mercoledì 21 ottobre 2015

E Massimo D'Alema a Londra si dedica al vino

I pettegolezzi sono un fenomeno raramente significativo dal Centro-Sinistra in là (verso sinistra). A destra, invece si danza. Grillo che fa il figo nella sua villa o sul motoscafo in Sardegna (ma lui vive da uomo di spettacolo, com'era e come resta...), Berlusconi con più castelli di Eulalia Torricelli da Forlì della vecchia canzone (ma lui vive da uomo di spettacolo, e non stendiamo un velo su Ruby e le Olgettine e la morosa napoletana...), il bel Casini con i suoi casini nel giro della famiglia Caltagirone (non si sa più nulla però, ultimamente), Salvini che fa il bullo accanto alla tv girl Elisa Isoardi, una che più in cerca di pubblicità di così non si può.

Bene, a sinistra su questi temi sono noiosi o almeno poco interessanti.. Tranne D'Alema, che fra le scarpe di Prada (come Ratzinger) e la barca a vela, ha sempre offerto materiale succoso al mondo del gossip (pettegolezzo, ma adesso parlan tutti in inglese, anche quelli che non lo sanno). Intelligente assai, molto arrogante (un tratto che condivide con Renzi), il vecchio Massimo adesso è nel suo periodo del vino. E giusto per perdere e farvi perdere un po' di tempo, ecco un exploit di Dagospia su una sua visita a Londra per vender vino, durante la quale non rinuncia (meno male) a polemizzare con la Patria. Anzi, con una certa Patria...

da DAGOSPIA, tratto dal "Fatto Quotidiano".

“BAFFINO” UBRIACA LONDRA - D’ALEMA PORTA IL SUO VINELLO NELLA CITY E STAPPA BOTTIGLIE PER 60 INVITATI TRA CUI GIGI D’ALESSIO, NANCY DELL’OLIO, GIANNA NANNINI E L’AMBASCIATORE TERRACCIANO - IL COLPO DI TAPPO A RENZI: “CHI SOSTIENE DI FARE COSE NUOVE, NORMALMENTE MENTE”

Nonostante la produzione limitata, 25-30 mila bottiglie l'anno, l'ambizione di Massimo D'Alema è di presentare e vendere il suo vino a un pubblico internazionale: “Ma noi non vogliamo rottamare nulla. Non amiamo i tweet, preferiamo leggere libri. La storia insegna che nulla si crea, nulla si distrugge, ma tutto si trasforma”…

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dalema con il suo vinoDALEMA CON IL SUO VINO

Udite udite, qui parla Londra: il vino di Massimo D'Alema - annuncia ieri un british zero lancio Ansa - "sbarca" nella City. Testuale: "Presentata nel corso di una cena italiana la produzione dell' azienda La Madeleine, di proprietà dell' ex premier. Sessanta selezionati invitati - tra i quali l' ambasciatore italiano Pasquale Terracciano, Gigi D' Alessio, Nancy Dell' Olio e Gianna Nannini - hanno potuto assaggiare i vini di Massimo D'Alema nel corso di una serata organizzata dal ristorante "Gola".

"La sfida è fare meglio dei francesi', afferma l' ex presidente del Consiglio, per il quale 'Londra è una piazza importante...". E ancora: "Nonostante la produzione limitata, 25-30 mila bottiglie l' anno, l' ambizione di Massimo D'Alema è di presentare e vendere il suo vino a un pubblico internazionale (...). 'Ma noi non vogliamo rottamare nulla. Non amiamo i tweet, preferiamo leggere libri. La storia insegna che nulla si crea, nulla si distrugge, ma tutto si trasforma. Chi sostiene di fare cose nuove, normalmente mente', chiosa con ironia Massimo D' Alema, rivolgendo apparentemente qualche puntura di spillo in direzione di Palazzo Chigi".
MASSIMO D'ALEMA OTRICOLI PRESENTAZIONE DEL SUO VINOMASSIMO D'ALEMA OTRICOLI PRESENTAZIONE DEL SUO VINO
Nientepopodimeno.

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