venerdì 2 ottobre 2009

La sindaca: se utilizzassero gli scarti del riso...

Da "La Stampa" del 2 ottobre

"Un impianto per la produzione di biocarburanti nell’ex area Teksid. Che cosa ne pensa sindaco Venegoni?
«Questa proposta per l’insediamento nell’area che è stata acquistata dall’azienda di logistica Lucefin è giunta sul nostro tavolo da qualche tempo e la stiamo valutando: abbiamo chiesto pareri sul suo insediamento a tecnici esperti in modo che valutino l’impatto ambientale».
Favorevole o contraria ai biocarburanti a Crescentino? «Non salto dalla gioia. A soli sei chilometri da noi, nella vicina Saluggia, ci sono già le scorie nucleari, ed ora che Lucefin farà la bonifica dell’area Teksid ci libereremo finalmente anche dell’amianto, quindi se penso al futuro preferirei una produzione più “rilassante” e salubre per l’ambiente dove vivono i miei cittadini».
Ma si tratterebbe di un impianto di seconda generazione: dovrebbe offrire maggiori garanzie? «Pare sia di tecnologia innovativa con l’utilizzo di sostanze meno dannose, ma valuteranno i tecnici».
Ha in mente qualcosa?
"Proporrei, se fosse possibile, invece di realizzare nuove piantagioni, di sfruttare gli scarti del riso".
Una nuova azienda crea posti di lavoro?
"E’ vero, ma devo dire che la città si sta muovendo: arrivano in Comune richieste di lottizzazioni per costruire villette e palazzi, per aprire attività commerciali e questo è un segnale positivo".

6 commenti:

Saint-Just ha detto...

Finalmente una buona notizia dopo tante disastrose.

Non so a chi va il merito di avere indirizzato la Ghisolfi verso Crescentino, ma adesso non dobbiamo perdere una buona occasione. Se si insedia una azienda innovativa si crea interesse per la nostra zona ed altre attivita possono arrivare, a vantaggio di tutti quanti.

Purtroppo vedo anche dei segnali negativi, invece di stendere i tappeti rossi per incoraggiare la nuova azienda, cominciano a sentirsi i "ma..", i "però", il "fa fumo", il "altrove non la vogliono e allora non la vogliamo neanche anche noi".
Così non va bene, basta con gli intellettuali dal No facile.

Adesso chi si oppone deve essere individuato chiaramente e si deve prendere le sue responsabilità di fronte ai cittadini.

Abbiamo avuto la fabbrica più inquinante del Piemonte per tanti anni, non possiamo che migliorare.
Controlli ne vanno fatti, ci mancherebbe, ma se cominciamo a pretendere lacci e lacciuoli come al solito, l'Azienda se ne va a costruire da un'alta parte. Non si vadano poi a chiedere aiuti dalla Bresso. (chissà se si è degnata di rispondere..)

Signora Sindaca, potrebbe essere la partita più importante del suo mandato, non faccia autogol e ...la vinca.
Saluti
S.J.

Gigi ha detto...

Non sputiamo addosso a 200 posti di lavoro.
Non credo che questa nuova azienda possa avere un impatto ambientale peggiore della teksid.

A crescentino mica ci sono solo muratori e cassiere....

Leiba Bronstein ha detto...

Concordo pienamente con S.Just, chiaro che se si inizia a dire "ma", "se", forse inquina, metteremo dei tecnici a valutare....ed altro la ditta se ne va...
e questa è veramente una opportunità d'oro non come Lucefin,
non se la faccia scappare Sindaca, pensi alla Sua Crescentino...
c'è la può fare....

mauro novo ha detto...

bisogna pensar bene a cosa fare, in linea di massima io sono favorevole
mauro novo

preddy66 ha detto...

Andiamo controcorrente, FONDIAMO UN COMITATO DEI "SI"

-SI AL BIOETANOLO-

Cristian ha detto...

Apprendo oggi che con gli scarti del riso, la lolla,..ricca di silice, si potrebbero forse ricavare i pannelli fotovoltaici...