Da "La Stampa" del 22 dicembre 2013
Spese pazze a Palazzo Lascaris
Spese pazze a Palazzo Lascaris
L’esponente di Forza Italia
difende 60 mila euro
di rimborsi
«È stata un’occasione per fare finalmente chiarezza». Quattro ore di interrogatorio ieri in procura per l’ex capogruppo regionale del Pdl, Luca Pedrale, oggi Forza Italia. Ne aveva di cose da dire al pm Enrica Gabetta, uno dei magistrati che si occupa del- l’inchiesta sui rimborsi dei gruppi consiliari. Pedrale, durante le indagini, si era avvalso della facoltà di non rispondere ed aveva replicato alle accuse di peculato, per sé e come responsabile del gruppo, producendo una memoria difensiva. Adesso, a indagini chiuse, ha chiesto di farsi interrogare. «Abbiamo scelto questa strada - hanno spiegato ieri i suoi legali, Carlo Federico Grosso e Luigi Chiappero - perché prima di rispondere alle contestazioni volevamo conoscere a fondo le carte dell’inchiesta».
Ecco spiegate le quattro ore di faccia a faccia col magistrato, spezzate appena da una breve pausa. Personalmente è accusato di aver fatto spese anomale per poco meno di 60 mila euro. Tra le voci contestate, rimborsi per le manutenzioni dell’autovettura e
«È stata un’occasione per fare finalmente chiarezza». Quattro ore di interrogatorio ieri in procura per l’ex capogruppo regionale del Pdl, Luca Pedrale, oggi Forza Italia. Ne aveva di cose da dire al pm Enrica Gabetta, uno dei magistrati che si occupa del- l’inchiesta sui rimborsi dei gruppi consiliari. Pedrale, durante le indagini, si era avvalso della facoltà di non rispondere ed aveva replicato alle accuse di peculato, per sé e come responsabile del gruppo, producendo una memoria difensiva. Adesso, a indagini chiuse, ha chiesto di farsi interrogare. «Abbiamo scelto questa strada - hanno spiegato ieri i suoi legali, Carlo Federico Grosso e Luigi Chiappero - perché prima di rispondere alle contestazioni volevamo conoscere a fondo le carte dell’inchiesta».
Ecco spiegate le quattro ore di faccia a faccia col magistrato, spezzate appena da una breve pausa. Personalmente è accusato di aver fatto spese anomale per poco meno di 60 mila euro. Tra le voci contestate, rimborsi per le manutenzioni dell’autovettura e
regali: fiori, oggetti preziosi,
prodotti di profumeria e
champagne. E poi abbigliamento, alberghi, e ovviamente ristoranti e bar. Da
sola la voce «alimentazione»
vale oltre 19 mila euro di
contestazioni.
Soddisfatto dell’incontro col pm? «Sì - dice Pedrale uscendo dalla procura - credo di aver chiarito tutte le spese personali e quelle istituzionali affrontate dal gruppo. Ho fornito spiegazioni per ogni singola voce». Alle parole ha fatto seguire anche tabelle e documenti, indicando circostanze e motivazioni dei rimborsi. Scontrini simultanei? «Nel mio caso non ci sono problemi di ubiquità di spese» dice. Alle dichiarazioni del presidente del Consiglio regionale Valerio Catteneo, che ha invitato i colleghi politici e indagati a chiedere scusa pubblicamente, vista l’immagine compromessa degli «inquilini» di Palazzo Lascaris, Pedrale taglia corto evitando di alimentare ulteriori polemiche. Il clima, fuori e dentro il palazzo, è teso.
«Cattaneo - afferma - mi ha chiamato dicendo che le sue dichiarazioni sono state fraintese, e comunque ciò che ha detto resta la sua opinione personale». Dal canto suo Luca Pedrale, tiene a precisare che i politici regionali in carica, avvolti da mesi dalla fitta bufera giudiziaria, hanno ridotto i costi della politica «tagliando il budget a disposizione dei gruppi consiliari». [M. PEG.]
Soddisfatto dell’incontro col pm? «Sì - dice Pedrale uscendo dalla procura - credo di aver chiarito tutte le spese personali e quelle istituzionali affrontate dal gruppo. Ho fornito spiegazioni per ogni singola voce». Alle parole ha fatto seguire anche tabelle e documenti, indicando circostanze e motivazioni dei rimborsi. Scontrini simultanei? «Nel mio caso non ci sono problemi di ubiquità di spese» dice. Alle dichiarazioni del presidente del Consiglio regionale Valerio Catteneo, che ha invitato i colleghi politici e indagati a chiedere scusa pubblicamente, vista l’immagine compromessa degli «inquilini» di Palazzo Lascaris, Pedrale taglia corto evitando di alimentare ulteriori polemiche. Il clima, fuori e dentro il palazzo, è teso.
«Cattaneo - afferma - mi ha chiamato dicendo che le sue dichiarazioni sono state fraintese, e comunque ciò che ha detto resta la sua opinione personale». Dal canto suo Luca Pedrale, tiene a precisare che i politici regionali in carica, avvolti da mesi dalla fitta bufera giudiziaria, hanno ridotto i costi della politica «tagliando il budget a disposizione dei gruppi consiliari». [M. PEG.]
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