente di niente. Ieri l'ho detto, a Riva Vercellotti: "Io mi son dovuta rassegnare, perché se il comune di turno non è allineato politicamente, voi non ci filate". Questo penso, questo è. Però mi diceva Greppi che lui con la Bresso non ha mai avuto problemi, con la Regione. Ma la situazione è invertita ora, e tanti saluti a soreta come dicono a Napoli.