mercoledì 29 aprile 2015

Bersani: "Questo non è più il mio partito"

In queste giornate storiche e convulse, il PD sta cambiando pelle. La confessione storica fra le storiche, è quella dell'ex segretario Pierluigi Bersani. 
C'è qualcuno che ha voglia di dire che cosa ne pensa?

Un estratto dall'intervista comparsa sul "Corriere della Sera"

Bersani: "Non è la ditta che ho creato. Io posso prendere le sberle, l'Italia no" 

Intervista a Pier Luigi Bersani di Monica Guerzoni - Corriere della Sera

di Pier Luigi Bersani,  pubblicato il 29 aprile 2015
Ha l’aria mesta Pier Luigi Bersani mentre sale lo scalone di Montecitorio e si ferma davanti alla porta della commissione Attività produttive: «Vedo tanta tristezza in giro, tanta tristezza...». 

Per settimane si è sgolato, si è appellato al senso di responsabilità del presidente del Consiglio, lo ha implorato di non mettere la fiducia sulla legge elettorale, come nella storia d’Italia è accaduto solo due volte: sulla legge Acerbo del 1923 (all’inizio del ventennio di Mussolini) e sulla cosiddetta legge «truffa» del 1953. Gli ha chiesto di farsi carico del pericolo di una spaccatura irreparabile del Partito democratico, ha persino evocato il rischio di una dolorosa scissione. Ma niente, Matteo Renzi ha tirato dritto. 

Davvero non voterà la fiducia? 

«Davanti a scelte di questa portata, ognuno deve assumersi le sue responsabilità. Vedremo cosa fare assieme e poi vedrò cosa fare io». 

Giudica sbagliata la scelta del premier di legare la legge elettorale alla vita del governo? 

«Sì, perché qui il governo non c’entra niente. A essere in gioco è una cosuccia che si chiama democrazia». 

Perché Renzi ha deciso di forzare? Nella minoranza si parla di prepotenza... 

«Lui è in natura così». 

E com’è la natura di Renzi? 

«Non è una bella natura». 

È rimasto spiazzato dalla prova di forza? 

«No, io non avevo dubbi che avrebbe messo la fiducia. Ma che bisogno c’era? Si dice che la gente non capisca di che cosa si sta discutendo in Parlamento. Ma insomma, tocca a me spiegarlo?». 

Anche a lei, sì. 

«Può essere che tocchi anche a me, ma tocca a tutti. Parliamo delle regole del gioco, parliamo della nostra democrazia. Una cosa che non riguarda Bersani contro Renzi». 

Il premier le ha dato una bella sberla mettendo la fiducia. 

«Ma io, se serve, di sberle ne prendo quante volete. Il problema non è Bersani, è l’Italia». 

Col voto contrario di una parte della minoranza sarà la fine della ditta? 

«Non è più la ditta che ho costruito io. Questa è un’altra cosa, un altro partito». 

7 commenti:

Anonimo ha detto...

Penso che Bersani abbia perfettamente ragione. Ma qual è l'alternativa? Salvini o Grillo? Povera Italia!
Renziano pentito

MV ha detto...

Caro Renziano Pentito, certo che no. A mio parere, bisogna restare e imparare a discutere all'interno. E poiché Renzi è tutt'altro che stupido, mi auguro qualche piccolo colpo di scena e tentativo di rimettere la politica del suo partito al centro. (o no?)

Anonimo ha detto...

Renzi sicuramente non è stupido, anzi forse troppo furbo. Ma ormai che differenza c'è da Berlusconi? Forse solo le olgettine, almeno speriamo.
Renziano pentito

Pieno di dubbi ha detto...

Cara Sindaca mi sembra davvero l'ora di cominciare a pensare dove si darà a parare dopo questi giorni di Montecitorio, e se rimarranno o no nella storia della sinistra. Secondo me anche guardando i sondaggi l'epoca dell'extra sinistra più in là del PD è un po' finita, i giovani sono meno ideologizzati e più pragmatici e scelgono i 5 stelle che non hanno poi un'idea del mondo nel quale vorrebbero vivere, né ideali secondo me, lo so sono parole polemiche ma la penso così.

mauro novo ha detto...

io invece dico che le decisioni bisogna prenderle e anche i rischi bisogna prenderli, come sapete tutti sono un renziano convinto, capisco anche pero' il disagio di vedere il piu' grande partito della sinistra in Italia, in mano a un 40 enne che non e' proprio di sinistra.....ma Renzi non e' Berlusconi anche se lo puo' vagamente ricordare in certi atteggiamenti.
Dico una cosa pero'....anch'io preferirei un attimo in piu' di collegialità e di comprensione reciproca.
mauro novo

dins ha detto...

Renzi non è Berlusconi. È molto peggio.

Anonimo ha detto...

Concordo.. è molto peggio, perchè per quanto arraffone e speculatore è uno che gli altri li ascolta ed ha un briciolo di umanità, e lo dico da antibelusconiano da sempre.

Mi spieghi Novo la ratio di aumentare l'iva sul Pellet, che è equivalso a quasi un euro al sacco, e che lo usano i poveracci per risparmiare sul Gas, e al contempo ridurre quella sugli inutili ed elitari Ebook.
Opera del suo genio...
Freddoloso