M&G Polymers Usa, controllata americana di Mossi e
Ghisolfi, ha presentato la richiesta di protezione dai creditori secondo la procedura
del «Chapter 11» della legge
fallimentare americana. Il ricorso alla procedura del
Chapter 11 da parte di M&G
Polimers dovrebbe «attrarre» anche le altre società
americane del gruppo alla
protezione dai creditori.
Il gruppo, che nei giorni scorsi ha presentato la richiesta di concordato preventivo per le attività italiane, è anche alla ricerca di finanziatori per completare il progetto dell’impanto di Corpus Christi, in Texas, i cui ritardi e aumenti di costi sono all’origine del dissesto del gruppo.
Secondo quanto ricostruito, il fondo Och Ziff - uno dei principali creditori del gruppo - sarebbe tra i soggetti interessati a finanziare l’operazione. L’aumento dei costi per l’impianto di Corpus Christi, che dovrà produrre Pet e materie prime per la sua lavorazione, ha causato un aumento del debito del gruppo del 32%, a 1,8 miliardi di euro.
Il gruppo, che nei giorni scorsi ha presentato la richiesta di concordato preventivo per le attività italiane, è anche alla ricerca di finanziatori per completare il progetto dell’impanto di Corpus Christi, in Texas, i cui ritardi e aumenti di costi sono all’origine del dissesto del gruppo.
Secondo quanto ricostruito, il fondo Och Ziff - uno dei principali creditori del gruppo - sarebbe tra i soggetti interessati a finanziare l’operazione. L’aumento dei costi per l’impianto di Corpus Christi, che dovrà produrre Pet e materie prime per la sua lavorazione, ha causato un aumento del debito del gruppo del 32%, a 1,8 miliardi di euro.
Tra i creditori della M&G
Polymers Usa figurano anche
due banche italiane: Unicredit,
che ha rilasciato lettere di credito per 15,7 milioni di euro, e
Monte dei Paschi (filiale di
New York) per un prestito di 10
milioni di euro. Gli altri creditori sono in prevalenza fornitori di materie prime per la realizzazione di materiali plastici.
Tra gli altri creditori bancari del gruppo figurano, per le attività all’estero, BofA e Deutsche Bank. Tra le banche italiane Unicredit - uno dei principali debitori bancari, tra italia e estero - Banco Bpm e Intesa Sanpaolo.
La richiesta di concordato è stata depositata al tribunale di Alessandria lo scorso 17 ottobre e riguarda otto società del gruppo.
Mossi e Ghisolfi è assisitita da Rothschild in Usa e da Me- diobanca in Italia, con Alvarez & Marsal, specialista di ri- strutturazioni complesse, chiamato ad occuparsi della parte internazionale. [G. PAO.]
Tra gli altri creditori bancari del gruppo figurano, per le attività all’estero, BofA e Deutsche Bank. Tra le banche italiane Unicredit - uno dei principali debitori bancari, tra italia e estero - Banco Bpm e Intesa Sanpaolo.
La richiesta di concordato è stata depositata al tribunale di Alessandria lo scorso 17 ottobre e riguarda otto società del gruppo.
Mossi e Ghisolfi è assisitita da Rothschild in Usa e da Me- diobanca in Italia, con Alvarez & Marsal, specialista di ri- strutturazioni complesse, chiamato ad occuparsi della parte internazionale. [G. PAO.]
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