lunedì 18 luglio 2011
Cinque Comuni contro il deposito D2 di Saluggia
*********************************************************************************************************************************************************************************
Cinque Comuni del Vercellese e del Torinese - Crescentino, Verolengo, Torrazza Piemonte, Cigliano, Verrua Savoia - confinanti o vicini al territorio di Saluggia, saputo dell'inizio dei lavori per la costruzione del deposito D2 di scorie nucleari, avvenuto con grande discrezione nella giornata del 18 luglio, hanno deciso di manifestare la loro opposizione attraverso delibere o pareri inviati al Sindaco di Saluggia, Presidente della Provincia di Vercelli, Governatore del Piemonte, Ministeri dello Sviluppo Economico e dell'Ambiente, Sogin, Ispra, Segretario Generale della Commissione Europea, Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.
I cinque Comuni richiedono l'immediata verifica della legittimità delle decisioni di Saluggia, e si dichiarano pronti "a opporsi con ogni mezzo consentito dalle leggi".
****************************************************************************
Segue la delibera del Comune di Crescentino,
********************************************************************************************************************************************************************************
Oggetto: OPPOSIZIONE ALLA COSTRUZIONE DI UN DEPOSITO DI SCORIE NUCLEARI SUL TERRITORIO DEL VICINO COMUNE DI SALUGGIA: PROVVEDIMENTI IN MATERIA
Su proposta del Sindaco
Venuti a conoscenza dell’interrogazione presentata in data 12/7/2011 dall’On. Luigi Bobba al Ministero dello sviluppo Economico ed al Ministero dell’Ambiente in merito all’attività della Sogin per il decommissioning degli impianti nucleari italiani ed in particolare a Saluggia;
Venuti altresì a conoscenza dell'inquietante contenuto dell'interrogazione dell'on. Gianluca Susta alla Commissione Europea il 7 luglio scorso, la Giunta Comunale di Crescentino esprime la più netta contrarietà alla partenza della costruzione del D2 a Saluggia, prevista il 18 luglio in seguito alla comunicazione di inizio lavori. Chiede l'intervento delle Autorità Competenti per la verifica della legittimità della proroga data dal comune di Saluggia alla Sogin in data 3-8-2009.
In merito, si fanno rilevare le seguenti informazioni raccolte:
-Le autorizzazioni date dal generale Jean scadevano a luglio 2009 senza che il D2 fosse mai iniziato.
- Il periodo di emergenza per la costruzione del D2 in deroga al Piano Regolatore era scaduto il 31-12-2006, e la figura del Commissario Delegato (gen. Jean) era cessata, dunque tornava in vigore il regime ordinario.
- Le ordinanze del generale Jean derogavano al PRG che vieta di costruire nell'area individuata ma non all'art. 15 del Testo Unico edilizia che imponeva di iniziare a costruire entro un anno e di terminare entro 3 anni, cosa che non è stata fatta.
- L'autorizzazione del Comune di Saluggia (proroga) è stata firmata, senza un atto di indirizzo politico del Comune di Saluggia, da un tecnico responsabile urbanistico, del quale abbiamo appreso esservi dubbi di conflitto di interessi per presunte attività di consulenza a favore della Sogin, e tale situazione non è mai stata chiarita, rendendo ancora più problematica la legittimità degli atti che consentono a Sogin di costruire.
- Risulta che i progetti definitivi di Sogin siano macroscopicamente difformi dai progetti urbanistici finali.
- l'iter autorizzativo previsto per una costruzione nucleare è stato bypassato ovvero: autorizzazione ISPRA, autorizzazione ministeriale, parere della Commissione Europea, sul progetto particolareggiato.
- Nel D2 si prevede di stoccare rifiuti di 3a categoria, cosa che non è mai stata dichiarata, nè tantomeno autorizzata.
- In assenza di un deposito unico nazionale, il deposito D2 è destinato a divenire deposito a carattere definitivo, tenuto conto che la sua vita di progetto dichiarata è di 50 anni.
- L'area di Saluggia è riconosciuta come inidonea a ospitare un deposito di rifiuti nucleari. perché ad altissimo rischio ambientale nonché socio-economico
- Il Comune di Crescentino ha già pesantemente pagato le conseguenze dovute alla disoccupazione e un deposito nucleare sarebbe un deterrente per futuri investimenti sul territorio e rischio per gli attuali insediamenti. Senza contare il rischio ulteriore in caso di incidenti ed eventi imprevedibili, nonché la percezione di pericolo per la salute da parte dei cittadini dopo l'incidente di Fukushima. (come si è visto appena il 17 luglio ultimo scorso, la Pianura Padana non è indenne dai terremoti).
Si delibera
- di dare mandato al Sindaco affinché ponga in atto ogni azione volta a garantire la legittimità di quanto autorizzato dal Comune di Saluggia e ad opporsi con ogni mezzo consentito dalle leggi vigenti.
- di inoltrare la presente a: sindaco di Saluggia, Presidente Provincia Vercelli, Presidente Regione Piemonte, Ministero dello Sviluppo Economico, Ministero dell'Ambiente, Sogin, Ispra, Segretario Generale Commissione Europea, Presidente della Repubblica Italiana Giorgio Napolitano.
sabato 16 luglio 2011
Il Porta a Porta non è il babau: ultime risposte
Da lunedì 18 Luglio, con il nuovo servizio di raccolta rifiuti sistema “porta a porta” nel comune di Crescentino, tutte le utenze potranno cominciare ad esporre i
contenitori ricevuti in dotazione, in base alla zona e i giorni indicati sul calendario.
Qui di seguito cercherò di fare un riassunto di alcune domande dei cittadini che mi sono appuntato in questo mese e mezzo di preparazione all'Avvio.
1 - I condomini, dalla sistemazione dei bidoni all'esposizione dei contenitori nei giorni prefissati, come si fa a risolvere le problematiche?
Poiché esistono grandi complessi di condomini, dai semplici da gestire e quelli con problemi reali, all'inizio si partirà con la sistemazione dei contenitori condominiali secondo le indicazioni dei singoli condomini. Successivamente saranno valutate le migliorie che si potranno adottare ( esempio i più organizzati hanno un incaricato che trasporta fuori i bidoni, mentre alcuni non hanno ancora raggiunto un accordo unanime quindi essi saranno posizionati in prossimità della pertinenza esterna. Penso che ci sarà la possibilità dietro un piccolo compenso annuo alla ditta la possibilità di valutare il ritiro all'interno del condominio: questo però sarà da discutere con la ditta e i condomini, in futuro e in situazioni particolari si potrà valutare la creazione di ministazioni ecologiche. Ma arriva il momento di partire e sperare di raggiungere il 60% di raccolta differenziata per quest'anno, evitando le sanzioni previste dalla legge europea. Verranno quindi valutate le migliori soluzioni in corso d'opera, con molta più tranquillità rispetto a questi due mesi di fuoco. L’esperienza insegna che una soluzione c’è sempre, bisogna solo avere il tempo materiale e un po' di pazienza, per organizzare il cambio del servizio.
Ricordiamo che l'interlocutore unico è il Covevar, al Comune di Crescentino non compete più il servizio di raccolta rifiuti da Febbraio 2011, un appoggio dal Comune in casi di occupazione di suolo pubblico, per impossibilità di spazio, dovrà esserci.
Dunque per tutte le domande e le perplessità si prega di rivolgersi al Numero Verde 800.057.577 ( dalle 09.00 alle 12.00 e dalle 15.00 alle 18.00, attualmente devo dire un servizio pessimo ), speriamo nel futuro, tutti i Comuni hanno già esposto lamentele forti, dicono che il servizio migliorerà, si spera.
Il Covevar è il consorzio al quale pagheremo la tassa rifiuti nei prossimi anni, non più al Comune, in pratica funzionerà come il Sii gestore dell'acqua.
2 - Se i bidoncini esposti nella pubblica strada provocano cadute o altri
incidenti ai passanti, chi ne risponde?
Come previsto dal contratto d’appalto, non ne risponde l’utente negli orari di esposizione,
ma quest’ultimo deve: posizionarli correttamente secondo le indicazioni date al momento
dell’affidamento, premurarsi di verificarne la stabilità anche in caso di vento e ritirarli il
prima possibile dal suolo pubblico.
3 - L’organico, a tenerlo 3 o 4 giorni in casa puzza! come fa chi non ha
terrazzini dove tenerlo?
In realtà anche in questo caso l’esperienza insegna che con le dovute semplici accortezze l’organico non da' problemi di maleodoranze : importante è chiudere bene i sacchetti, possibilmente coprendone l’apertura con salviette o tovagliolini usati ed inserirli nel contenitore da esporre. In queste condizioni, anche gli avanzi del pesce non danno di norma problemi per tre giorni. Molti più problemi possono derivare dagli imballaggi in plastica e metalli che possono puzzare molto talvolta, ma anche in questo caso è importante il semplice accorgimento di sciacquarli rapidamente prima di buttarli
(contenitori di latte, Yogurt, pesce, carne e mangimi per cani e gatti). Altra soluzione per
ridurre le maleodoranze dell’organico è quella di conferire sempre e stabilmente nel
contenitore i fondi del caffè. Sarà da verificare durante il nuovo servizio la tenuta e la praticità dei sacchetti consegnati, ricordo che possono anche essere utilizzati i nuovi sacchetti in bio-plastica certificati e compostabili ( Es. " Mater-bi " o " Sumus " ).
4 - Con gli sfalci e l'erba come si deve fare se non si hanno contenitori grandi?
Si deve richiedere al Numero Verde il bidone necessario per la raccolta e lo consegneranno a domicilio, i contenitori sostituiranno man mano i sacchetti gialli usati fino ad ora, i contenitori dovranno essere riempiti di soli sfalci senza nessun sacco e posizionati sulla strada nel giorno indicato dal calendario. Si potranno conferire anche al centro ambiente all' Ex Ente Risi, strada Casale .
.
5 - Ma per 4 giorni alla settimana ci saranno le strade piene di bidoncini!
Questo problema sarà mediamente molto inferiore di quello costituito oggi dai cassonetti
stradali, che verranno eliminati con il porta a porta: i piccoli contenitori rimarranno per un
numero limitato di ore di giorno e per la notte, anziché 24 ore su 24 per 7 giorni alla
settimana. Per il nostro comune abituato alla raccolta porta a porta dell’indifferenziato, sarà tutto sommato un inconveniente limitato. Si tenga presente che il ritiro inizierà alle ore 6.00 del mattino a partire dalle aree più problematiche e quindi i bidoncini potranno essere ritirati, in alcune zone, anche prima delle 8.00. Inoltre dopo i primi 3/6 mesi di avviamento ed assestamento, tutti sapranno con una approssimazione di un paio di ore quando passa la ditta a ritirare e, grazie anche a rapporti di buon vicinato, si spera che i bidoncini vuoti verranno recuperati dalla strada in gran parte il prima possibile, tenendo sempre conto della possibilità di ognuno noi, che potranno variare ad esempio a causa dell'orario di lavoro. Quindi alla fine, mediamente si stima che, a regime, i contenitori resteranno in strada poche ore.
6 - Ma non sarebbe meglio adottare bidoni personali per evitare le problematiche nei condomini?
Avere un solo contenitore condominiale per ognuna delle categorie di rifiuti è preferibile
per quasi tutti: questo sarà facile da subito nei condomini dove esiste un buon affiatamento tra i condomini. Negli altri casi, Il problema che potrebbe porsi sarà: se una famiglia separa correttamente ed in modo spinto ed un’altra associata effettua conferimenti difformi o butta tutto nel grigio? Potrebbe succedere, come attualmente, che la cosa potrebbe non funzionare ? In realtà, essendo i contenitori personali o condominiali, via via che il sistema prenderà piede, tutti comprenderanno come comportarsi correttamente, come ci insegna l’esperienza dei moltissimi Comuni italiani ed esteri passati al servizio porta a porta. Da questo punto di vista il ruolo degli amministratori di condominio o dei rappresentanti sarà fondamentale, nell’educare, ma anche nel riprendere, coloro che non si comporteranno correttamente.
7 - Cosa si deve fare se si rompe un contenitore? E se ce lo rubano? E se vorrei cambiare contenitore/i ?
Si deve chiedere alla ditta Aimeri Ambiente sempre tramite il Numero Verde la sostituzione che non è onerosa, ma la richiesta verrà registrata: naturalmente se un utente lo chiede diverse volte ci si domanderà come mai. Quanto ai furti, in realtà i contenitori in circolazione saranno così tanti che è difficile immaginare risultino di qualche interesse per qualcuno, al di fuori dell’utente detentore, anche perché se si capisce durante il nuovo servizio che serve un contenitore in più o più grande lo si richiede al Covevar che lo consegnerà gratuitamente.
Per la sostituzione dei bidoni, per varie problematiche sopravvenute dopo la consegna, bisogna sempre contattare il numero verde e la ditta, valuterà la possibilità, nell'immediato presente o nel prossimo futuro, la sostituzione, per questa problematica dicono, bisogna attualmente avere un po' di pazienza.
8 - E se qualche furbo mette rifiuti nei miei contenitori?
Si consiglia sempre di esporre il contenitore quando è completamente pieno e ben
pressato, anche per evitare questo pur raro inconveniente. Nel caso ci siano conferimenti errati ripetuti, si effettuerà un controllo puntuale all’interno dei sacchetti depositati, fino a risalire in qualche modo al conferitore.Probabilmente, non sarà conveniente fare i furbi, sia per i controlli istituzionali, ma soprattutto per i controlli reciproci che ci devono essere fra i cittadini.
Comunque raramente può succedere ed in questo caso, basterà effettuare una segnalazione del conferimento non conforme al Numero Verde che registrerà il fatto. Se ciò si ripete più volte allo stesso utente si approfondirà e se succede nella stessa via anche questo sarà oggetto di approfondimento. Si tratterà però, di episodi marginali, una volta giunto a regime il servizio.
9 - I contenitori della carta e il sacco degli imballaggi in plastica in certe zone e in certi giorni li potrebbe rovesciare il vento o pioverci dentro!
Anche questo problema è limitato a zone, giornate e nicchie particolari. Altre esperienze ci dicono che ben presto, dopo la prima esperienza negativa, si trovano gli accorgimenti
giusti, come individuare il giusto posto riparato dal vento. Per la carta anche se si bagna non è un problema visto che quando arriverà nel centro di recupero verrà bagnata, per essere rilavorata.
10 - La gente getterà i rifiuti nei cassonetti dei comuni limitrofi o peggio
li abbandonerà dovunque! Sarà peggio di ora!
Dalle esperienze precedenti di altri Comuni,Provincie passati al porta a porta si tratta di fenomeni temporanei ed iniziali perché poi si verifica un circolo virtuoso, contiamo sul fatto che i cittadini, oltre agli organi di controllo preposti, quando vedranno conferimenti irregolari faranno direttamente osservazione dissuadendo chi si comporta così, avendone pieno titolo come diretti danneggiati dalla scorrettezza.
11 - Come fate a far rispettare agli extra-comunitari le regole del porta a
porta? Non ce la faranno mai!
Saranno distribuite guide nelle rispettive lingue. Sarà l’occasione per un contatto capillare. Quando dal 25 Luglio cominceranno a togliere i cassonetti stradali, tutti saremo costretti a porci il problema: “dove li mettiamo questi rifiuti? cosa ne facciamo?” e a quel punto sarà interesse di tutti registrarsi come utenti per avere il ritiro individuale porta a porta. Fenomeni di abbandoni sulla strada ci saranno, inizialmente, da parte di italiani come di immigrati, ma tutti si renderanno ben presto conto che non possono continuare così perché, a quel punto, il controllo lo faranno non solo il corpo di Polizia Municipale, , ma anche tutti i cittadini. Il porta a porta infatti, eliminando l’anonimato del cassonetto cambia radicalmente tutto l’approccio e la mentalità, aumentando l’attenzione di tutti alla questione dei rifiuti.
12 - Ma siamo sicuri che i rifiuti poi non vengono mescolati e buttati tutti
in discarica?
Si tratta di una leggenda metropolitana alimentata da casi sporadici, incidenti e rare
situazioni contingenti e dall’idea che non convenga il loro riciclaggio. In realtà sarebbe
autolesionista per il gestore dei rifiuti mescolare rifiuti separati perché comporterebbe
riduzione di introiti derivanti dalla vendita delle materie seconde e aumento delle spese di smaltimento, in questo caso di più rispetto al sistema precedente, si potrà valutare l' esatta raccolta differenziata da parte del Covevar.
13 - I materiali da rifiuti separati non hanno mercato e quindi poi non si
saprà dove metterli con l’aumentare delle raccolte differenziate!
Falso! Dati alla mano è facile dimostrare che tutte le filiere del riciclaggio sono in forte
espansione in Italia e nel mondo, ma il loro sviluppo è limitato nel nostro paese dalla
scarsa disponibilità di rifiuti separati di buona qualità, tanto che siamo importatori netti di
materie separate da rifiuti. La raccolta porta a porta consente di recuperare dai rifiuti oltre
il 70% di materiali ad un buon livello di qualità e conseguentemente è in grado di attivare,
magari anche localmente il settore del recupero, creando nuove opportunità di
investimento produttivo e nuova occupazione.
14 - I mezzi della raccolta arrivano anche nelle strade private?
Di norma, i mezzi non entrano in strade e piazzali privati, i conferimenti devono essere effettuati su suolo pubblico. Di fatto, almeno spero, non entreranno solo dove la di manovra è particolarmente difficile e dove lo spazio è limitato.
15 - Ma quando vado via per un certo tempo dove li lascio i rifiuti
maleodoranti degli ultimi giorni?
Generalmente questo problema è facilmente risolvibile con accordi reciproci tra vicini in
amicizia, altrimenti si potrà conferirli al centro ambiente , cogliendo
l’occasione per portarci tutti i rifiuti accettabili dal centro di raccolta accumulati negli ultimi
mesi.
16 - E’ vero che i piattini, i bicchieri e le posate di plastica usa e getta
vanno messe nel grigio (indifferenziato)?
Si, purtroppo questi materiali per legge non rientrano nell’accordo del Consorzio Nazionale Imballaggi, pertanto non si possono mettere nel sacco della plastica, così come tutto quanto non è confezione o imballaggio. La soluzione preferibile è non utilizzare questi prodotti, altrimenti andrebbero messi nell’indifferenziato.
17 – Dove si può portare un frigorifero o un televisore ?
Si ricorre al servizio ritiro ingombranti a domicilio: è sufficiente chiamare il n° Verde 800.057.577 per il ritiro Gratuito direttamente a casa in giorni pre-stabiliti. I passaggi rispetto a prima sono aumentati, non più un solo passaggio al mese, ma due passaggi al mese, come previsto dal Capitolato del Covevar.
18 – Verranno fatte altre serate informative durante la nuova raccolta ?
Si, il servizio non è più del Comune, ma sicuramente per cercare di informare più cittadini possibili e per cercare di continuare a migliorare la percentuale della raccolta differenziata, cercherò come Assessore all' Ambiente, di fare la massima informazione sulla questione rifiuti, come differenziare, idee per migliorare il servizio, incrementarlo per chi tiene all'ambiente come me ad esempio per la raccolta dell'olio vegetale, super inquinante se buttato nel lavandino o nel WC, tutte le varie idee e indicazioni sono di lieto gradimento.
19 – Cosa devo fare se non mi svuotano il bidone ?
Bisogna capire perché non l'hanno svuotato, se c'è un adesivo di non conformità, vuol dire che hanno riscontrato un conferimento non idoneo, che non vuol dire multa, bisogna chiamare il numero verde per chiedere delucidazioni, se invece è stato dimenticato, non visto, bisogna chiamare il prima possibile il numero verde 800.057.577 per segnalarlo. Come capita ancora oggi sicuramente capiterà questo inconveniente agli inizi del nuovo servizio.
20 – I contenitori domiciliari sono personalizzabili ?
I contenitori sono personalizzabili e l'utente può renderli identificabili apponendovi un segno di riconoscimento (etichetta o adesivo col proprio nome o indicazione del numero civico). I contenitori sono inoltre direttamente riconducibili al proprietario grazie al transponder identificativo.
21 – E' vero che sarà conteggiata la tariffa puntuale dei rifiuti ?
Attualmente no. Sarà possibile farlo dopo un anno che si è partiti con il porta a porta,se le leggi Nazionali lo permetteranno, a mio avviso sarebbe una bella cosa. La tariffa puntuale dei rifiuti è composta da una parte fissa e da una parte variabile. La parte fissa è calcolata considerando i costi fissi, costi legati al servizio di raccolta (ammortamenti, spazzamento aree pubbliche, costi di gestione…). La parte variabile è calcolata rispetto al numero di svuotamenti del contenitore del rifiuto indifferenziato del cittadino; il cittadino pagherà una cifra per ogni svuotamento: più rifiuto indifferenziato produce, più numerosi saranno gli svuotamenti del contenitore e in proporzione pagherà di più per la sua raccolta e smaltimento. Ciò per andare incontro ad un’esigenza di equità fiscale. Ognuno di fatto pagherà per il quantitativo dei rifiuti non riciclabili che produce, non più in base ai mq. Speriamo succeda il prima possibile.
22 – Quando saranno tolti dalle strade i cassonetti vecchi e le campane del vetro ?
A cominciare da Lunedì 25 Luglio, saranno tolti progressivamente i contenitori stradali e le campane del vetro.
*****************************************************************************************************
In questo elenco spero di aver risposto ad alcune problematiche più frequenti, adesso di seguito farò delle considerazioni sul nuovo servizio e perché bisogna farlo.
Il Covevar è un consorzio obbligatorio al quale tutti i Comuni della Provincia di Vercelli hanno in passato dovuto aderire per legge, i Comuni vengono oltrepassati e il servizio dei rifiuti demandato al Consorzio e alle ditte che hanno vinto l' appalto provinciale, tanto che in futuro la tassa rifiuti verrà direttamente pagata al Covevar, in pratica come succede per la gestione dell'acqua già da diversi anni nel nostro territorio. Il mio parere personale è diverso avrei preferito che i Comuni continuassero a gestire i propri rifiuti, magari anche obbligandoci a fare il " porta a porta ".
Il nuovo servizio bisogna farlo per innalzare la percentuale di materiale recuperato, anche per imposizione di una legge Europea, che mette dei paletti ben precisi, per diminuire i conferimenti all'inceneritore e quelli in discarica e riciclare il più possibile.
Sicuramente a sentire tutti i Comuni del Vercellese, compreso il nostro, il Covevar non ha brillato nell' organizzazione e nell' informazione, soprattutto il famoso Numero Verde.
Tutti i Comuni stanno cercando di reindirizzare la macchina su una via che sia diritta, sia per le problematiche del servizio e sia per le problematiche dei costi.
Ma nel frattempo bisogna partire per evitare le dure sanzioni per le basse percentuali di raccolta differenziata inflitte dalla Comunità Europea.
In molte località limitrofe a Crescentino ci sono paesi che da 5/10 anni svolgono già il " Porta a Porta ", sia Paesini da 1.000 abitanti che Città da più di 100.000 abitanti, la cosa sicura che tutti hanno avuto le stesse nostre difficoltà alla partenza, però quasi tutte sparite dopo un periodo che io chiamo di sperimentazione e assestamento e aggiustamento del sistema.
Concludo dicendo :
" Quello che inizieremo a fare oggi sulla questione rifiuti, è una via di miglioramento, perché i rifiuti sono un nostro sotto prodotto e se non cambieremo linea di smaltimento ci ritroveremo a convivere con l'immondizia stessa, con discariche ed inceneritori , dall'altro canto le aziende produttrici dovranno aiutarci ed essere obbligate, in questo processo di cambiamento, ad eliminare tutti i rifiuti ( Imballi, sotto imballi e ancora imballi ) che ci compriamo e magari aiutandoci a differenziare scrivendo sopra ai prodotti la loro destinazione giusta nella nostra raccolta differenziata.
Ma soprattutto vi chiedo un piccolo sforzo e uno sguardo al Futuro, inizialmente non sarà facile e ne sono consapevole, con il tempo però ci sembrerà normale.
Tutto questo sarà sicuramente un concreto aiuto alle Future Generazioni, sperando di lasciargli una gestione più consapevole dei rifiuti e una visione più rispettosa dell' Ambiente che ci circonda ". Di strada c'è ne ancora da fare ma l'importante e provarci ed incominciare tutti!
Per eventuali suggerimenti e per proporre iniziative o idee scrivetemi senza impegno alla mail qui di seguito g.taverna@comune.crescentino.vc.it , risponderò il prima possibile.
Vi ringrazio anticipatamente per il Vostro impegno e per la collaborazione, ringrazio tutti quelli che in una situazione come quella di Crescentino, che più in la spiegherò meglio, mi hanno aiutato a non mollare, ringrazio anche le centinaia o migliaia di persone con cui ho parlato e poche volte discusso, dalle quali ho appreso molto sia in termini di indicazioni delle problematiche sia in termini di crescita personale.
" Colgo l'occasione per porgervi i miei più sentiti saluti e mi raccomando in questa partita facciamo la Differenza! "
Assessore Ambiente
Gianni Taverna
Comune di Crescentinomercoledì 13 luglio 2011
URGENTE: Il calendario del Porta a Porta
Il 18 luglio partirà la raccolta porta a porta della spazzatura.
SOLO domani 14 luglio saranno in distribuzione i calendari nelle piazze, dalle 8 alle 12:
-Tutte le piazze delle Frazioni
-Villaggio Fiat
-Piazza Caretto
-Piazza Garibaldi
***********************************************
Successivamente i calendari potranno essere ritirati in Comune.
Si ricorda che dal 25 luglio non ci saranno più cassonetti stradali.
lunedì 11 luglio 2011
Le famose biomasse, ecco la domanda
La Procedura Abilitativa Semplificata, a differenza della Segnalazione Certificata di Inizio Attività (SCIA) che consente l’effettivo inizio lavori contestualmente alla presentazione della pratica presso l’ente competente, deve essere presentata dal proprietario dell’immobile almeno trenta giorni prima dell’inizio dei lavori.
Alla luce di quanto sopra, l’ufficio Edilizia Privata avrà ora dunque a disposizione un periodo di trenta giorni per valutare il progetto.
L’Amministrazione Comunale, nella figura del Responsabile del procedimento, contatterà il servizio competente della Provincia di Vercelli e dell’ARPA per verificare la fattibilità di un tavolo tecnico che valuti il progetto.
L’Amministrazione rassicura tutti i cittadini che abitano nei dintorni, che sta attivando ogni meccanismo di sicurezza, con un attenzione particolare alla salute e alle emissioni odorose. E’ stato anche contattato uno dei proponenti, titolare di un impianto presso la propria abitazione, che si è detto disponibile ad invitare i cittadini che vivono nei pressi dell’Ente Risi a visitare il proprio complesso.
In merito alle fasce di rispetto intorno all’impianto, l’Ufficio urbanistica del Comune ha compiuto una ricerca a livello nazionale dalla quale risulta che soltanto la Regione Umbria ha attivato delle fasce di rispetto, dando un’indicazione di 200 metri di distanza fra abitazioni e impianti di biomassa.
Fra qualche giorno si terrà un incontro con gli Urbanisti del Comune per verificare le problematiche connesse all’ordine del giorno in materia del Consiglio Comunale, approvato all’unanimità.
Crescentino, lì 11.07.2011
Il Sindaco
Dott.ssa Marinella VENEGONI
I miei guai giudiziari per i containers ai nomadi
Apprendo da una comunicazione pervenuta in Comune che nei miei confronti è stata esercitata l'azione penale, per i reati che mi erano stati contestati nell'avviso di conclusione delle indagini.
Spero a questo punto in una fissazione a tempi brevi del processo pubblico.
Potrò finalmente davanti a un giudice e davanti ai cittadini di Crescentino dimostrare la correttezza del mio operato. Sono convinta di aver agito nel pieno rispetto della Legge e delle prerogative connesse alla mia funzione di Sindaco.
domenica 10 luglio 2011
Ma ci sono anche i NEET
Sono i giovani italiani fra i 15 e i 29 anni che non studiano e non lavorano e non stanno facendo tirocinio di alcun genere.
(Si rammenta che non vengono pubblicati commenti anonimi, ma qualcuno è di coccio perché continua a mandarli tali)
giovedì 7 luglio 2011
Quelli che dicono sempre no
********************************
"Tutti ormai conosciamo l'effetto NIMBY (acronimo di Not In My Back Yard, non nel mio cortile), e cioè quel reticolo di egoismi locali che si rifiuta di ospitare opere pubbliche di interesse collettivo nel proprio territorio. Ma la protesta contro la TAV in Val di Susa ci introduce ormai a un altro acronimo, il cosiddetto effetto BANANA (Built Absolutely Nothing Anywhere Near Anyone: non costruire assolutamente nulla da nessuna parte vicino ad alcuno), che ne è lo sviluppo ideologico radicale perché si oppone a qualunque opera pubblica, dovunque sia progettata. Il movimento che si era raccolto nella fantomatica "Libera Repubblica della Maddalena" affratella gli estremismi di questa nuova forma di rivolta anticapitalistica: il popolo del No.
No alle ferrovie e alle autostrade, alle centrali nucleari e alle pale eoliche, agli inceneritori e ai rigassificatori. E, ovviamente, no alle basi militari. No a tutto. Un No irragionevole perché non negoziabile, che non dipende dal "dove" o dal "come" dell'opera, ma è pregiudizialmente contrario a ogni nuova infrastruttura destinata alla crescita dell'economia.
Questi movimenti sono in Italia in ascesa (segnaliamo i comitati No TAV, nodalmolin, ChiaiaNOdiscarica, NoExpo, NOtangenziale, NOinceneritori) e sempre più capaci di influenzare le forze politiche della sinistra.
La loro ideologia è un rifiuto dello sviluppo, per un ritorno a condizioni di sottosviluppo che conserverebbero meglio l'ambiente.
Considerano l'essere umano un nemico della Natura, quasi un intruso sulla Terra, che ne sfrutta le risorse per accrescere il proprio benessere, cioè ciò che ha fatto fin dalla notte dei tempi. Uno dei pensatori di riferimento, l'americano Garrett Hardin, teorizzava addirittura l'aborto e il rifiuto di aiutare i popoli affamati come validi strumenti per ridurre la sovrappopolazione, vero male dell'ecosistema. E' un estremismo di tipo nuovo, accattivante perché sembra verde invece che rosso, e perciò anche più pericoloso".
mercoledì 6 luglio 2011
Processo alle intenzioni
(si ricorda che non vengono pubblicati commenti anonimi, grazie)
Quand'è che un'intenzione si trasforma in un fatto? Quando passa dalla fase dell'idea, e delle chiacchiere e delle comunicazioni verbali, a una fase operativa, manifestata nel nostro caso per iscritto.
La trasformazione non è mica da ridere, ci ha fatto su la sua filosofia metafisica Aristotele, distinguendo tra potenza e atto.
Ma la confusione furbettina fra il dire e il fare (questa è la sostanza) ha causato un sacco di accuse ingiuste all'Amministrazione, in questi giorni.
Faccio un esempio fresco come le uova delle mie galline. Mi ha cercata un signore, che è interessato all'acquisto dalla Ilvo di una parte del terreno ex Teksid per farci una attività imprenditoriale. Alla segretaria che chiedeva un appuntamento via mail, ho risposto: "Niente termovalorizzatori, niente inceneritori, attività con dei posti di lavoro grazie". Questo signore non sono ancora riuscita ad incontrarlo, non so cosa voglia fare: debbo diffondere fra la popolazione questa intenzione di incontro, debbo mettere manifesti con stampata la frase della mail? E poi così cominciamo una polemica sul fatto che io cerco di tarpare le ali all'industria e bloccare la possibilità di posti di lavoro?
Su questi temi, dunque, il mio amico Salvatore, e non so chi altro, ci ha accusati di non divulgare alla popolazione notizie sull'impianto a biomasse che secondo loro noi avremmo approvato, del quale abbiamo invece solo sentito raccontare una intenzione, fino a oggi mercoledì 6 luglio compreso.
Altra domanda: è giusto allarmare la popolazione senza aver niente in mano? E soprattutto: è etico allarmare, prima di aver scoperto se c'è da allarmarsi?
Mi spiace dover leggere su La Gazzetta, dal direttore Lorini, l'abituale reprimenda all'olio di ricino cui sono ormai sottoposta quindicinalmente. E questa volta è davvero pesante: "Ogni tanto la sindaca, rievocando il decennio amministrativo trascorso, se la prende con il predecessore Greppi e gli "amici degli amici". E questi qui, che si sono presentati alle elezioni promettendo trasparenza......., che trattano con le ditte e sviluppano progetti tenendone all'oscuro per mesi il Consiglio Comunale (fino a quando qualche rompiscatole come Sellaro non rompe loro le uova nel paniere) come li vogliamo chiamare?"
Ho mandato l'articolo all'avvocato: che altro posso fare?
Tutto ciò premesso, qui sotto troverete riassunta la mia breve apertura del Consiglio Comunale del 5 luglio, dove si parla di tali temi e si fanno considerazioni.
Pare evidente che si tenti di confondere “l’intenzione” di una realizzazione industriale con “il progetto esecutivo” della realizzazione. Tra “l’intenzione” e “il progetto” passano fasi di colloqui, confronti, analisi, e verifiche, che si preferisce ignorare per cavalcare un vero e proprio terrorismo psicologico a puri fini di speculazione politica. Cioè, senza curarsi minimamente della realtà concreta di quello che si vuole realizzare MA CHE E’ ANCORA INTENZIONE. Terrorizzare, insomma, con l’immagine di un attentato all’ambiente, quando la realtà è – SE EFFETTIVAMENTE REALIZZATA - un impatto assolutamente controllato: una realtà che è possibile verificare con i propri occhi se solo non si volesse fare terrorismo, perché è una realtà già esistente da varie parti, con una in fase già di realizzazione, vicino casa dell'ex sindaco Greppi.
1) Una ditta manifesta l’intenzione di realizzare un impianto di biomasse. L’INTENZIONE, NON UN PROGETTO CHE MAI E POI MAI E' STATO PRESENTATO.
2) La ditta sa che la dimensione dell’impianto non prevede una previa approvazione da parte del Comune interessato, ma ugualmente comunica la propria intenzione, NON IL PROGETTO.
3) La Sindaca, che comunque vuol conoscere la dimensione e la natura della possibile realizzazione industriale, va a verificare con i propri occhi e naso visitando un impianto simile.
4) Un volantino anonimo lancia l’allarme di un attacco ambientale, attivando il processo del terrorismo psicologico.
5) La Sindaca spiega sul proprio blog di essersi preoccupata di verificare personalmente, e che comunque c’è la garanzia tecnica della Conferenza dei servizi.
6) Il blog è una comunicazione che non ha alcuna natura istituzionale, non è un atto ufficiale del Comune o del Sindaco, ma serve solo ad attivare alcune prime forme di conoscenza di una realtà.
7) Da qualcuno si preferisce speculare per ragioni politiche, confondendo i diversi piani della comunicazione in modo da poter dare natura ufficiale, e istituzionale, a ciò che invece è un semplice modo di conversare nella dimensione ormai diffusa della comunicazione elettronica.
8) Si muove legittimamente la macchina della parte politica della opposizione, che chiede chiarimenti su un “progetto non protocollato”.
9) Ma il progetto non è protocollato perché …NON C’E’, è ancora la presentazione di una “intenzione” generica, che non ha alcun carattere di esecutività.
10) La Conferenza dei servizi che avrebbe dovuto garantire un controllo tecnico del progetto – una volta che questo fosse stato presentato ufficialmente, cosa ancora non avvenuta – non è però più prevista dallo scorso settembre in Provincia per questo tipo di impianti.
11) L’Amministrazione avvia ALLORA i primi contatti con il Politecnico di Torino per avere da un tecnico di fiducia pareri specifici che confermino il minimo e controllato impatto ambientale. Il tecnico risponde: "Mi mandi il progetto, ed esamineremo". Ma il progetto non c'è.
12) Il blog di un partito che sta nella coalizione della Giunta comunale - il blog del partito, non la Giunta – spiega alcune caratteristiche del possibile impianto, sulla base degli elementi comunicati dalla ditta ma che ancora non costituiscono alcun progetto esecutivo.
13) E’ assoluto e incontestabile diritto della Giunta di avviare processi di conoscenza di una intenzione manifestata, per valutare la realtà concreta di quella intenzione, senza per questo dover sottoporre previamente al giudizio del Consiglio comunale la conoscenza della “intenzione manifestata”: E questa è poi la prassi ASSOLUTAMENTE normale, routinaria, di qualsiasi procedimento nell’attività della Giunta e del Consiglio.
14) La speculazione politica orchestrata dal supporto mediatico manipola la conoscenza delle cose e tenta spudoratamente di confondere la prassi routinaria con certe politiche del passato, denunciate politicamente come appoggio agli “amici degli amici”.
15) In questa amministrazione non ci sono né “amici” né “amici degli amici”: e si sfida chiunque, con la più ampia facoltà di prova, a dimostrare che il comportamento di questa Amministrazione non si sia manifestato nel rispetto assoluto della onestà dei comportamenti.
16) Il terrorismo psicologico messo in campo per puri fini di speculazione politica si dissolverebbe miseramente con la semplice visita a un impianto similare a quello che si vorrebbe realizzare a Crescentino. La semplice conoscenza della realtà cancella tutti i pregiudizi che sono stati montati ad arte, speculando sui legittimi sentimenti della popolazione.
Ma, appunto, il progetto politico che è stato montato MEDIATICAMENTE è ancora una volta quello della speculazione di parte e non un contributo alla conoscenza delle cose.
Speriamo di poter tutti conoscere presto le cose, finalmente.