Una storia vera di quei giorni, e grazie mille al signore che legge il blog alle 5.30 del mattino
Lunedì 19 maggio 2014
- 6. La Resurrezione? Buttiamola giù, c'è bisogno di parcheggi
Mancano 6 giorni alle elezioni
Stamattina ho risposto al presidente del Fai, il Fondo Ambiente Italiano, benemerita associazione che si occupa di riportare in vita le bellezze nascoste del nostro Bel Paese. Mi aveva scritto l'anno scorso, segnalandomi che 7 persone avevano nominato la nostra EX Chiesa della Resurrezione come "luogo del cuore". Alla sua lettera era allegato un conto corrente (non si sa mai) ma noi qui invece abbiamo fatto opere di bene pro domo nostra (per Mosca: in favore delle nostre proprietà).
La Resurrezione è sempre stata un rudere nei miei ricordi, ma da quando sono sindaco si è trasformata in un problema. Un giorno ho chiamato i vigili del fuoco e ne hanno attestato la pericolosità. Così abbiamo chiuso la strada, e quando il Parroco se n'è accorto mi ha telefonato e mi voleva ammazzare (dico così per dire, ma a volte anche i parroci nel loro piccolo s'inc***ano, parafrasando il titolo di un libro divertente).
E comunque quello spazio così degradato (ma dai? ma no? Ma a Crescentino? Ma quando mai?) ispirava anche sentimenti tremendi. Qualcuno che neanche sotto tortura vi dico chi, pensava che spianando il terreno si sarebbe potuto ottenere un bel parcheggio; anche da Vercelli qualche solone ha detto così. Sono i guai dell'(in)cultura.
E invece la mia telefonata ai vigili, calmatosi il Parroco, si è rivelata utile, perché è partito un movimento che ha portato - con una lentezza allucinante, ma tant'è siamo in corsa - al restauro della struttura squisitamente barocca, attribuita al Prunotto allievo dello Juvarra (chi? Chi ca l'è cul lì?). Vi dico che l'architetto Daniele De Luca, responsabile dei Beni Culturali della Diocesi, è un mito: si è lasciato massacrare benevolmente da me, e insieme poco per volta abbiamo fatto il botto. Raccolto soldini, avviati i lavori. Qui sotto, per chi avrà ancora pazienza, c'è la lettera al Fai dove racconto la rava e la fava: interessa anche a voi, ed è uno dei lavori di cui sono fiera in questo quinquennio, anche se la proprietà non è del Comune, sempre Crescentino è. E 'sta Crescentino è da amare, no? E amate Crescentino, perdiana!
Att. Andrea Carandini
Presidente Fai
.................................
Buongiorno Dottore,
a una settimana dalla fine del mio mandato di Sindaco (per mia decisione non mi sono ricandidata), posso rispondere con piacere sul restauro della Chiesa della Resurrezione, che è stata a voi segnalata come "Luogo del Cuore" nel lontano luglio 2013.
Nel mio quinquennio questo "rudere" affascinante, di proprietà della Parrocchia, è stato uno degli highlights.
Prima per l'attribuzione chiara della proprietà, che ha dovuto essere certificata dal Giudice alla Parrocchia di Crescentino.
Poi per la ricerca fondi. Il Comune ha fatto la sua parte, mi sono adoperata per un contributo di E. 80 mila da parte della Compagnia di S.Paolo, contributi minori sono venuti da altre Fondazioni, dalla Cei e da privati.
In questi ultimi anni è stato completamente consolidato il campanile a rischio crollo, con una struttura in ferro invisibile.
E' stata rimossa la cuspide, e rifatta con struttura in acciaio e rame
E' stata ricostruita la volta interna, con tecniche tradizionali in laterizio
E' stata rifatta la copertura del piccolo fabbricato annesso
E' stata completata la copertura della chiesa sconsacrata, che vantava un sonoro buco grazie al quale sono andati perduti gli affreschi, ed è stato ripassato l'intero tetto.
Il portone è attualmente depositato presso un restauratore di legno.
Lei si dirà: ma perché mi racconta tutto ciò?
Perché è stata un'impresa, in un piccolo posto come questo, depresso economicamente e moralmente, nella remota provincia di Vercelli.
Perché la struttura non è di proprietà del Comune.
Ma un'ottima collaborazione con il vivace responsabile dei Beni Culturali della Diocesi arch. De Luca ha reso possibile un'impresa che andava cominciata 50 anni fa, sulla quale in molti hanno speculato, e altri hanno distrutto invece di ricostruire. Insomma, business as usual.
Mi dice l'architetta Corradino, che ho intervistato prima di scrivere questa lettera, che la facciata sarà rifatta entro l'estate.
E così questo piccolo gioiello barocco assai prossimo al crollo quando sono arrivata in Comune, attribuita a Prunotto allievo dello Juvarra, sarà restituito alla vita della città.
Mi faceva piacere che lo sapessero al Fai, che coltiva le bellezze anche minime della nostra povera Italia.
Molti cordiali saluti
Marinella Venegoni
Sindaca di Crescentino
Stamattina ho risposto al presidente del Fai, il Fondo Ambiente Italiano, benemerita associazione che si occupa di riportare in vita le bellezze nascoste del nostro Bel Paese. Mi aveva scritto l'anno scorso, segnalandomi che 7 persone avevano nominato la nostra EX Chiesa della Resurrezione come "luogo del cuore". Alla sua lettera era allegato un conto corrente (non si sa mai) ma noi qui invece abbiamo fatto opere di bene pro domo nostra (per Mosca: in favore delle nostre proprietà).
La Resurrezione è sempre stata un rudere nei miei ricordi, ma da quando sono sindaco si è trasformata in un problema. Un giorno ho chiamato i vigili del fuoco e ne hanno attestato la pericolosità. Così abbiamo chiuso la strada, e quando il Parroco se n'è accorto mi ha telefonato e mi voleva ammazzare (dico così per dire, ma a volte anche i parroci nel loro piccolo s'inc***ano, parafrasando il titolo di un libro divertente).
E comunque quello spazio così degradato (ma dai? ma no? Ma a Crescentino? Ma quando mai?) ispirava anche sentimenti tremendi. Qualcuno che neanche sotto tortura vi dico chi, pensava che spianando il terreno si sarebbe potuto ottenere un bel parcheggio; anche da Vercelli qualche solone ha detto così. Sono i guai dell'(in)cultura.
E invece la mia telefonata ai vigili, calmatosi il Parroco, si è rivelata utile, perché è partito un movimento che ha portato - con una lentezza allucinante, ma tant'è siamo in corsa - al restauro della struttura squisitamente barocca, attribuita al Prunotto allievo dello Juvarra (chi? Chi ca l'è cul lì?). Vi dico che l'architetto Daniele De Luca, responsabile dei Beni Culturali della Diocesi, è un mito: si è lasciato massacrare benevolmente da me, e insieme poco per volta abbiamo fatto il botto. Raccolto soldini, avviati i lavori. Qui sotto, per chi avrà ancora pazienza, c'è la lettera al Fai dove racconto la rava e la fava: interessa anche a voi, ed è uno dei lavori di cui sono fiera in questo quinquennio, anche se la proprietà non è del Comune, sempre Crescentino è. E 'sta Crescentino è da amare, no? E amate Crescentino, perdiana!
Att. Andrea Carandini
Presidente Fai
.................................
Buongiorno Dottore,
a una settimana dalla fine del mio mandato di Sindaco (per mia decisione non mi sono ricandidata), posso rispondere con piacere sul restauro della Chiesa della Resurrezione, che è stata a voi segnalata come "Luogo del Cuore" nel lontano luglio 2013.
Nel mio quinquennio questo "rudere" affascinante, di proprietà della Parrocchia, è stato uno degli highlights.
Prima per l'attribuzione chiara della proprietà, che ha dovuto essere certificata dal Giudice alla Parrocchia di Crescentino.
Poi per la ricerca fondi. Il Comune ha fatto la sua parte, mi sono adoperata per un contributo di E. 80 mila da parte della Compagnia di S.Paolo, contributi minori sono venuti da altre Fondazioni, dalla Cei e da privati.
In questi ultimi anni è stato completamente consolidato il campanile a rischio crollo, con una struttura in ferro invisibile.
E' stata rimossa la cuspide, e rifatta con struttura in acciaio e rame
E' stata ricostruita la volta interna, con tecniche tradizionali in laterizio
E' stata rifatta la copertura del piccolo fabbricato annesso
E' stata completata la copertura della chiesa sconsacrata, che vantava un sonoro buco grazie al quale sono andati perduti gli affreschi, ed è stato ripassato l'intero tetto.
Il portone è attualmente depositato presso un restauratore di legno.
Lei si dirà: ma perché mi racconta tutto ciò?
Perché è stata un'impresa, in un piccolo posto come questo, depresso economicamente e moralmente, nella remota provincia di Vercelli.
Perché la struttura non è di proprietà del Comune.
Ma un'ottima collaborazione con il vivace responsabile dei Beni Culturali della Diocesi arch. De Luca ha reso possibile un'impresa che andava cominciata 50 anni fa, sulla quale in molti hanno speculato, e altri hanno distrutto invece di ricostruire. Insomma, business as usual.
Mi dice l'architetta Corradino, che ho intervistato prima di scrivere questa lettera, che la facciata sarà rifatta entro l'estate.
E così questo piccolo gioiello barocco assai prossimo al crollo quando sono arrivata in Comune, attribuita a Prunotto allievo dello Juvarra, sarà restituito alla vita della città.
Mi faceva piacere che lo sapessero al Fai, che coltiva le bellezze anche minime della nostra povera Italia.
Molti cordiali saluti
Marinella Venegoni
Sindaca di Crescentino