sabato 5 novembre 2016

I grillini che chiudono tutto (e Greppi, e Salvatore, e la Mossi&Ghisolfi))

Con il passare del tempo, stiamo imparando in che cosa consista la  tecnica grillina dell'amministrare. Prima cosa (Torino) disfare quel che si può delle amministrazioni precedenti: via la Fondazione Cultura (la Cultura attualmente dà da mangiare ai torinesi, per quanto ancora non si sa), via il Festival Jazz ("che costa caro", ma portava tanto lavoro), via via via. In questo senso, colgo una valenza grillina anche nel nostro Greppi, che quando può dice esplicitamente di voler cancellare tutto ciò che è stato fatto sotto la mia Amministrazione (per fortuna non farà i buchi nelle strade che abbiamo passato il tempo a riparare).

A Roma, la Raggi ha già detto molti no: alle Olimpiadi, alla Nuvola dell'Eur costata cifre assurde, e ora ha messo in liquidazione "Roma Metropolitana", la società che si occupa appunto della Metro e che ne ha combinate di ogni. Tutto giusto, in teoria. Ma ieri una paginata di Repubblica, raccontando questi no, titolava: "Non fare per non rubare/ Il vicolo cieco anti corrotti".
Ci siamo capiti.
Dovere di un amministratore è progettare non solo per riparare dai danni le città, non solo fare manutenzione ordinaria come ognuno farebbe a casa propria (meno che a Crescentino, questo è certo purtroppo) ma guardare avanti per favorire attività e sviluppo nell'ambito di quel che si può nel proprio territorio.
Il lungo preambolo è utile perché penso a Salvatore che in settembre ha detto che  la vecchia Giunta "si era svenduta la città per qualche milione". 
A parte i posti di lavoro (che ci sono stati e ci sono), senza i lavori che i soldi di mitigazione della Mossi&Ghisolfi hanno consentito per la Città, Crescentino sarebbe ancora più Aleppo di quel che è oggi. Nessuna Amministrazione, soprattutto in un territorio depresso come il nostro, avrebbe rinunciato a quell'opportunità, e lo dico io che all'inizio ero contraria, proprio per i problemi della puzza (e ho fatto mettere filtri di ogni tipo, che sono serviti finché è durato quel progetto lì).
Certo poi quel progetto, che nel contesto iniziale sembrava avveniristico, ha preso un'altra piega dopo il  drammatico suicidio di Guido Ghisolfi, che di tutta l'iniziativa era il padre padrone, forse anche non in pieno accordo con il resto della sua famiglia. 
Certo le aziende, in ogni città, se di quel tipo, vanno seguite e incalzate, vanno tenuti d'occhio i valori delle emissioni. E' un dovere di ogni Comune, questo: ma d'altra parte senza M&G a Crescentino ci sarebbe stato il nulla, come il presente drammatico ci insegna. 

10 commenti:

Carle ha detto...

Che piega ha preso il progetto?

sottosopra ha detto...

io credo che tutti, più o meno, tentino di azzerare il lavoro delle giunte precedenti per tornaconti personali...per quanto riguarda il caso di torino e roma, torno a dire che comunque la partita finisce quando l'arbitro fischia e da li partono le moviole ecc ecc...è vero: sembra tutto un no...però ho letto che da poco abbiamo pagato il debito di italia 90...mannaggia quanto tempo è passato...e il delle alpi ora non esiste più...quanti sprechi di denaro però...no? aspettiamo e vediamo...certo che di quella massa di ******, il povero fassino di certo era il più onesto....

Carle ha detto...

Che piega ha preso il progetto dott.sa Venegoni?

Reavs ha detto...

Ci dice quali filtri ha fatto mettere?

Carle ha detto...

Uno viene qua per informarsi, chiede informazioni su un articolo e non viene minimamente considerato. Mah

MV ha detto...

Eccoci caro Carle protestatario e caro Reavs interrogante, non vorrei farvi attendere troppo ma capita, e la faccio lunga.
Dl 2009/10 a oggi è come se fosse passato un secolo, per tanti versi, e per tutti i cambiamenti geostrutturali ed economici che ci sono stati. Il progetto M&G ha preso un'altra piega che è sotto gli occhi di tutti credo, dopo la drammatica scomparsa di Guido Ghisolfi di cui parlavo nel mio post.
Ma io adesso ne so quanto lei, vedo solo che prima la puzza non c'era, l'ambizione era quella di un impianto avveniristico con un concept da vendere in tutto il mondo per la produzione di bioetanolo, anche contro gli alti costi del petrolio. Poi il prezzo del petrolio sappiamo che è crollato, il progetto avrà preso un'altra piega, e da poco è comparsa (ed ora nuovamente scomparsa per fortuna) la puzza; sarà segno di un cambio di conduzione o di sistema o produzione.
Magari dal Comune qualcosa dovrebbero far sapere alla popolazione: ma vedo che il Sindaco ha seguito la vicenda con attenzione e puntualità e me ne compiaccio. Lui ne sa più di tutti, d'altra parte, avendo in casa un impianto a biomasse che non puzza non è mai puzzato o almeno mai nessuno si è lamentato, il che è quasi un miracolo. Greppi è sempre fortunato: avessi io un edificio storico in centro come ha lui, che è stato sventrato e ora giace da mesi senza proseguimento di attività, e hanno pure portato via la gru, e sento dire che i lavori sono stati bloccati da non so quale problema spinoso o addirittura giudiziario... avessi tutto questo sulle spalle, dico, sarebbero fioccate denunce e interrogazioni del De Cuius e titoloni sul giornali, e reprimende dell'opposizione, e anche se innocente sarei stata additata al pubblico ludibrio. Non è facile essere Venegoni, a Crescentino: è molto più facile essere Greppi.
In quanto ai filtri della M&G, Caro Reavs, ricordi che non sono un tecnico. In conferenza di servizi, durante il percorso verso l'impianto, chiesi come sindaca che venisse aumentata la protezione della salute dei cittadini, attraverso filtri e quanto si ritenesse necessario. So che fu fatto, e mi ricordo che poi in un breve viaggio in auto dov'eravamo solo noi due, Ghisolfi ed io, lui si lamentò dei costi che aveva dovuto sostenere per questo e altro. That's it.

Carle ha detto...

Guardi, noi abbiamo un paio di amici che lavorano in quell'azienda e abbiamo chiesto anche a loro cosa fosse cambiato.
Ci hanno detto che dalla morte di ghisolfi non è cambiato niente. Bioetanolo da vegetali si faceva prima e bioetanolo da vegetali fanno adesso.

MV ha detto...

Caro Carle, ma mi fa sprecare tutto sto fiato scritto e lei ne sa più di me? Certo che sono i vegetali che cambiano, questo è sicuro, la vecchia arando dona non è decollata, nessuno si è fidato a seminarla, anzi pochi pionieri che poi han fatto marcia indietro.

MV ha detto...

ARUNDO DONAX ACCIDENTI AL CORRETTORE.

Carle ha detto...

Chiedevo perchè magari lei aveva informazioni maggiori di due semplici operai