lunedì 2 aprile 2012

Legambiente (nazionale) premia i Comuni a Energia Verde



A Crescentino sembra che il mondo vada alla rovescia, o comunque ci sono taluni che alla rovescia pretenderebbero di farlo andare. E se venerdì 6 aprile nella Sala del Consiglio Comunale si riuniranno Legambiente di zona e Salvatore Sellaro con altri proponenti del ricorso al Tar contro la centrale a biomasse in costruzione vicino all'Ente Risi, invece nel resto d'Italia accade che Legambiente nazionale premi i Comuni "più virtuosi" nello sviluppo dell'Energia Verde.
Può anche essere che quelli di Legambiente di zona non ne siano stati informati, ma il rapporto 'Comuni rinnovabili 2012', realizzato da Legambiente con il contributo di GSE e Sorgenia, è stato presentato alla presenza del ministro dell'Ambiente, Corrado Clini, del presidente di Legambiente Vittorio Cogliati Dezza, e del vicepresidente di Legambiente Edoardo Zanchini , che ha detto: "I dati diffusi oggi sono confortanti perché esprimono l'evoluzione culturale in gran parte dei Comuni italiani nei confronti della produzione e dell'approvvigionamento di energia elettrica>.
Secondo il rapporto di Legambiente, sono 23 i comuni italiani cento per cento rinnovabili, quelli cioè che "rappresentano oggi il miglior esempio di innovazione energetica e ambientale". I comuni con diffusione del solare in Italia sono 7.837, quelli dell'eolico 450, quelli con impianti di mini-idroelettrico sono 1.021, la geotermia è diffusa in 334 comuni mentre sono 1.248 i comuni delle bioenergie.
Fra i premiati, sul podio il comune di Varna in provincia di Bolzano, seguito da Vicchio in provincia di Firenze, per la produzione di energia al cento per cento da fonte rinnovabile, per un importante progetto sulle biomasse e per l'investimento nella solarizzazione e il miglioramento della efficienza energetica degli edifici scolastici.
Che ha fatto Varna? Spiega Legambiente che il Comune .
In pratica, Legambiente premia a livello nazionale ciò che qui da noi taluni fanno diventare oggetto di lotta, di denigrazione alla posizione del Comune e di costosi ricorsi giudiziari. Sarebbe bello capire tale mistero, alla luce anche del fatto che l'impianto di Varna è di 6.500 KW, sei volte e mezza più grande di quello in costruzione da noi e oggetto del ricorso al TAR.
Il "problema" del teleriscaldamento si propone anche al comune di Vicchio , dove Legambiente nazionale sottolinea che si sta realizzando un impianto a biomassa forestale da 880 kWt connesso a una mini rete di teleriscaldamento da 850M al servizio di 12 utenze pubbliche, tra cui il Palazzo comunale e la scuola media-elementare. La biomassa, grazie ad accordi con produttori locali, proverrà per il 50% dal territorio comunale e per l'altra metà da un'area compresa entro i 70 chilometri: .
E' pur vero che a Crescentino permane un problema etico perché la sostanza che la società CH4 ha dichiarato di voler utilizzare sarà l'insilato di mais, cioè un elemento della nutrizione umana; ma l'Amministrazione sta trattando con i proprietari per poter consentire l'uso degli sfalci del verde pubblico e privato, che di recente sono stati "depenalizzati" dal ruolo assurdo di "rifiuti". Si ricorda che con l'impianto in questione, se verrà realizzato, si riscalderanno in teleriscaldamento le scuole medie e l'Auditorium, mentre parte dell'energia andrà al Mercatò e ad alcune case nei dintorni. Attendendo la sentenza del Tar, prevista per il giorno 19, si può intanto sperare che Legambiente locale si faccia spiegare qualcosa da Legambiente di Roma.


1 commento:

Mario ha detto...

Buongiorno,
adesso sappiamo cosa usa la CH4 nella sua centrale, ma le altre due centrali Greppi e quella in località Cavezzino, cosa usano? anche loro insilato di mais? oppure? con queste due realtà è possibile pensare di usare il teleriscaldamento come è stato pensato per CH4?
Grazie
Mario