lunedì 2 dicembre 2013

I rimborsi spesa delle Regioni e la vita in una piccola città

E' terrificante leggere le notizie di questi giorni sui rimborsi spesa ai consiglieri della Regione Piemonte ma non solo. Nel vortice sono finiti in tanti, perfino la già virtuosa Regione Emilia Romagna, al centro di uno scandalo analogo.
Un fondo del Corriere della Sera, qualche giorno fa, scriveva che piuttosto che le Province meglio sarebbe stato pensare ad abolire le Regioni, forzieri senza fondo dove si perdono le nostre sostanze.
Ma una volta che uno si è terrificato e scorato, una volta che è chiaro che così fan "quasi" tutti (Gianna Pentenero, per esempio, no), è inutile perdersi in questo ginepraio, meglio aspettare che le indagini facciano fino in fondo il loro corso, e che chi ha sbagliato e troppo "scontrinato" paghi. Anzi: prima restituisca (anzi, ci restituisca) poi paghi.
Sarebbe troppo facile sparare ora addosso all'indagato Luca Pedrale, come lui fece con me quando avevo chiesto il container della Regione Piemonte per gli zingari nel 2010.  Lui e Tiramani,  con la loro interrogazione e le "battaglie di civiltà" contro di me, a colpi di manifesti. Guerrieri senza macchia e senza paura… Per carità, mi preferisco centomila volte.
Però è desolante il paragone fra chi fa politica, o meglio amministrazione, in un centro come il nostro, e chi frequenta le sfere alte della Regione. Sono profili e ambizioni completamente diverse. Certo, anche qui c'è chi ha una sete di potere che non basterebbe a saziarla un pozzo senza fondo: ma il modo, il profilo,   la fatica, la dedizione, il dispendio di energie spesso anche economiche personali, lo spirito di servizio, sono qualità generalmente imprescindibili per un amministratore locale, di questi tempi.
Certo ci sono anche nei piccoli centri coloro che sono mossi da ambizione, che considerano quello di un Comune il predellino per volare altrove e più in alto, o per avere una occasione di migliori guadagni nella propria professione. C'è anche chi ne approfitta per affari non chiari, mica sono tutte mammolette: ci sono ampli precedenti in merito. Però, a leggere in questi giorni le cronache regionali, in un paese o in una cittadina sembra di stare in una specie di isola fuori dal mondo. 

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