Bene, a sinistra su questi temi sono noiosi o almeno poco interessanti.. Tranne D'Alema, che fra le scarpe di Prada (come Ratzinger) e la barca a vela, ha sempre offerto materiale succoso al mondo del gossip (pettegolezzo, ma adesso parlan tutti in inglese, anche quelli che non lo sanno). Intelligente assai, molto arrogante (un tratto che condivide con Renzi), il vecchio Massimo adesso è nel suo periodo del vino. E giusto per perdere e farvi perdere un po' di tempo, ecco un exploit di Dagospia su una sua visita a Londra per vender vino, durante la quale non rinuncia (meno male) a polemizzare con la Patria. Anzi, con una certa Patria...
da DAGOSPIA, tratto dal "Fatto Quotidiano".
“BAFFINO” UBRIACA LONDRA - D’ALEMA PORTA IL SUO VINELLO NELLA CITY E STAPPA BOTTIGLIE PER 60 INVITATI TRA CUI GIGI D’ALESSIO, NANCY DELL’OLIO, GIANNA NANNINI E L’AMBASCIATORE TERRACCIANO - IL COLPO DI TAPPO A RENZI: “CHI SOSTIENE DI FARE COSE NUOVE, NORMALMENTE MENTE”
Nonostante la produzione limitata, 25-30 mila bottiglie l'anno, l'ambizione di Massimo D'Alema è di presentare e vendere il suo vino a un pubblico internazionale: “Ma noi non vogliamo rottamare nulla. Non amiamo i tweet, preferiamo leggere libri. La storia insegna che nulla si crea, nulla si distrugge, ma tutto si trasforma”…
Da il “Fatto Quotidiano”
Udite udite, qui parla Londra: il vino di Massimo D'Alema - annuncia ieri un british zero lancio Ansa - "sbarca" nella City. Testuale: "Presentata nel corso di una cena italiana la produzione dell' azienda La Madeleine, di proprietà dell' ex premier. Sessanta selezionati invitati - tra i quali l' ambasciatore italiano Pasquale Terracciano, Gigi D' Alessio, Nancy Dell' Olio e Gianna Nannini - hanno potuto assaggiare i vini di Massimo D'Alema nel corso di una serata organizzata dal ristorante "Gola".
"La sfida è fare meglio dei francesi', afferma l' ex presidente del Consiglio, per il quale 'Londra è una piazza importante...". E ancora: "Nonostante la produzione limitata, 25-30 mila bottiglie l' anno, l' ambizione di Massimo D'Alema è di presentare e vendere il suo vino a un pubblico internazionale (...). 'Ma noi non vogliamo rottamare nulla. Non amiamo i tweet, preferiamo leggere libri. La storia insegna che nulla si crea, nulla si distrugge, ma tutto si trasforma. Chi sostiene di fare cose nuove, normalmente mente', chiosa con ironia Massimo D' Alema, rivolgendo apparentemente qualche puntura di spillo in direzione di Palazzo Chigi".
Nientepopodimeno.
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